Nominati coordinatori del Movimento Riformisti di Stefania Craxi - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Nominati coordinatori del Movimento Riformisti di Stefania Craxi

07 lug 12 Maria Teresa Laurito (Catanzaro), Battista Gentile (Cosenza), Francesca Barberio (Crotone), Giampaolo Catanzariti (Reggio Calabria), Piergiorgio Centro e Cosmo Tassone (Vibo Valentia), Elena Murano (Cirò), Totò Carioti (Basso Jonio catanzarese) e Francesco Serravalle (Valle del Savuto): sono i coordinatori provvisori del Movimento dei Riformisti Italiani, fondato dall'ex sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi e tenuto a battesimo, il 27 novembre 2011, con la manifestazione al Teatro Nuovo in Piazza S. Babila a Milano, e, a livello regionale, presentato ieri a Catanzaro. "Un organismo - è scritto in una nota - provvisorio e temporaneo, costituito, per il momento e per ragioni preminentemente organizzative, dai segretari delle cinque province della Calabria e dai responsabili di alcune aree territoriali del partito dei Socialisti Uniti - Psi: superata la pausa estiva, da settembre in avanti il Movimento dei Riformisti Italiani si darà invece proprie ed autonome strutture di direzione, aperte a tutti, a quanti vi vorranno aderire: esponenti e simpatizzanti socialisti, liberali, socialdemocratici, laici, insomma - come ha tenuto a specificare nel suo intervento conclusivo Saverio Zavettieri, segretario nazionale dei Socialisti Uniti - Psi e promotore dell'iniziativa di Catanzaro - a uomini e donne che hanno a cuore le sorti e il futuro di un Paese politicamente ingessato". "Largo spazio e condivisione - prosegue la nota - ha trovato nel dibattito la proposta della Craxi scaturita dalla convention di Milano, cioé quella di una Assemblea Costituente con i 100 saggi scelti fuori dal Parlamento per riscrivere ex novo le regole fondamentali per costruire un'Italia più progredita sotto ogni aspetto e più democratica. A margine, l'on. Zavettieri ha voluto ricordare anche la scomparsa di Massimo Fichera, dirigente Rai e giornalista di indubbio valore: ma tutti, compresi i suoi 'compagni di lavoro e di percorso politico', hanno dimenticato che Fichera era ed è rimasto fino all'ultimo un convinto e irriducibile socialista".