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    Chiusura Tribunali in Calabria: reazioni

     

     

    Chiusura Tribunali in Calabria: reazioni

    07 lug 12 "E' veramente assurdo e paradossale considerare allo stesso modo le varie aree del Paese su una materia così delicata come la giustizia non tenendo conto delle specificità di Regioni come la Calabria dove la sfida della criminalità organizzata è sempre più sfrontata come dimostrano le vicende delle ultime ore". Lo afferma in una nota il segretario generale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti. "Spiace dover constatare - aggiunge - come anche questo Governo, al pari degli altri che lo hanno preceduto, persegua logiche antimeridionaliste pur avendo inizialmente lanciato segnali di discontinuità. E' auspicabile a questo punto che l'intera deputazione calabrese faccia fronte comune per modificare nel corso dell'iter parlamentare i provvedimenti assunti dal Governo con la revoca della decisione di chiusura dei 4 tribunali calabresi. La Cisl attuerà iniziative di mobilitazione che si protrarranno fino a quando non saranno ritirati gli iniqui provvedimenti del Governo".

    "Altro che "spending review", lotta agli sprechi e alle spese inutili. In Calabria si continuano a tagliare i servizi essenziali garantiti dalla Costituzione, i presidi di legalità, gli avamposti della democrazia e della presenza dello Stato". Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. "Dopo le rapine del Governo a trazione legista - aggiunge - guidato dal Cavaliere Berlusconi che ha 'scippato' alla Calabria e al Mezzogiorno circa 28 miliardi di fondi Fas per destinarli al nord, dopo i tagli assurdi ed indiscriminati operati dal Governatore-Commissario Scopelliti al sistema sanitario calabrese che hanno fortemente penalizzato la provincia di Cosenza e messo in ginocchio tantissime realtà della nostra regione non garantendo più nemmeno i livelli essenziali di assistenza, dopo la forte ripresa dell'emigrazione giovanile e intellettuale, il ridimensionamento e l'accorpamento di decine di presidi scolastici, il taglio dei treni a lunga percorrenza da e per il sud, il caos dei trasporti, la scoperta che i lavori di completamento della Sa-Rc non saranno mai terminati poiché mancano ancora 58 chilometri di autostrada (tutti in provincia di Cosenza) mai finanziati e progettati, l'aumento vertiginoso della disoccupazione e l'allargamento a macchia d'olio delle vecchie e nuove fasce di povertà, è arrivata ora anche la scure devastante del Decreto-Monti". "Infatti - prosegue - per effetto del recente decreto sulla spending review in Calabria ben quattro tribunali (di cui tre in provincia di Cosenza) sono stati soppressi, le Province di Crotone e Vibo letteralmente cancellate e quelle che ancora rimangono subiranno tagli pesantissimi. E' chiaro che questi provvedimenti avranno implicazioni devastanti in una regione povera come la nostra. Di fronte a quella che appare come una vera e propria fuga dello Stato dai nostri territori, l'unica vera alternativa rimane la criminalità organizzata. Saremo destinati a diventare tutti soldati della 'ndrangheta? Io non ci sto e credo che, come me, non ci stia neanche la maggioranza dei calabresi onesti''.

    "L'efferato omicidio che ieri ha visto quale drammatico scenario la spiaggia di Vibo Valentia marina rappresenta, purtroppo, la triste, agghiacciante e dannosa conferma dei racconti e dei report dei media nazionali ed europei che continuano a descriverci come un territorio incontrollabile". Lo afferma, in una nota, Gianpaolo Chiappetta, capogruppo del Pdl al Consiglio regionale. "Dall'omicidio dell'incolpevole Nicholas Green, alla sanguinaria strage di Duisburg fino al delitto di ieri - ha aggiunto - una vera e propria esecuzione che ha costretto due bambini ad assistere alla più cruda rappresentazione di una malvagità senza confini e barriere. E' un quadro sconfortante che indigna, ferisce e sgomenta la stragrande maggioranza di calabresi onesti che nulla hanno a che spartire con queste inimmaginabili ed intollerabili devianze criminali. I magistrati e le forze dell'ordine svolgono un encomiabile ed incessante lavoro che necessita del sostegno di tutto il Paese, deve valere per la 'ndrangheta quanto e' valso tanti anni fa per la mafia; è ciò è vero soprattutto oggi, quando cioé registriamo l'annunciata decisione di sopprimere quattro tribunali, avamposti di legalità, luoghi nei quali l'amministrazione della giustizia rende evidente la presenza, la forza e la riconoscibilità dello Stato. A tal proposito è necessario che il Consiglio regionale, unanimemente, faccia sentire la propria voce e riconosca al Presidente Scopelliti il compito di sollecitare, a nome di tutti, un rinnovato, visibile ed ancor più forte impegno del Governo nel contrasto alla criminalità organizzata".

    "E' molto grave che in una regione come la Calabria, con un alto tasso di criminalità organizzata, lo scellerato governo Monti decida di chiudere quattro importanti presidi di legalità come i tribunali di Lamezia Terme, Castrovillari, Paola e Rossano". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale de La Destra, Gabriele Limido. "Come si pensa - aggiunge - di contrastare il fenomeno 'ndranghetista quando si progetta di chiudere quattro rilevanti tribunali in territori considerati da tutti 'caldissimì? Venga in Calabria il ministro Paola Severino a constatare di persona e capire in che condizioni versa la giustizia calabrese. Questo governo illegittimo e antidemocratico sta intervenendo su quelli che sono i settori portanti del welfare: sanità, istruzione, giustizia. Si sta facendo 'macelleria' sociale pur di salvare le banche, i mercati e la loro moneta. Si fermi questo disastro, e si torni ad ascoltare i bisogni della gente".

    "E' assolutamente vero che, dopo decenni di spesa incontrollata e di aumento esponenziale del debito pubblico, occorre ridisegnare, nel complesso, la struttura della pubblica amministrazione individuando ed eliminando gli sprechi, gli eccessi e l'inutile appesantimento degli oneri". Lo afferma in una nota il parlamentare Giancarlo Pittelli. "Mi pare, però, che il Governo, nell'attuazione - aggiunge - della delega soprattutto in materia di Giustizia, non stia centrando l'obiettivo finendo per porre in essere 'tagli orizzontali' indiscriminati, irrispettosi della delega stessa e senza alcuna logica territoriale che tenga conto delle specificità delle singole Regioni. Chiudere tout court quattro Tribunali in Calabria e molte sezioni distaccate sull'intero territorio regionale rappresenta un'assurdità. La Calabria non può avere 'zone franche' poiché è terra ad altissima densità criminale: lo Stato deve esprimere la propria presenza non solo con i presidi di pubblica sicurezza ma anche attraverso la possibilità di immediato accesso alla giurisdizione. Davanti ad un atteggiamento così rigido ed irragionevole sono sicuro che Grande Sud non sarà più disponibile a proseguire nell'opera di sostegno al Governo". "Sono al fianco - conclude Pittelli - dei prestigiosi avvocati, magistrati e dipendenti di quei Tribunali dei quali si paventa la chiusura, aderendo alla loro protesta ferma e civile ed assicurando loro l'incondizionato sostegno rispetto all'emanazione di provvedimenti che reputo ingiusti ed ingenerosi anche nei confronti della loro tradizione"

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