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    Cgil Calabria: "Da soppressione treni effetti devastanti"

     

     

    Cgil Calabria: "Da soppressione treni effetti devastanti"

    19 gen 12 "La decisione di Trenitalia di sopprimere gran parte dei treni a lunga percorrenza dal Sud verso il centro-Nord e viceversa spezza di fatto il Paese, isola completamente il Mezzogiorno e lo marginalizza definitivamente dal resto d'Italia". E' quanto si afferma in una nota congiunta delle segreterie regionali di Cgil e Filt. "Le soppressioni dei treni - prosegue la nota - produrranno effetti devastanti sui servizi già insufficienti, sulla mobilità a basso costo per i cittadini meridionali, sulle possibilità di crescita e di sviluppo di intere aree del Paese già deboli e depresse. Infatti, solo per quanto riguarda la Calabria, i tagli dei treni provocheranno nel 2012, come abbiamo già denunciato, una diminuzione di 2 milioni circa di passeggeri dalla Calabria verso il Centro-Nord e viceversa, oltre a migliaia di auto al seguito che non potranno essere più trasportate. Già questo dato evidenzia non solo un colpo mortale al diritto alla mobilità ma la condanna all'emarginazione sociale ed economica della Calabria, un ulteriore riduzione del già gracile apparato industriale, oltre a produrre una ulteriore contrazione occupazionale in una Regione passata dai 12 mila addetti nel 1990 ai circa 2 mila e 500 attuali". "Siamo, dunque, di fronte - prosegue la nota - al taglio più incisivo della storia delle Ferrovie dello Stato verso cui bisogna rispondere con forza e determinazione per impedire la spoliazione di diritti e di futuro, anche da questo versante, della Calabria e del Mezzogiorno.Proprio per questo motivo è di fondamentale importanza tentare di costruire un vasto movimento meridionale di mobilitazione, di protesta e di proposta. Questa volta non è sufficiente la denuncia ma è necessario unificare i movimenti di protesta che, oltre al Sindacato, hanno coinvolto cittadini, utenti, pendolari. Trenitalia ed il Gruppo FS hanno pesanti ed ineludibili responsabilità soprattutto in merito alla mancanza di investimenti nel Sud ed in Calabria, oltre ad una incapacità di programmazione dei servizi, che evidenziano una chiara politica antimeridionale"

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