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    Consiglio regionale approva variazione bilancio per risorse a precari

     

     

    Consiglio regionale approva variazione bilancio per risorse a precari. Scopelliti "Avviata seconda fase riforme"

    14 dic 12 E' stata approvata all'unanimità in Consiglio regionale la variazione di bilancio per 10 milioni di euro che permetterà di reperire le risorse necessarie per il pagamento dei lavoratori Lpu della Calabria. Un sì 'sofferto' è venuto dalla minoranza che nelle varie dichiarazioni di voto ha condannato la metodologia adottata, "di ostentazione di azioni che puntualmente vengono smentite nei fatti". Di "risposta parziale ad un problema che si trascina da lungo tempo" ha parlato Giuseppe Giordano (Idv) che ha ribadito il rifiuto di una "metodologia degli interventi di emergenza sull'emergenza". Nino De Gaetano ha ricordato le tante interrogazioni presentate sull'argomento fin dal mese di luglio, "mentre oggi - ha sostenuto - registriamo i ritardi dei pagamenti accumulati dai lavoratori". Rispondendo ai primi interventi il Presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti ha spiegato che si tratta di una variazione necessaria per dare delle risposte al mondo del precariato "che nasce anche da un valutazione e da una richiesta esplicita dei sindacati. Probabilmente corriamo il rischio di arrivare ai primi di gennaio, a causa di tempi, procedure e schede tecniche che devono essere predisposte, ma c'é un assoluto elemento di novità - ha ancora detto Scopelliti - ed è nella scelta che già lunedì prossimo circa 2 mln e 600 mila euro saranno destinati al mondo del precariato. Una risposta ed un segnale importante per dare la possibilità a questa folta categoria di lavoratori di trascorrere in maniera tranquilla le prossime festività natalizie". Ai successivi interventi dello stesso tenore, è nuovamente intervenuto il Presidente della Giunta regionale che ha ricordato come agli inziali 12 mila Lsu-Lpu della Calabria, durante il suo mandato di assessore al lavoro ed alla formazione professionale furono stabilizzati "in un sol colpo" circa 2800 "e molti di meno furono quelli stabilizzati negli anni successivi. E' facile parlare ed esprimere giudizi sul precariato, quando oggi ci troviamo ancora davanti un bacino che riguarda circa seimila precari. Il nostro obiettivo - ha concluso Scopelliti - è quello di aprire una nuova fase per il mondo del precariato attraverso nuove soluzioni e nuove opportunità, con una pianificazione molto chiara a dimostrazione che abbiamo la volontà di risolvere il problema".

    Scopelliti: Con riforme avviata fase due. "Rispettando il mandato ricevuto dagli elettori, stiamo realizzando la riforma della regione, attraverso fusioni, accorpamenti e scioglimenti di enti. Per noi è fondamentale perché dimostra come la buona politica abbia il coraggio delle scelte". Così il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti ha introdotto in Consiglio regionale la discussione sulle riforme degli enti sub-regionali. "Questa è la fase due - ha aggiunto Scopelliti - della nostra gestione. Abbiamo avviato azioni mirate e specifiche in tante direzioni, a cominciare dalla sanità dove si stanno realizzando risultati apprezzati, tanto che lo stesso Ministro della Sanità Balduzzi ha riconosciuto che la Calabria dopo il Friuli-Venezia-Giulia e il Veneto, è la terza regione d'Italia come tasso di ospedalizzazione. Questo dimostra la fermezza delle scelte che non possono essere certamente indolori. Ma in Calabria, quando si parla si sanità si ascoltano tante interessate inesattezze, alle quali non c'é limite". "Il taglio degli enti - ha proseguito Scopelliti - fa venire meno tante poltrone ma questa è prima di tutto una scelta culturale e di mentalità. E poiché le riforme modificano il sistema hanno bisogno della più ampia condivisione, nell'interesse della Calabria. In questo momento di elevato disagio sociale, la politica ha il dovere di incidere in profondità sulle spese inutili e improduttive oltre che sui comportamenti clientelari, poiché non è possibile, per esempio, che ci siano direttori generali di Enti che percepiscano più del Presidente della Regione, che ha livelli di responsabilità enormemente maggiori". Scopelliti ha poi ricordato come la Regione "non sia stata costretta a ridurre i costi in conseguenza delle recenti disposizioni legislative, evidenziando che 'anche gli organi di informazione a livello nazionale, come L'Espresso, hanno rilevato come la Regione sia stata tra le prime che hanno anticipato le leggi nazionali sul contenimento della spesa delle Regioni e dei costi della politica. Noi siamo lontani dalle logiche della 'casta' e lo confermiamo con un taglio strutturale degli enti che comporta almeno 15 milioni di euro con un recupero di risorse che andranno subito investite sul lavoro". Scopelliti si è rivolto alla minoranza di centro-sinistra invitandola a valutare la possibilità di sostenere anche la riforma dell'Afor, in aggiunta a quella dell'Arssa che l'Assemblea regionale dovrebbe votare in serata, poiché ha ribadito "il pareggio di bilancio è una sfida per tutti, in quanto i cittadini non possono essere ulteriormente penalizzati dalle scelte di chi pensa alle tessere e non al bene dei calabresi. Bisogna fare scelte che disegnino il futuro per tutti".

