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    Zurlo su Spending review "Una iattura soppressione Provincia"

     

     

    Zurlo su Spending review "Una iattura soppressione Provincia"

    12 lug 12 "La soppressione della Provincia di Crotone messa in atto dal Governo Monti sarebbe una iattura ed avrebbe, a cascata, ripercussioni di eccezionale gravità sul territorio provinciale". Lo sostiene, in una nota, il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo. "I partiti politici, tutti i partiti - aggiunge - sappiano che occorre avere la consapevolezza di come tale provvedimento sarebbe la certificazione definitiva della 'morte' economica, civile ed istituzionale di una comunità già colpita negli ultimi 20 anni dalla perdita di migliaia di posti di lavoro per effetto della chiusura delle fabbriche e delle attività indotte, dal ridimensionamento della ferrovia e del porto, dalla precarietà della rete stradale e dell'aeroporto, peraltro minacciato recentemente di declassamento, dalla riduzione della qualità e della quantità delle prestazioni sanitarie, dai fenomeni di inquinamento e di dissesto idrogeologico che hanno interessato ampie parti del territorio. Le cronache giornalistiche non solo locali ma anche di livello nazionale, ci descrivono ormai come una terra di fuga e di abbandono, di disoccupazione e di rassegnazione, ripiegata su se stessa ed incapace nel reagire. Una terra nella quale nulla sembra più scuotere le coscienze e ridare fiducia, dove il giovane vive in attesa del giorno in cui dovrà prendere il treno (da Lamezia) per andare a cercare fortuna al nord o in altri posti del mondo". "La soppressione della Provincia - dice ancora Zurlo - non é solo la mortificazione di un'identità storica, del diritto all'autonomia amministrativa conquistata dopo lunghe lotte e appassionate iniziative. E', contestualmente, la consegna definitiva del territorio alle forze della criminalità organizzata e l'eliminazione di servizi essenziali ai fini del mantenimento dei già miseri livelli occupazionali e della qualità della vita di un'intera popolazione. Eppure lo Stato, quando è necessario, non dimentica il crotonese. Non se ne dimentica quando da esso estrae una considerevole parte del fabbisogno nazionale di gas metano senza dare in cambio alcun beneficio. Non se ne dimentica quando vi allestisce uno dei più grandi centri di accoglienza per gli immigrati che qui vengono trasferiti ed accolti dopo aver raggiunto le coste italiane. Al contrario, si attende da anni l'avvio della bonifica dei siti inquinati, che potrebbe riaprire un importante filone occupazionale e di possibile sviluppo, e invece si assiste ad ogni sorta di ritardi, di pastoie burocratiche e legali, di proposte indecenti che mirano solo alla riduzione degli impegni di risanamento e dei relativi costi". "Credo che sia giunto il momento - conclude Zurlo - di dire basta. Personalmente, nella consapevolezza che occorre dar vita ad un fronte comune d'avanguardia, non intendo 'mollare' e 'non mollo' in questa che reputo sia una giusta e sacrosanta causa a tutela del passato, a difesa del presente ed a sostegno del futuro. Del futuro dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze".

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