Consiglio Provincia Cosenza contro soppressione Enti - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Consiglio Provincia Cosenza contro soppressione Enti

31 gen 12 "Le Province hanno rappresentato nella storia e rappresentano ancora oggi un punto di riferimento importante per il governo del territorio e sono un presidio di democrazia, con organi di governo eletti dai cittadini e non dalle segreterie di partito". E' quanto ha sostenuto il presidente del Consiglio provinciale di Cosenza Orlandino Greco aprendo i lavori dell'assemblea convocata per "dire no ad un'Italia senza Province" e che ha approvato all'unanimità un documento contro la soppressione degli enti elaborato dall'Upi nazionale. Il consiglio, prima dell'avvio dei lavori ha osservato un minuto di silenzio per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. "Quali che siano le motivazioni del Governo, per noi difficilmente comprensibili - ha aggiunto Greco - è necessario affermare con chiarezza che tagli indiscriminati e inefficaci non serviranno all'Italia, né, tantomeno, agli italiani e noi questo non possiamo accettarlo". Dopo il presidente Greco hanno preso la parola i consiglieri Ernesto Rapani (Pdl), Mario Melfi (Sel), Giovanni Battista Morelli (Gentile Presidente), Ernesto Clausi (Alla Provincia con Pino Gentile), Francesco Mundo (Partito Socialista), Francesco Dodaro (IDV), Ernesto Magorno (Pd), Antonio Simarco (Rifondazione Comunista), Mario Giordano (Verdi), Pietro Vico (Pd) e Michele Ambroggio (Pd), che hanno plaudito all'iniziativa. "Non siamo qui - ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio - per difendere una casta o per affermare una cultura di autoconservazione, ma per portare avanti una vera e propria 'operazione-verita'' e per informare i nostri concittadini che la rappresentazione di enti inutili e costosi che è stata data delle Province è assolutamente caricaturale, non veritiera e risponde ad una esigenza di mera conservazione degli assetti statuali esistenti. Le Province vengono assunte come capro espiatorio, come agnello sacrificale da dare in pasto ad una pur comprensibile domanda di cambiamento e di abbattimento dei costi della politica e del funzionamento della macchina pubblica, sapendo che esse sono l'anello più debole del costo della Pubblica Amministrazione del nostro Paese, che è pari solo all'2,5% della spesa complessiva, come ha ampiamente mostrato uno studio dell'Università Bocconi". "Noi - ha aggiunto Oliverio - vogliamo che si dispieghi e si realizzi pienamente un progetto di reale riforma dello Stato, delle istituzioni e della Pubblica amministrazione al fine di alleggerirne il peso e liberare importanti risorse. Nell'ambito di questo progetto siamo disponibili a discutere anche il ruolo e le funzioni delle Province, consapevoli che un ente intermedio di vasta scala territoriale, collocato tra la Regione ed i Comuni, è necessario per l'esercizio di funzioni sovracomunali e per la gestione di servizi che rispondono a vasti interessi territoriali e comprensoriali".