    Riforma enti. Il Consiglio regionale ha iniziato i propri lavori dedicati al dibattito sulla riforma degli enti subregionali. All'inizio dei lavori è stato approvato l'inserimento nell'ordine del giorno dei lavori di una variazione al bilancio. Sono intervenuti i consiglieri Antonino De Gaetano e Mario Maiolo, del Pd, il primo per chiedere che il presidente Scopelliti, una volta approvata la a variazione di bilancio, invii una comunicazione ufficiale a tutti i Comuni per tranquillizzare i lavoratori Lsu e Lpu. "Questo perché - ha detto De Gaetano - tutto si può fare fuorché non pagare i lavoratori per mesi". Maiolo, invece, ha protestato perché della variazione di bilancio approvata ieri nella commissione bilancio di ieri "non é stata data - ha detto - alcuna comunicazione"

    Il dibattito sulle riforme. Nel giudicare "della massima rilevanza" i temi del confronto inerenti le riforme degli Enti, e la proposta di inserimento della Riforma Arssa avanzata da Trematerra, il consigliere Pd Mario Maiolo ha definito la nuova annunciata fase del governo regionale solo "strumentale alla campagna elettorale. Manca - ha aggiunto Maiolo che ha definito gli interventi di Scopelliti e Sarra 'poco chiari' - un testo sul quale fare valutazioni, ma spero che le nostre indicazioni siano tenute nella dovuta considerazione". Nel proseguo del dibattito Rosario Mirabelli (Gruppo Misto) pur definendo apprezzabile la proposta di riforma nel suo impianto generale "essa non potrà essere condivisa da tutte le forze politiche presenti in Consiglio. Tuttavia - ha aggiunto - essa sembra essere rispondente alle esigenze di contenimento dei costi e alla necessità di eliminare enti che svolgono le stesse funzioni o similari nell'ambito dello stesso settore. Ma non possiamo parlare di risparmi dell'ordine dei 15 milioni di euro come il Presidente ha annunciato. Al massimo secondo calcoli del mio gruppo, non dovrebbero superare i sei-sette milioni di euro". Mirabelli si è quindi soffermato sugli enti a suo avviso "maggiormente costosi rispetto alle funzioni svolte ed i limiti agli stessi connessi, in particolare riguardo Azienda Calabria lavoro, la Fondazione Terina, Fincalabra ed ha aggiunto di non comprendere le scelta relative alla soppressione della Film Commission, a suo avviso produttiva ed efficace". Chiudendo ha definito apprezzabile la proposta di riforma inerente l'Arssa che di fatto, a suo dire, ripercorre comunque gli obiettivi del passato. "Per questo non mi spiego - ha concluso - quali siano le motivazioni che hanno indotto ad effettuare scelte differenti per la riforma dell'Afor". Anche Agazio Loiero (Autonomia e Diritti) nel definire inusuale l'idea di riformare degli enti con il contributo della minoranza senza ascoltarne gli interventi ha ricordato che gli enti sui quali si discute oggi nacquero in anni lontani ed avevano come priorità il bacino drammatico del lavoro della nostra regione. Lavoro che - ha proseguito - ha oggi invece un profilo dimesso nel panorama nazionale. Per riformare questi enti ci sarebbe bisogno del contributo fattivo di tutti, mentre la discussione di oggi è solo la preparazione di una campagna elettorale". A seguire Mario Magno (Pdl), che ha evidenziato l'importanza di definire un nuovo assetto per gli enti sub regionali, nonostante l'assenza di un testo scritto su cui discutere "che non pregiudica - ha sottolineato - il dibattito odierno teso a valutare gli umori dell'Aula per giungere all'elaborazione di un testo finale che mi auguro segni l'inizio di una intesa comune per arrivare ad un percorso virtuoso di riduzione e razionalizzazione della spesa". Il capogruppo del Pd Sandro Principe, lamentandosi della metodologia di conduzione dei dibattiti consiliari, ha evidenziato il fatto che nella questione delle riforme siano stati inseriti altri elementi di discussione. "Comunque - ha annunciato - non intendiamo sottrarci a dare un contributo alla semplificazione della Regione, ma nel momento in cui si renderà disponibile un testo, la minoranza proporrà una sfida per mettere in campo una Regione leggera, che torni ai suoi compiti istituzionali, attraverso la presentazione di un testo che vorrebbe fosse discusso insieme alla riforma generale degli enti sub regionali". Sulla proposta di riforma dell'Arssa, Principe ha ricordato il contributo rilevante dato dalla minoranza, considerando l'importanza che l'agricoltura riveste in Calabria, "ma ritengo sia giusto rispolverare il distretto tecnologico agroalimentare che è stato completamente smontato".

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