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    Commissione regionale approva bilancio 2013 e manovra

     

     

    Commissione regionale approva bilancio 2013 e manovra. Mancini "Garantita coesione territoriale"

    18 dic 12 La seconda Commissione consiliare, presieduta da Candeloro Imbalzano, ha approvato il Bilancio di previsione 2013 e la manovra finanziaria pluriennale 2013-2015 della Regione. "Il bilancio della Regione - si legge nella relazione di accompagnamento - vale circa 10,4 miliardi di euro, al netto delle contabilità speciali e comprese le risorse non impegnate nel corso dell'esercizio precedente. Aggiungendo queste risorse a quelle di competenza pura dell'anno (5,2 miliardi di euro), emerge che il 45,5% è rappresentato da spese per la sanità. Le risorse per investimenti (Por e Fas) rappresentano il 10% circa del bilancio puro di competenza - prosegue la relazione - ma all'interno del fondo pluriennale vincolato, soggetto ad impegni pluriennali da parte dei dipartimenti richiedenti, sono allocate risorse per circa tre miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi a titolo di Por 2007-2013 e 500 milioni di euro per i Fas. La spesa finanziata con risorse autonome rappresenta solo il 7,5% della spesa complessiva in termini di competenza totale". Le spese previste per il 2013 saranno così ripartite: Spese per la sanità, 4,755 di miliardi di euro, pari al 45,5 % del Bilancio. Risorse Por 2007-2013, 612 milioni di euro, pari al 5,8% del Bilancio. Apq (Accordi di programma quadro), 365 milioni di euro, pari al 3,5% del Bilancio. Altri fondi vincolati, 334 milioni di euro, pari al 3,2% del Bilancio. Fondo pluriennale vincolato, 2,93 miliardi di euro, pari al 28% del Bilancio. Fondi perenti, 381 milioni di euro, pari al 3,6% del Bilancio. Accantonamenti, 299 milioni di euro, apri al 2,9% del Bilancio. Spese con risorse autonome, 780 milioni di euro, pari al 7,5% del Bilancio. Ai lavori erano presenti i consiglieri Tripodi, Nucera, Giordano, Censore, Mirabelli, Dattolo, Aiello Ferdinando, Bruni, Morrone, Magno, l'assessore Giacomo Mancini e i dirigenti del dipartimento Pietro Manna e Filippo De Cello. Il presidente della commissione, Candeloro Imbalzano, a conclusione dei lavori, ha affermato che "una maggioranza compatta e consapevole, con alto senso di responsabilità, ha approvato quello che deve essere considerato il miglior Bilancio possibile nelle condizioni attuali, segnate da una drastica riduzione di trasferimenti statali che, non a caso, ancora una volta, ha visto il presidente Errani, nella sua qualità di coordinatore dei governatori , esprimere il suo forte disappunto per le condizioni di criticità in cui si sono venute a trovare le Regioni di tutto il Paese". "Il primo Bilancio - ha aggiunto - dopo la mano pesante del Governo, che si è dovuto fare carico degli sperperi e della voragine risalenti alle gestioni precedenti: questa situazione, tutt'altro che facile, è stata affrontata con il massimo scrupolo e con la massima sensibilità istituzionale, pur nelle esiguità delle risorse disponibili, cercando, soprattutto, di salvaguardare il mondo del sociale. L'auspicio è di poter produrre uno sforzo ulteriore, grazie ad entrate aggiuntive rinvenienti da fonti diverse e da premialità che sicuramente riconosceranno la gestione virtuosa di una Regione che ha intrapreso un percorso nuovo e concreto. Siamo fiduciosi che nei prossimi mesi possa accentuarsi l'impegno per promuovere lo sviluppo con un occhio attento ai problemi dell'agricoltura, del turismo e delle piccole e medie imprese".

    Mancini "Garantita coesione territoriale". "Il contesto entro il quale si muove l'azione di programmazione regionale si è modificato profondamente nel corso degli ultimi tre anni". Lo ha detto l'assessore al Bilancio, Giacomo Mancini, a conclusione dei lavori della seconda Commissione. "Le Regioni, per fare fronte all'enorme debito pubblico - ha aggiunto - ed agli esiti negativi della congiuntura internazionale sono state sottoposte ad una serie di obblighi per indurle ad un comportamento 'virtuoso'. Sono quindi cambiate le regole di formazione e di gestione del bilancio, con l'introduzione progressiva di principi inderogabili quali quello del pareggio di bilancio effettivo, quello della competenza finanziaria e quello del bilancio consolidato". "Nonostante i tagli di risorse - ha proseguito Mancini - e con una Regione con un basso livello di entrate proprie, sono state centrate le condizioni necessarie per garantire la salvaguardia degli equilibri sociali per assicurare la coesione civile e territoriale. Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro del Presidente Giuseppe Scopelliti e della maggioranza di centrodestra che hanno dovuto fronteggiare emergenze e situazione debitorie provenienti dalle precedenti gestioni".

    Dattolo "Tagli impediscono operare strategie". "Il Bilancio di previsione 2013 della Regione, approvato in tempi rapidi, non consente di esprimere compiutamente un giudizio esaustivo ed approfondito". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Alfonso Dattolo. "Ciò non significa - aggiunge - che il Documento finanziario potesse essere rivoluzionato nella sua struttura poiché è a tutti evidente che i tagli imposti dalla spending review non consentono di operare strategie di lungo periodo, quanto piuttosto riuscire a coprire le esigenze più impellenti emerse dai numerosi interventi espressi dal partenariato sociale e produttivo nel corso delle audizioni convocate dalla Commissione. Non vi è dubbio che rimanga tutta intera la necessità di un'analisi politica più puntuale che accompagni meglio il senso delle scelte finora decise". "Forestazione, agricoltura, Lpu-Lsu, sgravi per i terremotati, riordino - prosegue Dattolo - degli enti sub- regionali e delle partecipate, Sibical, Fincalabra, Consorzi di Bonifica, risorse per il funzionamento del Consiglio regionale, sono argomenti che persistono nell'agenda politica e che vanno ulteriormente ripresi per senso di responsabilità nei confronti dei calabresi e per coerenza rispetto all'agenda politica-programmatica alla base del successo del centrodestra in Calabria. L'Udc non si tirerà indietro e farà la propria parte con lealtà ed arricchendo il dibattito con l'originalità del proprio contributo".

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