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    Aeroporto Crotone, iniziative di Zurlo, Stasi, Bruno e Pacenza

     

     

    Aeroporto Crotone, iniziative di Zurlo, Stasi, Bruno e Pacenza

    09 feb 12 Il presidente della Provincia, Stano Zurlo, ha richiesto al prefetto di Crotone, S.E. Vincenzo Panico, di convocare un incontro urgente con i sindaci e le associazioni di categoria per discutere delle difficoltà che vive l'aeroporto pitagorico, unica struttura strategica del territorio per quanto riguarda i trasporti. "In questi giorni notizie di stampa -dichiara il presidente della Provincia- riportano le intenzioni del Governo nazionale di inserire il S. Anna tra i cosiddetti aeroporti complementari e quindi a rischio chiusura". A tal proposito Zurlo, nella giornata di oggi, ha scritto al Premier Mario Monti ed al ministro Passera per richiedere un incontro. "Ciò -dichiara Zurlo- per capire quali siano le strategie del Governo nazionale in questo settore e per scongiurare una tale eventualità che avrebbe riflessi pesantissimi per il crotonese, territorio già notevolmente marginale ed isolato dal resto del Paese. A breve- conclude il presidente della Provincia- verrà convocato un Consiglio provinciale straordinario ed aperto dedicato proprio alla vicenda aeroporto".

    "Le dichiarazioni del Ministro Passera sul dimezzamento di alcuni aeroporti preoccupa e mette in allarme il territorio calabrese. Lasciare al loro destino 24 scali piccoli, detti 'complementari', e tra questi Crotone e Reggio Calabria, confinandoli alla gestione diretta degli Enti Locali, vuol dire di fatto chiuderli". Lo sostiene, in una nota, la vicepresidente della Regione, Antonella Stasi. "In caso contrario - aggiunge - qualora i suddetti enti volessero tenerli, mantenendone la gestione diretta, dovrebbero farsi carico interamente delle spese attualmente in capo allo Stato. Tutto questo, ovviamente significa chiudere. Basta guardare cosa è successo all'aeroporto di Comiso. Come suggerisce il regolamento comunitario 1008/2008, gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria servono una regione periferica e in via di sviluppo e in quanto tale beneficiano degli oneri di servizio pubblico per avere i servizi aerei di linea necessari a soddisfare i bisogni primari per lo sviluppo economico del territorio interessato. Nei sopraccitati territori non c'é la possibilità di ricorrere ad altre modalità di trasporto in quanto, soprattutto per il crotonese, non presenti o non idonee a soddisfare il concreto fabbisogno di trasporto e di sviluppo in una Regione a tuttora individuata nell' Obiettivo convergenza della politica di coesione Comunitaria. E poi è assolutamente inconcepibile che il Governo Monti pianifichi di ridurre un consistente numero di aeroporti italiani, mentre in Europa si parla in proposito di 'crisi' della capacità aeroportuale. La commissione per lo sviluppo regionale sottolinea che gli attuali livelli di capacità devono essere incrementati in modo consistente perché si prevede che entro il 2025 oltre 60 aeroporti europei saranno gravemente congestionati, mentre i 20 più grandi scali aeroportuali saranno saturi. I documenti europei sottolineano l'importanza degli aeroporti nel contesto del trasporto aereo e il loro ruolo essenziale nel garantire la coesione territoriale, economica e sociale sia all'interno degli Stati membri che dell'Unione, con esplicito riferimento alle Regioni periferiche o insulari nelle quali un'adeguata organizzazione dei collegamenti deve permettere di far fronte agli svantaggi geografici inerenti a tali zone". "E' indiscutibile - conclude Antonella Stasi - l'importanza che gli aeroporti rivestono in Calabria, così come evidenziato dal Presidente Scopelliti nel suo incontro con il Ministro Passera, e difenderli diventa il compito prioritario di quei territori dove rappresentano l'unico collegamento efficiente con le altre regioni d'Italia ed il resto dell'Europa".

