Primarie PD, candidature, dichiarazioni e ritiri

21 dic 12 "Ho ritirato la mia richiesta di deroga per la candidatura alle elezioni primarie del Pd del 29 dicembre". E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale Antonio Scalzo. "Questa mia decisione - prosegue Scalzo - è stata condivisa con l'on. Fioroni e con il commissario regionale Alfredo D'Attorre, nell'intento di evitare possibili contrapposizioni deleterie per il partito e per il nostro territorio. D'intesa con il livello regionale e nazionale del partito, pertanto, rafforzerò il mio impegno politico e istituzionale per aiutare la Calabria, contribuendo a costruire un'alternativa credibile per il governo del paese e della nostra regione". "Ringrazio, comunque - conclude Scalzo - i numerosissimi amministratori che in pochissimo tempo avevano fatto pervenire il loro sostegno alla mia candidatura".

"Ho appena depositato, nella sede regionale del Pd, la mia candidatura alle primarie per le prossime politiche". E' quanto afferma, in una nota, Giuseppe Pitaro, sindaco di Torre di Ruggiero. "Bersani ha avuto l'intuizione - aggiunge Pitaro - di indire, a causa della vergogna del porcellum, una democratica selezione dei candidati all'interno del partito, e ho ritenuto giusto porre la mia candidatura al fine di poter presentare anch'io la mia opzione politica in Calabria e nella provincia di Catanzaro".

"Il sottoscritto non ha mai inoltrato richieste di deroghe per partecipare alle primarie del Pd". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Piero Amato, vicepresidente del Consiglio. "Ovviamente - ha aggiunto - avrei potuto farlo; e naturalmente chi l'ha fatto ha senz'altro avuto le buone ragioni. Per quanto mi riguarda, tuttavia, credo che, in una fase cosi particolarmente difficile come quella che la Calabria attraversa, occorra dare semmai più spessore, importanza e valore al mandato per il quale i cittadini ci hanno dato la fiducia nel 2010. In Calabria, dopo due anni e mezzo di legislatura, il centrodestra ha fallito clamorosamente gli obiettivi e deluso le promesse. La crisi economica e finanziaria internazionale mette a repentaglio, soprattutto in regioni storicamente deboli come la nostra, posti di lavoro e speranze occupazionali". "Oggi al centrosinistra - ha concluso Amato - viene fatta dai calabresi una richiesta di ulteriore responsabilità. Perciò non ho mai pensato di lasciare la Regione per il Parlamento. Questo per la chiarezza che debbo agli elettori e per continuare a dare il mio contributo alla nostra terra".

"Nel corso della giornata di ieri, a nome della segreteria nazionale del PD, ho chiesto personalmente al Capogruppo regionale del PD in Calabria, on. Sandro Principe, di rinunciare alla richiesta di deroga per la candidatura al Parlamento.Il lavoro che egli ha svolto in questi anni alla guida del gruppo consiliare regionale è stato essenziale per dare corpo all'opposizione e costruire un'alternativa di governo ai fallimenti della destra calabrese. In un passaggio delicato sul piano nazionale e regionale, che ci auguriamo portare quanto prima a una nuova fase con elezioni anticipate anche per la Regione Calabria, il contributo dell'on. Principe è fondamentale per rafforzare il ruolo del PD e la credibilità di governo del centrosinistra in Calabria. La tradizione politico-culturale che l'on. Principe rappresenta, la sua lunga e prestigiosa esperienza amministrativa, la sua intelligenza politica saranno risorse preziose per guidare l'opposizione regionale nella fase conclusiva della legislatura e per costruire il progetto e la squadra di governo che auspichiamo di sottoporre quanto prima al giudizio dei cittadini calabresi". Lo afferma Maurizio Migliavacca Coordinatore Segreteria nazionale PD.

"Il Patto per il Sud e le riforme, pur apprezzando l'impegno del Presidente Monti e del suo Governo nel favorire e promuovere un'area di Centro distinta e distante da Berlusconi e dal berlusconismo, ritiene che la spinta propulsiva più efficace per uscire dalle macerie del ventennio berlusconiano e ricostruire l'Italia, provenga, oggi, essenzialmente dal PD guidato da Pierluigi Bersani". E' quanto si afferma in una nota del Patto per il sud e le riforme. "Bersani - si aggiunge - è uomo saggio ed equilibrato che, unico e solo fra i leader politici in campo, ha avuto il coraggio di sottoporsi al giudizio preventivo dei cittadini/elettori dai quali ha ricevuto l'investitura per proporsi alla guida dell'Italia con le Primarie, che hanno visto la partecipazione di oltre tre milioni di cittadini e cittadine italiani consapevoli e paganti. Per questo, il Patto per il Sud e per le Riforme, movimento politico dei cattolici democratici, di esponenti della società civile di estrazione liberale, marxista, socialdemocratica e laica fondato da Tonino Perrelli, discepolo di Don Luigi Nicoletti, di Mario Segni e Carlo Scognamiglio Pasini, coi numi tutelari di Don Sturzo, Alcide de Gasperi e Aldo Moro, oggi si schiera decisamente al fianco del PD nella coalizione di centro sinistra. Il Patto per il Sud e per le Riforme approva la decisione di sottoporre a primarie la scelta dei candidati al Parlamento adottata dal centrosinistra con limiti precisi alle deroghe, come primo passo di una profonda riforma della politica, che abbia come caposaldo il ricambio generazionale permanente della classe dirigente politica; il suo drastico ridimensionamento; l'abolizione dei vitalizi e privilegi ingiustificati e inaccettabili; il finanziamento sobrio e controllato dei partiti". "Il Patto per il Sud e per le Riforme - conclude la nota - é federativo con il PD, che riconosce come unico soggetto politico rappresentativo delle culture nazionali fondamentali".