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    Scopelliti a Passera "Aeroporto Crotone sia inserito in piano"

     

     

    Scopelliti a Passera "Aeroporto Crotone sia inserito in piano"

    29 giu 12 Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - ha scritto una lettera al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ed al sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Mario Ciaccia. Nella missiva, il Presidente esprime "forti preoccupazioni legate ad una possibile esclusione dello scalo di Crotone dal contesto del Piano nazionale degli aeroporti, mi impongono di rappresentare i riflessi negativi che l'eventuale conferma di tale paventata circostanza potrebbero generarsi sul territorio". "E' noto - prosegue - che il divario in termini di dotazioni infrastrutturali e di qualità dei servizi di trasporto della Calabria rispetto al resto del Paese sia elevato. Questa situazione, oltre a limitare le possibilità di crescita e a deprimere le condizioni sociali dei cittadini del Mezzogiorno costituisce, evidentemente, un elemento di criticità per la crescita dell'intero Paese soprattutto in termini di impatti sulla competitività e sulla sostenibilità dello sviluppo. Se é vero che la stessa Comunità europea individua nella riduzione delle disparità regionali la condizione per la crescita e lo sviluppo dell'Unione intera, poter contare su un efficiente sistema di infrastrutture di trasporto riveste per il Mezzogiorno, e per la Calabria in particolare, un' importanza strategica vitale, è altrettanto vero che proprio il perseguimento di obiettivi di coesione territoriale è tra le principali leve attuate dal mio Governo regionale mediante precise politiche infrastrutturali. Tuttavia, la questione del coordinamento delle politiche tra i diversi livelli di governo interessati, variabile capace di garantire gli auspicati effetti virtuosi, diventa cruciale ed impone la necessità di importanti ed indispensabili meccanismi di interlocuzione e confronto che mi permetto di invocare. L'importanza dell'aeroporto di Crotone risiede in prima battuta in questioni di impatto sociale dello stesso che un'amministrazione attenta non può non tenere in doverosa considerazione. Quello di Crotone può essere definito, infatti, scalo a valenza sociale, unico importante sistema di trasporto su un'area periferica che risente di gravi carenze infrastrutturali che limitano, di fatto, l'accessibilità in tempi ragionevoli e competitivi con gli evidenti impatti sullo sviluppo economico complessivo dell'area e della Regione intera". "D'altro canto - evidenzia Scopelliti - l'ampiezza del bacino d'utenza, proprio in virtù della sua collocazione geografica comprendente una vasta area della fascia jonica, conferisce allo scalo la connotazione di 'Aeroporto dello Jonio' con potenzialità di sviluppo sulle quali la Regione sta concentrando risorse ed aspettative. Sulla valorizzazione della struttura, in ragione della strategicità che la stessa riveste nel contesto regionale convergono una pluralità di azioni avviate tanto dalla Regione quanto dalla stessa Società di Gestione aeroportuale, nell'ottica di un percorso sinergico che rappresenta, al contempo, causa ed effetto dell'estrema opportunità di tutelarne e favorirne lo sviluppo. Se infatti la Regione ha inserito nei programmi di finanziamento, avviati con l'Accordo di Programma Sistema delle infrastrutture di trasporto, interventi mirati alla riqualificazione ed al potenziamento dell'aerostazione passeggeri e delle infrastrutture e dei servizi 'land side' e 'air side', la stessa Società di Gestione dell'Aeroporto, in linea con le politiche nazionali, ha avviato un Progetto di Sviluppo Aeroportuale il cui consistente pacchetto di iniziative concorrerà, in misura importante, al previsto incremento del traffico passeggeri. Il quadro delineato è arricchito dal Contratto di Rete, primo contratto sottoscritto tra due aeroporti, siglato tra l'aeroporto di Crotone e l'aeroporto di Reggio Calabria, definito emblematicamente 'Sistema aeroportuale della Magna Grecia', e finalizzato ad accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato oltre ad incentivare lo sviluppo economico e tecnologico dei due aeroporti mediante la creazione di un sistema aeroportuale integrato. Il riconoscimento della crescente attrattività dello scalo in termini di potenzialità di sviluppo è, altresì, confermato dalle manifestazioni di interesse presentate nel 2012 per l'ingresso di capitali privati per il 40% delle azioni". Il Presidente, nella lettera sottolinea che "quanto sopra esposto rappresenta la sintesi della scommessa che questa Regione ripone nello sviluppo di una struttura che, senza un necessario sostegno allo sviluppo a livello centrale, rischierebbe di implodere con pericolosi effetti non solo sul virtuoso iter avviato, ma sulle importanti aspettative che l'intera regione ripone sull'opera nell'ottica di politiche infrastrutturali capaci di avvicinare, necessariamente, la Calabria al resto dell'Italia e dell'Europa"

