Sen. Gentile:"Cannabis droga non leggera, uccide neuroni" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Sen. Gentile:"Cannabis droga non leggera, uccide neuroni"

03 feb 12 "La Cannabis agisce direttamente sui neurotrasmettitori provocando alterazioni dell'umore che possono giungere sino alla psicosi. Non è certo una mia invenzione, ma ci sono ben 206 pubblicazioni sull'argomento". Lo afferma il sen. Antonio Gentile, del Pdl, componente la Commissione parlamentare antimafia. "Negli anni '80 - ha aggiunto - ci fu una discussione ideologica sul fatto che la cannabis fosse o meno una droga leggera. Solo in un Paese come l'Italia una materia così importante poteva ridursi a questione di centro, di destra o di sinistra. Voglio riproporla, scevra da ogni riferimento ideologico, nella sua pericolosità, invitando successivamente le istituzioni a intervenire per spiegare ai nostri ragazzi la pericolosità di questa sostanza. Ancora piu pericoloso è l'impatto sui ragazzini di 14-15 anni, considerando che il loro cervello è ancora in fase di maturazione e di crescita. Secondo le ultime ricerche del King's college of London, che è uno dei policlinici universitari più importanti del mondo, già durante l'adolescenza avvengono, o meglio possono avvenire, fasi transitorie definite subclinical psychosis experience, che riguardano fino al 40% della popolazione adolescenziale (www.mentalhealtcare.org.uk) e che nel 90% dei casi si risolvono spontaneamente. I dati riguardano ragazzini dai 14 ai 18 anni. Ebbene, il 10% rimanente potrebbe non sviluppare alcuna patologia se non assumesse cannabis, principale fattore di rischio". "Su questo tema - ha sostenuto Gentile - prima della parentesi di Governo, ho impegnato molto del mio tempo, anche perché esso si aggancia, come tutto l'uso di droghe, al lavoro di prevenzione antimafia che tentiamo di svolgere in Commissione. Le obiezioni a questa selva di studi sono, mi si consenta il termine, ridicole e anche offensive: spesso si arriva a paragonare il sacrosanto uso della morfina per i malati terminali giustificando genericamente l'utilizzo della droga. Oppure si fa il discorso dell'alcol e della sua libera vendita (l'alcolismo è un'altra piaga importante della nostra società) dimenticando che la liberalizzazione di vini e liquori è una cosa totalmente diversa da quella delle droghe: si può bere un bicchiere di vino rosso al giorno o un amaro saltuariamente dopo i pasti senza che ciò produca danni all'organismo, anzi, come sappiamo, il vino ha un effetto, in piccole dosi, benefico sull'apparato cardiovascolare. Non esiste al mondo una droga che, assunta in piccolissime dosi, faccia bene. E allora è indispensabile capire che la cannabis non è una droga leggera e che ci sono, anche nel nostro circondario, consumi di questa sostanza e di altre ancora più pericolose che devono far riflettere". "Ha fatto scalpore - ha aggiunto il parlamentare - la notizia apparsa qualche mese fa, a Cosenza, di un sedicenne finito in psichiatria perché consumava cocaina da due anni e fortunatamente ripresosi dalla crisi. Davanti a situazioni del genere è necessario evitare di far finta di niente. So che prefetti e questure di molte città hanno intensificato i controlli davanti alle scuole e auspico che lo facciano ulteriormente, ed è per questo che confido nell'impegno del ministro degli Interni, Cancellieri". "Sarebbe importante - ha concluso Gentile - che le amministrazioni pubbliche, il Comune, la Provincia, la Regione attraverso le Asp, informassero senza censure su quello che accade nel cervello di un ragazzino prima e dopo l'assunzione di cannabis: ci sono sequenze di RMN (risonanze magnetiche nucleari) che io pubblicherei. La salute dei nostri figli ha preminenza su tutto e dietro questo falso mito della cannabis prosperano gli affari delle mafie"