Ciambrone replica a Traversa "Fli non è porto di mare" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Ciambrone replica a Traversa "Fli non è porto di mare"

12 gen 12 "Già durante la recente campagna elettorale, come candidato sindaco di Catanzaro per Fli, mi ero imposto la regola, sempre osservata, di non 'mettere il naso in casa di altri' ma la 'smentita' dell'ex sindaco c'impone di precisare che Fli è un movimento politico serio e non è un 'porto di mare' dove si offre rifugio ad ogni e qualsivoglia nave entrata in collisione con altre". E' quanto afferma, in una nota, Luigi Ciambrone di Fli, replicando alle dichiarazioni di Michele Traversa che, stamani, ha smentito un suo abbandono del Pdl e un possibile passaggio con il partito di Fini. "Chi ha abbracciato sin dall'inizio seriamente e con coerenza il progetto politico del Presidente della Camera Gianfranco Fini - prosegue Ciambrone - non desidera 'nuovi o vecchi colonnelli' bensì professionalità e passioni nuove. In Fli non si respira un'aria stantia e di chiuso bensì un'aria fresca e pulita: abbiamo da tempo aperto le finestre alla meritocrazia e alla Politica con la 'p' maiuscola. Sono convinto, assieme ai tanti amici che spendono, di tasca propria, tempo e energie con autofinanziamento di ogni attività, di poter contribuire al bene della nostra città senza declamare amori che, poi, subito finiscono". "Riteniamo che i cittadini di Catanzaro - sostiene ancora Ciambrone - si siano svegliati e non sono più disposti a credere alle solite 'favole', dei soliti partiti di potere di turno, del prossimo candidato Sindaco taumaturgico magari per aver, in passato, ben amministrato (quando vi erano soldi e finanziamenti) nella stessa carica. Desidero chiudere queste precisazioni con i tre non: non vogliamo; non possiamo e non dobbiamo cedere al 'canto delle sirene' e al suono dei pifferai magici di turno. La città di Catanzaro merita una situazione di governabilità, per i prossimi e decisivi cinque anni, con una classe dirigente nuova e altezza del compito che i cittadini elettori vorranno scegliere democraticamente e, soprattutto, con un voto libero e scevro da condizionamenti".