    "Appoggio in pieno le azioni messe in campo dal presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, in difesa dell'aeroporto Sant'Anna". Lo afferma, in una nota, Salvatore Pacenza, presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi. "Non possiamo accettare - aggiunge - questa ulteriore mortificazione per il territorio dopo che Trenitalia ha soppresso i treni a lunga percorrenza. L'aeroscalo Pitagora è l'unica infrastruttura per la mobilità che aggancia il Crotonese al resto d'Italia considerato che l'alternativa nella disponibilità di questo territorio è il trasporto su gomma con tutti i limiti che esso evidenzia vista l'inadeguatezza della statale 106. Bene ha fatto il presidente Zurlo a chiedere un incontro al ministro Passera e al presidente del Consiglio Monti per ricevere chiarimenti in merito a questo annuncio riguardante gli aeroporti. Bisogna far comprendere che Crotone è uno di quegli aeroscali che devono restare in vita, non perché esso debba produrre numeri, ma perché possa garantire la libera circolazione dei suoi cittadini su territorio nazionale". "Invito il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti - dice ancora Pacenza - a battersi anche lui contro l'eventuale rischio di chiusura dell'aeroporto crotonese, chiedendo i dovuti chiarimenti nelle sedi competenti. L'invito è ovviamente esteso a tutta la deputazione calabrese affinché porti il ministro Passera a relazionare sull'argomento in un question time al Parlamento".

    "Apprendo con grande stupore dell'annunciata volontà da parte del Governo Monti, attraverso le dichiarazioni rilasciate dal ministro Passera, di voler mettere mano ad una riclassificazione degli aeroporti italiani. Voler 'declassare' il S.Anna a scalo 'complementare', e quindi a rischio chiusura, appare inopportuno e fortemente penalizzante per il crotonese". Lo afferma in una nota il vicepresidente dell'Aeroporto Sant'Anna, Gianluca Bruno. "Tale scelta, probabilmente dettata - aggiunge - dalla freddezza dei numeri, a mio avviso, non si può adottare per aeroporti 'sociali' come quello di Crotone che hanno contribuito sin dalla nascita e soprattutto negli ultimi anni a consolidare anche l'economia di un territorio. L'aeroporto Sant'Anna ha svolto e svolge il ruolo di collegamento con il resto dell'Italia prima che del mondo ed ha sopperito alle deficienze infrastrutturali ormai ataviche che riguardano la Calabria ma soprattutto il nostro territorio. E' inconcepibile una simile scelta in quanto farebbe ritornare indietro un territorio storicamente emarginato, abbandonato e sempre martoriato da tagli, mancanza di investimenti concreti, serie occasioni di sviluppo. Esprimo tutta l'amarezza che una così precipitosa scelta potrebbe avere sull'intero sviluppo territoriale". "E' mia intenzione - prosegue Bruno - chiedere il supporto, prima delle istituzioni territoriali e regionali affinché una simile catastrofe sia scongiurata. Il presidente Scopelliti ed il presidente Zurlo siano, assieme a tutta la nostra rappresentanza territoriale e nazionale, portavoci di questo malessere generale che si è scatenato a seguito delle dichiarazioni del ministro Passera. Giocare sulla freddezza dei numeri non significa dare a tutti gli stessi servizi, la provincia di Crotone, la fascia jonica verrebbero isolati completamente. Ciò comporta sicuramente anche il venir meno dei turisti, quindi posti di lavoro per i nostri concittadini, e il servizio di trasporto aereo per tutto il tessuto produttivo. Portare l'aeroporto ad avere credibilità nel sistema economico nazionale è costato molti sacrifici agli Enti impegnati assiduamente in questa fase di rilancio, consolidamento e crescita. Finora i risultati ci sono stati e le prospettive, anche se con molte difficoltà e tanto impegno di lavoro, sono ottimistiche". "Il nostro aeroporto - conclude - nel contesto regionale calabrese ha un ruolo di collegamento primario rispetto alla mancanza di ulteriori collegamenti infrastrutturali, pertanto non può esser chiuso bensì deve ritenersi quale arteria primaria di collegamento con il resto del mondo".

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