Galati "Con tagli tribunali Governo non faccia vincere crimine" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Galati "Con tagli tribunali Governo non faccia vincere crimine"

05 lug 12 "Un fatto di gravità inaudita, che rischia di consegnare lo Stato alla criminalità". Lo afferma il deputato del Pdl Giuseppe Galati in riferimento alle voci trapelate, riguardo la soppressione degli uffici giudiziari, nell'ambito della spending review, "sulla decisione del Governo di non concedere alcuna deroga per i Tribunali della Calabria". "Il Consiglio dei Ministri, in barba a tutti gli sforzi rischia - aggiunge - di sferrare un duro colpo alla giustizia vanificando tutto l'impegno messo in campo finora dalla magistratura e dalle forze dell'ordine. Si vanificherebbero tutte le attività, portate avanti fino ad ora, mirate a debellare la mala pianta che ha purtroppo un ampio radicamento nella città di Lamezia Terme. Proprio alcuni giorni fa c'é stata un'operazione anti-ndrangheta che ha portato a circa 40 arresti, sarebbe un grave errore da parte dello Stato, ritirarsi dal territorio, come drammaticamente accadrebbe con la paventata soppressione del Tribunale di Lamezia Terme, se tali voci fossero confermate". "ll Ministero ed il ministro stesso della Giustizia - sostiene Galati - erano e sono perfettamente consapevoli della situazione di assoluta eccezionalità in cui viene a trovarsi la Calabria. L'assenza di una deroga per i tribunali calabresi ed in particolare per il presidio lametino può avere effetti devastanti sia per la grave situazione nella quale si trova la Calabria per un'efficace contrasto alla criminalità organizzata sia in termini simbolici. Non è possibile che lo Stato faccia passi indietro nella sua battaglia per affermare i principi di legalità sul territorio". "Speriamo - conclude l'esponente lametino del Pdl - che possa prevalere la saggezza negli esponenti di Governo. La Calabria non può vedersi privata di presidi di legalità fondamentali nella lotta alla 'ndrangheta che deve necessariamente vedere lo Stato impegnato con tutte le sue forze senza cedere il passo ma intensificando la sua azione''