    La vice presidente della Regione Antonella Stasi - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - evidenzia che "il piano che sarà approvato prima della fine dell'estate, al momento prevede l'esclusione dell'Aeroporto Sant'Anna dagli aeroporti definiti 'nazionali', ovvero quegli aeroporti che continueranno ad avere supporto e sostegno di fondi statali per i servizi aeroportuali". "Ecco perché - sottolinea - già nei giorni scorsi, assieme al Presidente Scopelliti abbiamo incontrato il Ministro Passera al quale è stata preannunciata un'ampia relazione tecnica inviata proprio ieri da parte della Regione, accompagnata da una lettera ufficiale del Presidente della Regione, a supporto e sostegno dell'infrastruttura crotonese. Abbiamo lavorato in questi mesi ed investito come Giunta regionale in quella che riteniamo infrastruttura regionale indispensabile. Certo il piano di razionalizzazione è indispensabile in un momento in cui l'Italia ha bisogno di recuperare risorse, ma sarebbe uno sperpero di danaro pubblico provocare la chiusura dell'unico scalo tra quelli in perdita che perde molto poco e potenzialmente potrebbe chiudere i propri bilanci a pareggio nei prossimi tre anni, prima e più antica infrastruttura aeroportuale della Calabria. Gli sprechi ci sono altrove, basta guardare cosa succede a Foggia, Salerno e soprattutto al Nord, dove insiste uno scalo ogni 50 km di comoda autostrada e con aeroporti come il Montechiari (emblema dello sperpero) considerato uno scalo fantasma ma che continua a produrre ingenti perdite". "I dati di traffico del Sant'Anna - afferma Antonella Stasi - sono positivi e lasciano intravedere una crescita rapida. Il 2010 si è chiuso con un +93% sul 2009. Il 2011 si è chiuso con un +25% sul 2010. I primi sei mesi del 2012 registrano un +17% sullo stesso periodo del 2011 con una previsione di chiusura che si attesta sui 160.000 pax e che lascia ben sperare nel poter raggiungere i 500.000 passeggeri nei prossimi 10 anni. L'auspicio è che il Ministro possa riconsiderare le valutazioni fatte alla luce dei dati forniti e soprattutto delle considerazioni più generali, considerato che per garantire le pre-condizioni di uno sviluppo equilibrato, l'Italia va considerata come un unico spazio economico di vita, all'interno del quale colmare i divari fra le varie aree del Paese: l'area ionica della Calabria, in rapporto alle altre della stessa Regione e della penisola, evidenzia rilevanti gap in termini di accessibilità territoriale e mobilità di merci e persone, e stante la carenza di reti stradali, marittime e ferroviarie, solo lo sviluppo del traffico aeroportuale potrà consentire la crescita economica del territorio sia per le conseguenti ricadute di tipo diretto che indiretto e indotto". "Il declassamento dell'aeroporto di Crotone a infrastruttura regionale - conclude la Stasi - è una decisione che va contrastata in tutti i modi e per questo, con il massimo dell'impegno, continueremo a lavorare nei prossimi giorni per far arrivare forte la nostra voce a Roma, per il momento con le proposte, con l'auspicio di non dover arrivare alle proteste".

