Primarie PD, D'Attorre spiega autocandidatura "Spiace per Principe"

27 dic 12 "Se non ci fossi stato io avremmo avuto molte più candidature e con la mia si è arrivati ad una semplificazione del quadro". Alfredo D'Attorre, commissario regionale del Pd, ha spiegato con queste parole il perché abbia deciso di scendere in campo in vista delle primarie. "Mi è sembrato giusto - ha detto incontrando i giornalisti - dare un segnale per legittimare il mio ruolo dopo un anno di duro lavoro". Rinunciando, così, ad un'ancora di salvataggio "che avrebbe potuto favorire la mia candidatura nella quota riservata. La mia, però, non è una candidatura calata dall'alto e noi abbiamo sempre giocato a carte scoperte nelle numerose riunioni che ci sono state". Entrando nel merito delle primarie, il commissario regionale del Pd che si "sente calabrese" e il cui "impegno per la Calabria aumenterà", se sarà capolista, si è detto "convinto che il confronto sarà reale ed il Pd anche a Catanzaro uscirà più forte anche in vista delle comunali del 20 gennaio, che sono una priorità. Questa esperienza di rinnovamento va resa un patrimonio di tutto il partito ed attorno ad essa dobbiamo mettere tutte le forze di rinnovamento". "Queste primarie, con le quali vogliamo dare un'idea di politica diversa - ha proseguito D'Attorre - sono la combinazione tra la responsabilità del gruppo dirigente e la sovranità degli elettori. Inoltre, questa volta garantiamo la rappresentanza di tutte e cinque le province ed il 40% di presenze femminili. Io, comunque, sono disposto ad accettare tutte le critiche. Vorrei, però, vedere la stessa severità e lo stesso rigore anche quando si faranno le liste degli altri partiti in quanto questo segna una grande differenza con le altre forze politiche che non ricorrono alle primarie. A Catanzaro non c'é nessun candidato nei confronti del quale io abbia forzato per il ritiro della sua candidatura anche perché io sono contrario ad escludere candidati". "Per la prima volta - ha concluso D'Attorre - le scelte saranno fatte sul territorio ed anche i capilista e gli altri candidati bloccati saranno scelti dal territorio. Bersani, infatti, sceglierà i capilista dopo le primarie e lo farà tenendo conto della risposta del territorio".

"La candidatura di Sandro Principe aveva tutta l'autorevolezza ed il prestigio necessari e mi è dispiaciuto che a Roma non gli sia stata data la possibilità di candidarsi". Lo ha detto il commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre in merito alla mancata candidatura alle primarie del partito del capogruppo regionale Sandro Principe. "Rosi Bindi - ha proseguito D'Attorre - partecipa alle primarie per una provincia, quale è quella di Reggio Calabria, parliamo di una figura che con umiltà viene a fare le primarie e che sulla sanità ci può dare un contributo visto che è stata anche ministro. Con Rosi Bindi abbiamo risalito la china e dai sondaggi che abbiamo al momento, il centrosinistra vince e vince bene ed ha tutte le carte in regola per vincere in Italia ed in Calabria dove ci sono tutte le condizioni per ottenere un successo anche alla Camera ed al Senato". "Io considero questo risultato, in piccola parte - ha concluso D'Attorre - anche il frutto di un anno di lavoro in cui ho dato l'anima".