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    D'Attorre (PD) apre all'Udc

     

     

    D'Attorre (PD) apre all'Udc

    21 lug 12 "Reputo innaturale l'attuale collocazione dell'Udc in Calabria. La prospettiva verso cui si sta andando a livello nazionale è aprire alla collaborazione delle forze di centro e moderate e il processo avrà ricadute anche in Calabra". Così il commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre, analizza la situazione politica colloquiando con i giornalisti. "Do per scontato - ha aggiunto - che l'Udc non potrà rimanere nella collocazione che ha. Intensificheremo con loro un dialogo in ogni provincia". "Lavoreremo - ha sostenuto D'Attorre - per costruire alleanze con i democratici e progressisti e per un confronto ampio con le forze sociali e le associazioni. Vogliamo usare questi mesi ed il percorso verso le primarie del partito come un modo, anche in Calabria, per aprire alla collaborazione delle forze di centro e moderate. Parlando della situazione interna al partito, D'Attore ha sostenuto che "é ovvio che ci sono cose da cambiare, ma la linea del partito nazionale in Calabria e la mia non è per la rottamazione della classe dirigente. No alla rottamazione, dunque, ma sì al rinnovamento. La foto che dobbiamo presentare in occasione delle elezioni del 2013 dovrà avere espressioni nuove sul piano politico e dell'esperienza amministrativa. Non dobbiamo dare l'impressione di un partito che pensa di fare tutto da solo. Non sui può cambiare il volto alla Calabria senza il Pd ma il Pd da solo non può farcela. Alle esperienze esterne chiediamo di mettersi in moto, di sollecitare la politica a cambiare e, se lo ritengono, di scendere in campo. In Calabria c'é un enorme voto di opinione che non ha un'offerta politica che riesce ad intercettarlo". Per quanto riguarda la fase congressuale, D'Attorre ha ribadito che sta procedendo la calendarizzazione dei congressi di circolo che si concluderanno entro il 16 settembre. Per quanto riguarda il regionale, ha aggiunto, "siamo d'accordo che la fase congressuale procederà nel momento in cui sarà elemento per avere un Pd pienamente in campo e che non perderà neanche un giorno per le beghe interne. Questa è la priorità".

    "Cosa ne pensa politicamente Scopelliti del ritorno in campo di Berlusconi?". A chiederlo è Alfredo D'Attorre, commissario regionale del Pd. "Scopelliti - ha aggiunto D'Attorre - pensa che nel 2013 il rilancio della Calabria possa passare da Berlusconi magari con il ritorno in campo anche di Bossi?".

    La mozione sulla Calabria che sraà presentata mercoledì prossimo a Roma dal segretario del Pd Pierluigi Bersani e dai capigruppo al Senato ed alla Camera, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini, "é un segno di attenzione non banale con Bersani ed i capigruppo che non solo l'hanno firmata ma sono protagonisti in prima persona". A dirlo é stato il commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre incontrando i giornalisti. "Il significato politico - ha aggiunto - è che il Pd decide di mettere la Calabria al centro dell'interlocuzione col Governo sul sud. Apprezziamo alcune iniziative del ministro Barca ma occorre un'accelerazione. Anche per questo martedì è in programma un seminario interno con il responsabile Enti Locali Zoggia per un esame della ricaduta sugli enti locali degli ultimi provvedimenti governativi. Non possiamo attestarci su una linea di difesa di tutto ad ogni costo ed in qualunque posto. La razionalizzazione della spesa è necessaria ma chiediamo che avvenga con criteri oggettivi. Sulla soppressione dei tribunali, ad esempio, dobbiamo tener conto delle peculiarità della Calabria e non si possono chiudere tre tribunali in una sola provincia. Il Pd accetta la sfida della qualificazione della spesa ma chiede interventi su settori cruciali quali infrastrutture e lavoro per dare un segnale chiaro. Dopo dieci anni in cui Scopelliti ha fatto il tappetino di fronte alle iniziative del governo di Bossi e Maroni, mi paiono fuori luogo certi atteggiamento con il Governo Monti". "La mozione - ha poi assicurato D'Attorre - non è un diversivo sulle situazioni interne calabresi perché nasce da un lavoro comune fatto qui in Calabria e può servire per lasciarsi alle spalle le divisioni del passato"

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