    "Lo scalo di Crotone non sarà cancellato. Ad oggi, infatti, l'aeroporto figura tra i 18 scali di servizio elencati nel Piano nazionale degli aeroporti predisposto dall'Enac e che il ministro Passera ha annunciato pubblicamente firmerà entro l'estate". A renderlo noto è la senatrice del Pdl, Dorina Bianchi. "Nel documento strategico sulla rete aeroportuale italiana - ha dichiarato Dorina Bianchi - allo scalo di Crotone è riservato, in ragione della posizione geografica marginale rispetto al territorio regionale calabrese, un ruolo di servizio al traffico del sistema calabrese, ruolo che potrà essere ancora più efficace con il potenziamento delle infrastrutture e dell'accessibilità programmate. Inoltre, rispetto alla potenzialità e alla capacità dello scalo, per Crotone è previsto, sempre nel Piano Enac, un incremento del traffico totale nei prossimi anni. Ad ogni modo considerata la volontà del Governo Monti di attuare in modo incisivo ed organico il Piano di tagli della spending rewiew, lunedì presenterò immediatamente una interrogazione al ministro Passera per avere certezza della sua volontà di approvare, per come è stato presentato e proposto dall'Enac, la presenza dello scalo di Crotone tra gli aeroporti della rete nazionale". "Infine, - conclude Dorina Bianchi - è necessario, approfittando anche dell'incontro previsto per domani a Crotone a cui non potrò essere presente perché impegnata all'estero per incontri istituzionali, richiamare ad un rinnovato senso di responsabilità il management dell'Aeroporto Sant'Anna ad attuare azioni mirate ad una maggiore ottimizzazione delle risorse non offrendo, in tal senso, alibi a possibili decisioni affrettate del Governo ispirate esclusivamente a logiche di generici tagli agli sprechi e non pienamente consapevole, al contrario, del fondamentale ruolo giocato dallo scalo crotonese per lo sviluppo sociale ed economico dell'intero territorio".

    "L'eventuale esclusione dell'aeroporto Sant'Anna dagli scali nazionali, che comporterebbe la cancellazione del sostegno con risorse statali per i servizi, rappresenta un colpo mortale per l'economia e lo sviluppo complessivo di tutto il comprensorio crotonese". Lo afferma il parlamentare del Pd Nicodemo Oliverio. "Per scongiurare questo rischio, che si aggiunge a quello della possibile soppressione delle piccole Province e dei presidi dello Stato, però - aggiunge - la Regione deve mettere in campo lo stesso impegno e la stessa politica, e non quella dei due pesi e due misure. Il territorio del Crotonese, già particolarmente debole sul piano dei trasporti, da quelli ferroviari alla rete stradale, non può subire questo altro torto. Il Pd sarà in campo perché ciò non avvenga e confida in un lavoro comune, bipartisan, e soprattutto senza campanilismi o giochetti di altri tempi".

    "Il Pdl crotonese plaude all'incontro con i parlamentari, i sindaci, le istituzioni territoriali, le forze politiche economiche e sociali del territorio convocato per domani dalla Regione per affrontare la delicata vicenda del ruolo dello scalo di Crotone all'interno della riorganizzazione delle rete aeroportuale nazionale prevista dal Piano degli aeroporti elaborata dall'Enac". Lo affermano in una nota congiunta gli esponenti del Pdl crotonese, Salvatore Pacenza, Umberto Lo Recchio, Vincenzo Camposano, Emilio Trocino e Antonio Leto. "La presenza dello scalo Sant'Anna - aggiungono - oltre ad essere una infrastruttura vitale per scongiurare il rischio di isolamento economico e sociale dell'intero territorio, rappresenta il principale volano per incrementare e far decollare il settore turistico locale che, non più di qualche giorno fa, Banca d'Italia indicava come unica chance reale, insieme all'agricoltura, per far uscire i nostri territori dalla crisi e dai devastanti processi di inviluppo. In questa direzione appare quanto mai tempestiva e opportuna l'iniziativa parlamentare annunciata per la prossima settimana dalla senatrice crotonese Dorina Bianchi auspicando che l'interrogazione possa essere sostenuta dall'intera deputazione calabrese"

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