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    La Regione Calabria approva il Bilancio 2013, è da 10.4 mld di euro

     

     

    La Regione Calabria approva il Bilancio 2013, è da 10.4 mld di euro

    21 dic 12 Il Consiglio regionale ha chiuso i suoi lavori approvando a maggioranza il Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale-finanziario, collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2013, le "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013-2015 della Regione Calabria (Legge Finanziaria) e la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale "Bilancio di previsione della Regione Calabria per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015". "Il bilancio di previsione 2013 della Regione - si afferma nella relazione di accompagnamento - vale circa 10,4 miliardi di euro, al netto delle contabilità speciali e comprese le risorse non impegnate nel corso dell'esercizio precedente. Aggiungendo queste risorse a quelle di competenza pura dell'anno (5,2 miliardi di euro) emerge che il 45,5% è rappresentato da spese per la sanità. Le risorse per investimenti (Por e Fas) rappresentano il 10% circa del bilancio puro di competenza, ma all'interno del fondo pluriennale vincolato, soggetto ad impegni pluriennali da parte dei dipartimenti richiedenti, sono allocate risorse per circa tre miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi a titolo di Por 2007-2013 e 500 milioni di euro per i Fas. La spesa finanziata con risorse autonome rappresenta solo il 7,5% della spesa complessiva in termini di competenza totale". Le spese previste per il 2013 saranno così ripartite: per la sanità 4,755 di miliardi di euro, pari al 45,5 % del Bilancio; risorse Por 2007-2013, 612 milioni di euro (5,8%); Apq (Accordi di programma quadro), 365 milioni di euro (3,5%); altri fondi vincolati, 334 milioni di euro (3,2%); fondo pluriennale vincolato 2,93 miliardi di euro (28%); Fondi perenti 381 milioni di euro (3,6%); accantonamenti, 299 milioni di euro (2,9%); spese con risorse autonome, 780 milioni di euro (7,5%). L'assemblea, inoltre, su proposta del vicepresidente, Alessandro Nicolò, ha approvato il Bilancio di previsione 2013 del Consiglio regionale. Nella sua relazione Nicolò ha affermato che "il Consiglio aveva già anticipato autonomamente gli orientamenti successivamente codificati con la legge nazionale sulla 'spending review'. A partire dal primo gennaio del 2012 sono stati realizzati risparmi, complessivamente, per 3 milioni e 288 mila euro, così ripartiti: abolizione del vitalizio, con un risparmio di 1,6 milioni di euro; riduzione degli accessi da 20 a 15, con un risparmio di 500 mila euro; abolizione del trattamento di fine mandato, con un risparmio di 420 mila euro; riduzione delle indennità di consigliere, con un risparmio di 648 mila euro; taglio delle missioni, con un risparmio di 120 mila euro". In chiusura di seduta sono stati approvati la mozione del consigliere Pd Nino De Gaetano riguardante gli ex Cdr e l'ordine del giorno del consigliere Pdl Giovanni Nucera che impegna il Presidente della Giunta a sollecitare il Governo centrale a decretare lo stato di emergenza per la drammatica situazione degli immigrati nella Piana di Gioia Tauro. Licenziati anche l'ordine del giorno del consigliere Luigi Fedele riguardante la mancata realizzazione dello svincolo autostradale di Bagnara-S.Eufemia d'Aspromonte; due ordini del giorno del consigliere Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente), il primo per sensibilizzare il Governo ad un intervento per opporsi alla revisione del piano industriale di Alitalia "al fine di rendere efficace ed effettivo il servizio di trasporto aereo tra l'Area Metropolitana dello Stretto ed il resto del Paese" ed il secondo riguardante la "drammatica condizione degli immigrati della Piana di Gioia Tauro, da sottoporre all'attenzione del Ministro Riccardi e per far dichiarare dal Governo nazionale l'emergenza umanitaria per gli immigrati della Piana di Gioia Tauro". Approvato anche un ordine del giorno a firma del consigliere Pd Mario Franchino riguardante le trivellazioni nel Mar Jonio.

