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    Piano casa, gruppo PD invia dossier a Ministro Gnudi

     

     

    Piano casa, gruppo PD invia dossier a Ministro Gnudi

    29 feb 12 Il Gruppo del Partito democratico al Consiglio regionale ha trasmesso al ministro per gli Affari regionali, Piero Gnudi, un corposo e dettagliato dossier, ponendo all'attenzione del Consiglio dei Ministri la L.R 7/12 Piano Casa 2. "Abbiamo chiesto al Governo Monti - afferma Sandro Principe, capogruppo regionale del Pd - che venga valutato sotto il profilo giuridico-costituzionale il cosiddetto 'Piano Casa 2', affinché siano assunti eventuali provvedimenti di competenza. Riteniamo, infatti, che il provvedimento, approvato dalla maggioranza di centrodestra, possa avere effetti devastanti per la salvaguardia del territorio, poiché consente un aumento generalizzato della volumetria oggi esistente pari al 20%". "Quanto previsto dalla normativa - prosegue Principe - non tutela il territorio ed il paesaggio, ma lo massacra definitivamente, senza, tra l'altro, preoccuparsi né del dissesto idrogeologico, né del rischio sismico, giacché gli interventi previsti dalla legge si potranno eseguire tramite Scia e, quindi, senza il preventivo controllo dei tecnici comunali e regionali. Inoltre, attraverso il meccanismo della demolizione-ricostruzione con premio volumetrico pari al 35%, poiché è consentito il cambio di destinazione d'uso in ragione del 50%, si verificherà certamente, in prossimità dei centri abitati, la demolizione di capannoni industriali e/o artigianali e la loro trasformazione in unità edilizie residenziali". "Si delega, perdippiù, la responsabilità della salvaguardia e della tutela del territorio solo ai Comuni - afferma Sandro Principe - che sono soggetti più deboli dell'autorità regionale, in quanto solo le municipalità, con delibera di Consiglio comunale, possono escludere porzioni del territorio dal prevedibile scempio legalizzato, perpetrabile attuando il provvedimento. E' utile ed opportuno constatare, infine, la sostanziale inosservanza del Decreto Sviluppo, poiché invece di combattere il degrado lo si produce. Gli interventi consentiti dalla legge, inoltre, possono avvenire in deroga alle altezze ed alle distanze previste dagli strumenti urbanistici e dai regolamenti comunali vigenti". "Ci auguriamo, pertanto - conclude il capogruppo regionale del Pd - che la Presidenza del Consiglio dei Ministri assuma i provvedimenti di propria competenza per arrestare un processo di edificazione selvaggia che, lo ribadiamo, sarebbe devastante per l'intero territorio regionale".

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