Corbelli denuncia "carcerati ristretti in condizioni disumane" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Corbelli denuncia "carcerati ristretti in condizioni disumane"

01 gen 12 "Continuo a ricevere diverse missive da parte di alcuni detenuti, gravemente malati, che mi partecipano i loro drammi, la loro disperazione, la voglia di farla finita". Lo afferma in una nota il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, circa la situazione delle carceri in Italia. "Mi descrivono - aggiunge - le condizioni disumane nelle quali sono costretti a sopravvivere. Ci sono detenuti ciechi, paraplegici, in alcuni casi si tratta anche di incensurati, in attesa di processo. Mi descrivono, anche con piccoli disegni, le situazioni allucinanti, disumane nelle quali sono costretti a vivere. Sette detenuti ammassati e costretti a convivere in una cella di 20 metri quadri, una stanzetta di 5 passi per 4 passi, due tavolini, sette sgabelli, 10 pensili, tre letti a due piani, un letto singolo, il bagno, la doccia, il lavello. E' questo un atto d'accusa inequivocabile e durissimo sulla disumanità delle carceri. Questi detenuti, al di là delle loro vicende processuali, chiedono semplicemente di poter essere curati in strutture adeguate per le loro gravi patologie, per non morire, per non rischiare di diventare completamente ciechi, per non finire la loro esistenza paralizzati". "Nelle lettere - prosegue Corbelli - questi detenuti mi descrivono tutta la loro disperazione, mi chiedono di intervenire prima che sia troppo tardi, per scongiurare qualche nuova tragedia, mi manifestano, questi reclusi, in modo sincero e drammatico, il desiderio di porre fine a questa sofferenza. Un Paese civile ha il dovere di rispettare i diritti , elementari e fondamentali, di queste persone, di questi essere umani".