Castagna (Uil) "Con la crisi la politica non utilizzi clientelismo" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Castagna (Uil) "Con la crisi la politica non utilizzi clientelismo"

02 lug 12 "Stiamo attenti a non riprendere la strada del clientelismo ed allargare il precariato politico", a dichiararlo, in modo preoccupato, e' il Segretario della UIL, Roberto Castagna, che lancia l'allarme e sollecita la classe politica ed istituzionale ad invertire la rotta per evitare ulteriori ed irreparabili danni ad una situazione economica e sociale gia' fortemente compromessa. Castagna vede nella politica di irrobustimento dell'area che ruota attorno al settore pubblico una seria minaccia per la stabilita' e un doloroso quanto ingiusto percorso di precarietà a vita per tanti giovani verso i quali sarebbe indispensabile ed opportuna una seria politica di stabilizzazione dei rapporti di lavoro, all'interno di un quadro progettuale e produttivo per la collettività, e di valorizzazione del personale impegnato. Troppo spesso si allargano a dismisura i contenitori collegati al settore pubblico, offrendo occasioni di lavoro,magari, a chi gia' un lavoro ce l'ha, penalizzando tanti giovani meritevoli che non rientrano nei parametri dei "farmacisti del voto", cioè coloro che lavorano, solo ed esclusivamente, per crearsi quel sostegno elettorale necessario a fare fortuna politica. I 5.197 LSU-LPU, gli 854 lavoratori della legge regionale 15/2008, i 303 contrattualizzati da Società in house con contratti a progetto, i 375 stagisti, nonché i 15.816 percettori di trattamenti ammortizzatori sociali in deroga (di cui 7286 della cassa integrazione e 8530 della mobilita'), i 90.212 percettori ordinari che godono di disoccupazione ordinaria, a requisiti ridotti, di cassa integrazione ordinaria e straordinaria e di mobilita' ordinaria ed infine i 201.698 titolari di un contratto a termine o flessibile, non trascurando la platea di oltre 100.000 giovani che il lavoro non lo hanno ancora conosciuto, si aspettano una politica, a livello nazionale e ai livelli locali, seria e concreta, fatta di progetti, di investimenti e di buona spesa comunitaria. Questi dati, che dovrebbero far riflettere l'intera classe dirigente calabrese, ci dicono che non e' più tempo di scherzare con il fuoco. Pertanto, e' necessario invertire la logica che, fino ad oggi, ha guidato gran parte di coloro che hanno amministrato e amministrano le nostre comunità. Il Presidente Scopelliti, in queste settimane presenterà al Consiglio Regionale una proposta per creare nuova occupazione utilizzando fondi comunitari per 130 milioni di euro. Certamente, una somma del genere non cambia di molto la grave situazione dei disoccupati calabresi tuttavia, se ben utilizzati, potrà innescare un processo virtuoso nel tormentato campo del disagio economico e sociale presente, in modo particolare, nell'area giovanile. Suggeriamo, di andare oltre le Borse Lavoro, di dare un segnale concreto ai giovani laureandi e ai neo laureati, di guardare al bacino dei lavoratori che fruiscono degli ammortizzatori in deroga, ai lavoratori in possesso di patologie invalidanti e a quelli che operano in discontinuità in settori quali la protezione civile, evitando di creare" le liste degli amici" ma operando nel pieno rispetto delle regole e della trasparenza e aprendo il più possibile ai giovani che cercano una prima occasione di lavoro. Questo e' in parte ciò che si aspetta la collettività calabrese e su queste basi la UIL, tutta, si sente impegnata a sollecitare una forte e convinta azione da parte di tutti gli attori politici, istituzionali e sociali che sono in campo.