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    Censore "Basta ritardi su riforma enti strumentali"

     

     

    Censore "Basta ritardi su riforma enti strumentali"

    18 lug 12 "La Calabria non può più derogare e non può perdere tempo per l'individuazione dei criteri e dei principi di indirizzo che consentano agli enti strumentali della regione di essere riformati in maniera tale da tutelare i posti di lavoro, e consentire il risparmio che il decreto salva-Italia impone alle regioni". Lo afferma in una nota il consigliere del partito democratico Bruno Censore alla vigilia della seduta della seconda Commissione che è convocata a Palazzo Campanella per discutere sulle proposte per la costituzione dell'Azienda regionale sulla forestazione e dell'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura. "Sul fronte del contenimento della spesa - aggiunge - e della revisione degli enti regionali, la Spending Review è perentoria. L'articolo 9 del decreto recita, infatti, che se entro nove mesi le regioni, le province ed i comuni non avranno provveduto ad accorpare gli enti e le agenzie regionali di qualsiasi forma giuridica dimostrando un risparmio di almeno il 20 per cento, allora la soppressione sarà automatica con grave pregiudizio per le migliaia di lavoratori che oggi trovano posto in settori, come quello della forestazione, che risultano strategici per la nostra regione. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che è necessario individuare immediatamente le procedure di riordino e di razionalizzazione di questo settore anche al fine di assicurare la compartecipazione alla spesa da parte dello Stato". "Si abbandoni - prosegue Censore - l'idea dell'ente pubblico economico e ci si sforzi di trovare la necessaria copertura economica per il comparto, solo così il Pd sarà aperto alla riforma. Non solo. Se si entra nell'ottica di un rilancio delle politiche per la montagna, la Calabria potrebbe dimostrare di essere la prima regione a coniugare salvaguardia ambientale e sviluppo economico. C'é, invece, un ambito che può essere sicuramente sfoltito e che riguarda il guazzabuglio della sovrapposizione delle stesse funzioni che si ripetono tra gli uffici dei diversi enti facendo lievitare enormemente i costi amministrativi. I presupposti per riformare in modo più funzionale ed economico il sistema amministrativo degli enti strumentali regionali ci sono tutti. Sta ora al Consiglio segnare il passo e dimostrare di voler precorrere i tempi mettendo mano ad una propria Spending Review che se fatta bene potrebbe portare sicuro giovamento alla vita della nostra regione". "I lavori della seconda Commissione - conclude - potrebbero imprimere una svolta decisiva anche alle attività del Consiglio allorquando le proposte di revisione degli enti strumentali dovranno essere votate da un'aula il cui compito sarà quello di rispondere ai dettami del contenimento della spesa unitamente alla garanzia del futuro di una regione dove la salvaguardia dei posti di lavoro diventa principio fondamentale di stabilità democratica".

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