Calabria prima in malasanità - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Calabria prima in malasanità

20 gen 12 Calabria, Sicilia e Campania sono in testa alla triste classifica dei decessi legati a episodi di presunta malasanità. E' quanto emerge dalla relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario presentata a fine dicembre scorso e che raccoglie le segnalazioni di presunti errori che vanno da fine aprile 2009 al 30 settembre 2011. Dati alla mano su 500 casi di malsanità all'esame della Commissione, 351 hanno avuto il decesso del paziente come esito finale. Nella classifica generale dei decessi, la Calabria è in testa con 78 morti registrate; seguono la Sicilia (74), il Lazio (37) e la Campania (26). Sul totale sono invece ben 104 i casi di malsanità che riguardano i Punti nascita e di questi 79 hanno avuto come esito il decesso del neonato. Anche in questo caso, il maggior numero di decessi si registra nei Punti nascita della Calabria (con 23 casi), in Sicilia (18 casi), in Campania (6 casi). In generale dalla relazione della Commissione emerge che sono troppi i punti nascita "a rischio" in Italia perché al di sotto dei necessari standard professionali e tecnologici, soprattutto al Sud. Tra gli aspetti negativi: le dimensioni ridotte dei punti nascita, con pochi parti l'anno, e la forte disomogeneità tra le Regioni per quanto riguarda il ricorso al parto cesareo. Il 72% dei punti nascita è, infatti, definito dalla Commissione "piccolo e fragile" con una media di soli 56 parti al mese; soltanto il 27,6% di tali strutture è dotato di Terapia intensiva neonatale e si partorisce con epidurale nel 15,3% dei casi. Infine, altro dato allarmante è il 'boom' di procedimenti penali legati alla gravidanza e al parto: sono circa il 10% del totale per il settore. E ancora una volta la prevalenza è in Campania e Calabria.