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    Incarnato "Modello Reggio è cancro di gestione"

     

     

    Incarnato "Modello Reggio è cancro di gestione"

    25 feb 12 "Non abbiamo certo bisogno di precisare che i Socialisti conservano un alto senso delle istituzioni e un'etica di comportamenti coerenti e non dediti a forme di strumentalizzazione specialmente sui fatti giudiziari, avendo sempre mantenuto atteggiamenti garantisti e come tale anche il presidente Scopelliti merita da parte nostra il rispetto di 'cittadino indagato' e non di condannato". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Psi Luigi Incarnato. "Certo - aggiunge - la Calabria, per la sua debolezza economica politica ed istituzionale, è terra di conquista mediatica e ogni fatto, riconducibile alla classe dirigente, diventa un caso. Anche in questa occasione registriamo una particolare attenzione su quanto sta avvenendo. Non v'é dubbio che in questa vicenda uno stimatissimo colonnello dei carabinieri rilascia dichiarazioni non di poco conto, all'indirizzo non di un cittadino qualsiasi ma del Presidente della Regione, che presuppongono una grande assunzione di responsabilità, non passano inosservate e i dubbi si moltiplicano all'ennesima potenza". "Scopelliti - sostiene Incarnato - avrebbe fatto bene ad avere un comportamento diverso da quello assunto. Il fatto che si voglia attribuire a questa vicenda una matrice politica o addirittura una cabina di regia mi sembra proprio eccessivo ed é il modo più sbagliato per tutelare il presidente Scopelliti, che se innocente non deve temere alcun rischio e, in ogni caso, avrebbe avuto tutto il diritto di denunziare il colonnello Giardina quanto meno per diffamazione, cosa che non ha fatto e ritengo non farà. Che Scopelliti trascini nell'ombra la Calabria con questi atteggiamenti non ci sono dubbi, ma la classe politica non può e non deve aggrapparsi a questa vicenda per fare lotta politica". "E' innegabile invece - prosegue - che il tanto decantato modello Reggio da trasferire alla Regione e, purtroppo così è stato, anche con gli uomini protagonisti di quella fase, si sta rivelando un cancro di gestione. Prova ne è l'indiscutibile debito lasciato alle casse comunali. Altri fatti e altre vicende saranno oggetto di chi di competenza per verificare altri tipi di responsabilità. Così come, nel 2012, il metodo che si adotta nell'azione di alcuni assessorati, ignari che i tempi sono cambiati e che la spesa pubblica non è più quella della prima Repubblica, con la consueta caratteristica clientelare di sempre, blocco di tutte le attività di spesa, nessun cantiere aperto, bloccate opere importanti, rinvio di leggi importanti sulle quali inizieremo a parlare nei prossimi giorni. La Calabria è inginocchiata, la povertà aumenta e Scopelliti e qualche assessore si prendono il lusso di 'pascolare' indisturbati. E' per queste ragioni che Scopelliti dovrebbe fare un atto di generosità lasciando la Calabria in mano ai Calabresi affinché possano riscrivere una nuova pagina". "Il centrosinistra calabrese - conclude Incarnato - che siede nei banchi del Consiglio regionale farebbe bene ad uscire dai tatticismi. Due anni di Governo della Destra in Calabria sono stati più che sufficienti per essere giudicati e non subire dichiarazioni del Presidente in ordine alle vicende giudiziarie: abbiamo rotto un meccanismo. Mi chiedo quale e, se c'era, perché non sono stati denunciati all'autorità competenti".

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