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    Napoli "No ad accorpamento ospedali Acri e Castrovillari"

     

     

    Napoli "No ad accorpamento ospedali Acri e Castrovillari"

    30 dic 12 "E' ormai sotto gli occhi di tutti i cittadini la negatività dell'annosa gestione commissariale del settore sanità regionale che tenta di dare attuazione ad un fantomatico Piano di Rientro, senza alcuna programmazione generale e che continua così a penalizzare il diritto alla salute". E' quanto sostiene in una nota la parlamentare Angela Napoli. "Dal 2010 - prosegue - il Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del settore sanitario procede a tagli e accorpamenti indiscriminati, avvalendosi di cosiddetti 'Accordi vincolanti' per la regione, che, tra l'altro, ad oggi hanno portato solo a continui rilievi da parte del tavolo Massicci. Da ultimo, con l'assurda e non veritiera motivazione che il presidio ospedaliero di Castrovillari, individuato come spoke, non sarebbe in grado strutturalmente di porre in essere tutte le attività sanitarie previste per lo spoke del DPGR n.106/2011, il Commissario ad acta, con decreto 191 del 20 dicembre 2012, ha previsto l'accorpamento in un unico spoke dei presidi di Castrovillari ed Acri. Tale decreto non potrà che far sorgere grossi problemi sanitari ed economico-finanziari, a danno delle popolazioni dell'intero comprensorio del Pollino, peraltro, in un momento in cui l'intero territorio è gravato da continue scosse sismiche, che hanno già causato la chiusura del presidio ospedaliero di Mormanno con il conseguente trasferimento dei degenti proprio presso il presidio ospedaliero di Castrovillari. Il decreto in questione presenta contenuti macroscopici e sostanziali errori su questioni nodali che ne inficiano completamente ogni plausibilità. Tra questi, la distanza tra i due ospedali di Castrovillari ed Acri e la qualità della viabilità che li collega. Tale decreto concretizzerebbe il paradossale obiettivo di coniugare il netto peggioramento dell'offerta sanitaria ai cittadini con un aumento dei costi, in contrasto quindi anche con l'obiettivo prioritario del Piano di Rientro". "Non posso che associarmi - conclude Angela Napoli - al fermento che il dispositivo ha creato tra le popolazioni dell'area del Pollino - Sibaritide ed i loro rappresentanti istituzionali, con l'augurio che il Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, congiuntamente ai due sub-commissari revochino urgentemente il decreto in questione e ripristinino, così, il violato diritto alla salute dei cittadini e riportino la pace sociale nell'intero territorio del Pollino e della Sibaritide".

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