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    Tripodi (Pdci) "Aiello non risponde e racconta favole"

     

     

    Tripodi (Pdci) "Aiello non risponde e racconta favole"

    09 feb 12 "Nei giorni scorsi mi ero permesso di dire che l'assessore regionale all'Urbanistica Pietro Aiello mena il can per l'aia. Oggi confermo e rafforzo questo giudizio. Infatti, è davvero curioso e singolare che l'Assessore invece di rispondere nel merito alle mie puntuali contestazioni e precise osservazioni continui a raccontare la favola dei debiti sui centri storici". Lo sostiene, in una nota, il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, ex assessore regionale all'Urbanistica. "E' a tutti noto, invece - aggiunge - che la Giunta Scopelliti ha fatto di tutto per affossare il programma di riqualificazione e valorizzazione dei centri storici che era stato avviato e che costituiva un'innovazione straordinaria e un grande investimento per il futuro della Regione. E' una vecchia ed abusata tecnica quella di scaricare sul predecessore le proprie lampanti responsabilità per coprire scelte assolutamente non condivisibili, spostando le risorse finanziarie verso programmi di dubbio interesse pubblico. E come se non bastasse l'assessore, che nulla dice sulle questioni che ho posto, pensa di cavarsela invitandomi al silenzio. Insomma, siccome lui non ha niente da dire allora gli altri debbono stare zitti". "Stupisce - dice ancora Tripodi - questo invito all'omertà, anche perché esso si accompagna ad un giudizio gratuito, falso e infondato sugli anni della mia gestione dell'urbanistica. Ricordo innanzitutto ad Aiello che il primo atto della Giunta regionale Scopelliti è stato il blocco del Quadro territoriale regionale paesaggistico, approvato nel gennaio 2010 dalla Giunta regionale: uno strumento fondamentale per la Calabria, che era ormai giunto a conclusione dopo uno straordinario lavoro portato avanti da esperti e professionisti di grande valore e prestigio, a coronamento di una stagione feconda e produttiva per l'urbanistica calabrese, come da tutti riconosciuto in Calabria e fuori dalla Calabria. Nell'urbanistica calabrese si tenta di riportare la storia quattro anni indietro, attivando procedure azzardate con contenuti scadenti sul piano della qualità, visto che si assiste ad una rimasticazione del lavoro già fatto e completato con la conseguenza che si realizza uno sperpero enorme di denaro pubblico poiché si vuole cancellare il grande patrimonio che era stato accumulato negli anni passati. E' questa la grande responsabilità che pesa tutta sulle spalle di Scopelliti, Aiello e del centrodestra e non può essere più nascosta tentando di negare l'evidenza con i soliti giri di parole o con azioni fumose e propagandistiche come i cosiddetti forum di partecipazione, che non dicono più nulla e hanno stufato i calabresi che oggi sono governati da una Giunta regionale che blocca la pianificazione regionale e dà il via ad un piano casa che rappresenta una nuova colata di cemento e un nuovo saccheggio del territorio e del paesaggio calabrese".

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