    Esaminato il collegato. Il Consiglio regionale sta esaminando il "Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2013)". Sul punto hanno relazionato il consigliere Candeloro Imbalzano, presidente della Commissione Bilancio e l'assessore regionale al Bilancio Giacomo Mancini. Imbalzano ha sottolineato lo sforzo compiuto dal Dipartimento per predisporre una proposta di legge finanziaria più equilibrata possibile. "Il contesto nel quale la proposta è stata varata - ha detto Imbalzano - è profondamente diverso da quelli precedenti ed impone un comportamento virtuoso della regione. Al taglio pesante dei trasferimenti statali ed alle nuove regole sul patto di stabilità si sono aggiunti il principio del pareggio di bilancio effettivo, quello della rigorosa competenza finanziaria, quello del bilancio consolidato, entro il 2014, e soprattutto il Decreto legge 174 del 2012 che da una parte rafforza il controllo della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria e dall'altra interviene sui costi della politica in modo pesante. Pesano in questo bilancio il commissariamento della Sanità, con il debito accumulato nel tempo, ed il costo degli enti sub regionali, per i quali è ineludibile una profonda riforma". Imbalzano ha parlato delle "scelte difficili e coraggiose della Giunta regionale", che hanno consentito, ha detto, "un severo e drastico abbattimento di tutti gli sprechi possibili, con percentuali fino all'80%, senza dimenticare l'eliminazione di ulteriori costi come le sponsorizzazioni e tentando di garantire servizi essenziali come i trasporti pubblici locali, la lotta al precariato, il sostegno alla cultura come fattore di sviluppo economico a tutto il mondo del sociale e al comparto dell'agricoltura. La camicia troppo stretta ha impedito di assegnare risorse ad altre richieste. Lo sforzo è stato orientato a garantire gli stipendi a tutto l'apparato regionale per ovviare a possibili fenomeni di esplosione sociale. Le risorse disponibili ammontano a circa 700 milioni di euro e devono essere sufficienti almeno in questa fase. E' pur sempre un bilancio di transizione che si interpone tra due epoche e due filosofie e come tale comporta scelte equilibrate e in qualche caso dolorose. In ogni caso governare ed amministrare per una qualsiasi maggioranza, oggi, è quanto di più difficile ci possa essere, costretti come siamo ad affrontare continue emergenze quotidiane. E' necessario convincersi che le spese di investimento possono essere sostenute solo con risorse straordinarie statali e non e con i Fondi Por regionali". L'assessore Mancini definito il documento "una sfida qualificante vinta il fatto di poter approvare il Bilancio nei tempi previsti dalla legge. Un'impresa ancora più ardua considerando la spending review e il decreto legge 174 che hanno alzato l'asticella introducendo parametri complessi e riforme della macchina amministrativa che hanno reso il percorso poco agevole. Abbiamo scelto di dare risposte ai comparti più deboli, rastrellando risorse per comparti con percorso di crescita mirato a risorse comunitarie, privilegiando l'utilizzo di risorse ordinarie per le fasce più deboli come i trasporti, la forestazione e il sociale. Oggi la Calabria può vantare un importante riconoscimento per il superamento dei target richiesti dall'Unione europea nella programmazione delle risorse comunitarie 2012". "Resto convinto di aver fatto un buon lavoro - ha concluso Mancini - e sarebbe opportuno che la maggioranza ritirasse gli emendamenti presentati che saranno considerati dalla Giunta regionale come suggerimenti per orientare l'azione futura".

    Il dibattito. Dopo le relazioni del presidente Imbalzano e dell'assessore Mancini si è aperto in Cnsiglio regionale il dibattito sul collegato alla manovra finanziaria. Bruno Censore, del Pd, ha giudicato il percorso di governo della Giunta Scopelliti "basato su politiche economiche annunciate anticipatamente in conferenze stampa e poi annullate, come ad esempio il fondo per la povertà nel 2011 e i fondi per l'area portuale di Gioa Tauro nel 2012". Censore si è detto inoltre "preoccupazione per il modo di procedere affrettato e senza confronto ed in cui viene data importanza marginale ai contenuti". Nel definire "ingessato" il Bilancio, Censore ha affermato che il documento "ipoteca il futuro rinviando i debiti per la forestazione, le politiche sociali e le province fino al 2015". Altre preoccupazioni di Censore hanno riguardato la programmazione comunitaria 2014 - 2020 "in una regione in cui - ha affermato - si aggravano emergenze come ambiente, sanità, turismo, agricoltura, sarebbe opportuno tagliare ulteriormente le spese per giungere ad una Regione snella e leggera". Secondo Emilio De Masi, di Idv, "manca un adeguato approccio culturale ai problemi della Regione, anche se va riconosciuto il diligente sforzo compiuto dall'assessore Mancini". Soffermandosi sui fondi comunitari, De Masi ha affermato che "la maggioranza presenta una particolare capacità di illustrare i traguardi di fatto non ancora raggiunti. E' assente una visione reale delle problematiche sociali. Credo che non si possa indulgere alla estemporaneità ed all'improvvisazione che dimostrano la mancanza di una rotta verso mete predefinite". Rosario Francesco Antonio Mirabelli, di Progetto democratico, pur riconoscendo "l'estrema difficoltà del contesto economico di riferimento, anche a livello nazionale", ha sottolineato la "carenza di operatività, per la mancata adozione, fin dall'inizio della legislatura, di adeguati provvedimenti finalizzati ad affrontare e risolvere i problemi più importanti della Calabria". Mirabelli ha quindi elencato una serie di problematiche che a suo avviso "non sono state adeguatamente affrontate nel bilancio in discussione. E resto pessimista sulla possibilità di realizzare economie derivanti dal disavanzo sanitario poiché la legge vieta che siano destinate verso altri settori, trattandosi appunto di risorse vincolate". Auspicando "un miglior utilizzo dei fondi comunitari" e condividendo la nuova impostazione della programmazione comunitaria, Mirabelli si è augurato che si possa addivenire rapidamente ad un esame nel merito del provvedimento di riforma degli enti sub regionali, concordando sulla necessità di operare adeguati tagli e rendere operativi tali enti, in particolare l'Afor che da circa 10 anni è un Ente che non funziona affatto". Per la maggioranza sono intervenuti Alfonso Dattolo (Udc) e Salvatore Pacenza (Pdl). Dattolo ha sottolineato "la notevole difficoltà del contesto economico di riferimento e la necessità di avviare la stagione delle riforme, dopo l'importante segnale dato con l'approvazione della riforma dell'Arssa". Pacenza, che nel giudicare "esaustive" le relazioni dell'assessore Mancini e del consigliere Imbalzano, ha ricordato le attività che hanno già interessato il Consiglio regionale per la riduzione dei costi della politica, "i cui risultati - ha affermato - sono oggi sotto gli occhi di tutti. Credo che vadano positivamente valutate le iniziative in itinere relative alla conclusione delle riforme che devono andare di pari passo, in un impegno congiunto, con la realizzazione della programmazione Europa 2020, nel rispetto dei rispettivi ruoli". L'Assemblea sta adesso votando i vari articoli del provvedimento e gli emendamenti presentati.

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