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    Commissario PD a Lamezia "Fare squadra, Calabria decisiva per il sud"

     

     

    Commissario PD a Lamezia "Fare squadra, Calabria decisiva per il sud"

    06 feb 12 Un partito ricco di risorse ed intelligenze che deve riuscire a fare squadra per diventare punto di riferimento del Pd meridionale e nazionale sapendo che la partita che si gioca in Calabria è decisiva visto che ciò che accade in questa regione ha un'incidenza sul destino di tutto il Paese. Alfredo D'Attorre, commissario del Pd calabrese da soli tre giorni, dopo la nomina del segretario Pier Luigi Bersani è giunto oggi per la prima volta in Calabria ed ha tracciato le linee guida della sua attività ed i suoi obiettivi. Una visita rapida, durata lo spazio di poche ore (é arrivato intorno alle 14 ed alle 19.30 è volato di nuovo a Roma), per una prima presa di contatto con la struttura organizzativa. Ma utile per fissare il primo appuntamento politico, la riunione di tutti i circoli del Pd allargato alle rappresentanze istituzionali, in programma venerdì prossimo a Lamezia con le conclusioni affidate al coordinatore della segreteria nazionale, Maurizio Migliavacca. Intanto, nella sua prima giornata calabrese, D'Attorre ha voluto incontrare i giornalisti per tracciare le linee del suo impegno. "Ciò che accade nel Mezzogiorno - ha detto - incide sul destino di questo Paese e la Calabria è decisiva tra le regioni del sud. Con la nomina del commissario la segreteria nazionale ha voluto dare il segno di un impegno diretto ed incisivo nella vicenda calabrese. Ci impegneremo affinché il Pd calabrese, che ha tante risorse, forze ed intelligenze, trovi il modo di farle diventare una squadra ed un punto di riferimento per il Pd del Mezzogiorno e per quello nazionale". "Il mio compito - ha proseguito - è ben definito: assicurare la direzione del partito per portarlo ai vari congressi per una piena funzionalità e sovranità democratica degli organismi dirigenti". D'Attorre domani incontrerà l'ex commissario Adriano Musi, che se ne è andato il 27 ottobre scorso, al quale, ha detto, "il partito deve un ringraziamento vero e sincero. Dobbiamo partire da quel lavoro di responsabilizzazione che ha fatto per compiere ulteriori passi avanti. Per quanto mi riguarda arrivo in Calabria con un atteggiamento di umiltà, aperto all'ascolto e con la determinazione e la convinzione che si possa fare bene". Il neocommissario, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha anche parlato dei casi di alcuni esponenti di spicco, quali Nicola Adamo e Giuseppe Bova, che sono usciti dal partito. "Credo che chi è uscito - ha detto - abbia avuto le proprie motivazioni. Se ci saranno dei cambiamenti li valuteremo se e quando si manifesteranno. Il mio compito è valorizzare la classe dirigente nei ruoli istituzionali ed amministrativi. Dall'altro lato queste personalità devono collaborare insieme per fare girare la ruota. Non ho mai pensato al rinnovamento come alla rottamazione ma ad una collaborazione tra generazioni. Chi ha un ruolo deve essere valutato per la sua capacità di creare le possibilità per chi quel ruolo non ce l'ha. Il Pd è la casa di tutti coloro che ne vogliono fare parte. Giungo qui con un punto di debolezza, che è quello di non avere una conoscenza approfondita delle dinamiche politiche. Ma questo è anche un punto di forza, perché proprio per questo non ho pregiudizio alcuno". L'arrivo del commissario in Calabria coincide anche con la tornata elettorale amministrativa che interesserà anche Catanzaro. Al riguardo D'Attorre si è detto certo che il candidato del Pd, Salvatore Scalzo, proverà ad allargare la coalizione in vista di quell'appuntamento. Ma anche all'Udc, che in Calabria è alleato col Pdl alla Regione ed era in Giunta col centrodestra anche a Catanzaro, gli è stato chiesto? "A livello generale - ha risposto D'Attorre - posso dire che l'Udc, nella propria autonomia, ha il compito strategico di tirarsi fuori dalle macerie del Pdl e del centrodestra". Tornando alla situazione del partito calabrese, spesso contraddistinto da divisioni e contrasti interni, D'Attorre ha evidenziato come sia necessario "trovare un punto di equilibrio. E' chiaro poi che il Pd è un partito ampio e plurale e non dobbiamo soffocarlo sotto una cappa burocratica. Dobbiamo far convivere il protagonismo delle singole esperienze e l'unità d'intenti del partito. Qui in Calabria c'é una bella sfida: riuscire proprio qua, dove abbiamo avuto più problemi, a dimostrare che c'é la possibilità di trovare un punto di equilibrio e far tornare il partito protagonista in una delle regioni più importanti del sud". "L'idea di poter contribuire a questo rilancio ed alla riscossa sociale e civile di cui parla Bersani - ha concluso D'Attorre - mi riempie di orgoglio".

    "Ciò che accade nel Mezzogiorno incide sul destino di questo Paese e la Calabria è decisiva in questo percorso". A dirlo è stato il nuovo commissario regionale del Partito democratico calabrese, Alfredo D'Attorre, appena giunto in Calabria dopo essere stato nominato la scorsa settimana dal segretario Pier Luigi Bersani. "Con la nomina del commissario - ha aggiunto incontrando i giornalisti - la segreteria nazionale ha voluto dare il segno di un impegno diretto ed incisivo nella vicenda calabrese. Ci impegneremo affinché il Pd calabrese, che ha tante risorse, forze ed intelligenze, trovi il modo di farle diventare una squadra ed un punto di riferimento per il partito del mezzogiorno e quello nazionale". Per venerdì prossimo D'Attorre ha programmato, a Lamezia Terme, una riunione di tutti i circoli calabresi aperta alle rappresentante istituzionali che sarà concluso dal coordinatore della segreteria nazionale, Maurizio Migliavacca. "Arrivo in Calabria - ha detto D'Attorre - con un atteggiamento di umiltà, aperto all'ascolto e con la determinazione e la convinzione che si possa fare bene". Per quanto riguarda le prossime amministrative che interesseranno anche il capoluogo di regione, Catanzaro, D'Attorre si è detto certo che il candidato del Pd, Salvatore Scalzo, proverà ad allargare la coalizione. Anche all'Udc, che in Calabria è alleato col Pdl alla Regione ed era in Giunta col centrodestra anche a Catanzaro, gli è stato chiesto? "A livello generale - ha risposto D'Attorre - posso dire che l'Udc, nella propria autonomia, ha il compito strategico di tirarsi fuori dalle macerie del Pdl e del centrodestra".

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