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    Scalzo e Sel si oppongono a ricorso scioglimento Comune Catanzaro

     

     

    Scalzo e Sel si oppongono a ricorso scioglimento Comune Catanzaro

    06 feb 12 Il consigliere comunale e prossimo candidato del centrosinistra a sindaco di Catanzaro, Salvatore Scalzo, il coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia e libertà ed il candidato consigliere alle scorse elezioni comunali per Sel, Giuseppe Pisano, si sono costituiti dinanzi al Tar della Calabria contro il ricorso presentato dal centrodestra contro il decreto del Prefetto che aveva sospeso il consiglio comunale e nominato il commissario. Scalco ed il coordinatore provinciale di Sel, Fernando Miletta, sono assistiti dagli avvocati Francesco e Giuseppe Pitano. Nell'opposizione - secondo quanto ha reso noto l'avv. Francesco Pitaro - viene chiesto al Tar la "dichiarazione di inammissibilità del ricorso proposto da centrodestra (non essendo stato notificato agli altri consiglieri comunali) e comunque il rigetto del ricorso per infondatezza". Nel corso dell'atto di intervento, infatti, gli avv. Francesco e Giuseppe Pitaro hanno rilevato la "legittimità e correttezza giuridica dell'atto prefettizio di sospensione del consiglio e di nomina del commissario. Traversa ha rassegnato, documentalmente e inequivocabilmente, prima ancora che il Consiglio strumentalmente lo dichiarasse decaduto, le proprie dimissione e ciò determina, ex lege, l'atto dovuto del Prefetto di sospensione del Consiglio e di nomina del Commissario". L'udienza per la trattazione della domanda cautelare di sospensione del decreto del Prefetto è fissata dinanzi al Tar per il giorno 10 Febbraio. Scalzo ha affermato che "la mia costituzione nel giudizio promosso davanti al Tar dal centrodestra è stata dettata dalla necessità di chiedere al Giudice il rispetto della legge e delle regole e di impedire che il centrodestra possa, artatamente e senza che ve ne siano i presupposti, continuare a gestire il comune e la cosa pubblica nel delicato periodo che precede le elezioni già fissate per il 7 e 8 Maggio violando in tal modo il principio della par condicio che deve governare le competizioni elettorali". Per Miletta "l'arrogante ostinazione con la quale il centrodestra ha affrontato una questione tanto delicata è la dimostrazione plastica della volontà di voler condizionare il corretto svolgimento delle prossime elezioni amministrative. E' evidente che si voglia, in sostanza, mettere ancora le mani su eventuali incarichi, nomine e prebende attraverso le casse comunali al fine di rispondere ai numerosi 'impegni' assunti nella passata campagna elettorale. Così come è altrettanto chiaro che non sono bastate le ultime nomine effettuate "in zona Cesarini" o le pratiche edificatorie frettolosamente approvate dal Consiglio comunale".

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