Reale: "No commissariamento rifiuti, pensare a futuro" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Reale: "No commissariamento rifiuti, pensare a futuro"

20 gen 12 "Il 12 gennaio scorso, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio D'Andrea, rispondendo ad una interpellanza alla Camera, prima firmataria la parlamentare Doris Lo Moro, annunciava che la Regione aveva chiesto il rientro dall'emergenza in materia di rifiuti. Ovviamente si tratta di una fatto a lungo auspicato dal Pd che, in tutte le sedi istituzionali e in decine di interventi è manifestazioni, aveva chiesto la chiusura di un modo di affrontare il problema che oramai era divenuto anacronistico ed esso stesso foriero di difficoltà". Lo afferma, in una nota, Italo Reale responsabile Ambiente del Pd calabrese. "Prendiamo quindi atto - prosegue Reale - dell'assunzione di responsabilità del presidente Scopelliti ma adesso vorremmo sapere come intende la Regione affrontare la situazione visto che l'unica discarica di certe dimensioni funzionante è quella di Pianopoli. Ovviamente a ciò si devono aggiungere le percentuali assolutamente insufficienti della raccolta differenziata e si delinea un quadro tale da farci affermare che la ripetizione di situazioni di crisi gravi sono assolutamente probabili". Per Reale "non vi è dubbio infatti che i tempi di realizzazione di qualsiasi nuovo impianto rendono indispensabile favorire e supportare la raccolta differenziata perché solo il raggiungimento di obiettivi quantitativi che vanno ben oltre il decreto Ronchi (35%) ci possono assicurare una estate tranquilla. D'altra parte è quanto mai indispensabile che la Regione si faccia carico di individuare le localizzazioni e cominci a dare corso alla realizzare di quegli impianti di selezione in provincia di Cosenza e di Reggio, che sono indispensabili per completare il sistema". "Se da una parte il Pd calabrese può esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto con la chiusura dell'emergenza, che non è ancora chiusura del Commissario - conclude Reale - rimangono aperte tutte le questioni di merito che necessariamente debbono essere affrontate con una presa di responsabilità della Regione che deve coinvolgere nelle scelte gli enti locali".