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    Centri Accoglienza scrivono a Scopelliti "Ci ammetta a a contributo regionale"

     

     

    Centri Accoglienza scrivono a Scopelliti "Ci ammetta a a contributo regionale"

    14 dic 12 Cinque centri di accoglienza della Calabria hanno scritto una lettera aperta al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, all'assessore alle Politiche sociali Francesco Stillitani, al presidente della commissione Sanità Nazzareno Salerno ed ai consiglieri regionali, chiedendo l'ammissione al contributo regionale. "Scrivere una lettera aperta - affermano i centri - è l'ultima speranza che ci rimane per sollevare la problematica che riguarda le nostre strutture di accoglienza per donne in difficoltà e minori, che da alcuni anni operano con impegno ed abnegazione e che ancora non sono state ammesse ad usufruire del contributo regionale. Dopo tante lettere inviate al dipartimento Politiche sociali della Regione e dopo tanti incontri e tante promesse ci vediamo costretti a scriverle pubblicamente". Le nostre strutture, centro di accoglienza Il Germoglio di Cosenza, casa di accoglienza San Pietro Onlus di Zumpano, casa di accoglienza Avanti Insieme Onlus di Catanzaro, centro di accoglienza Un mondo di amici di Crotone e casa di accoglienza Santa Maria Goretti di Palmi - è scritto nella lettera a Scopelliti - sono state autorizzate al funzionamento dalla Regione circa tre anni fa e da allora svolgono l'attività socio-assistenziale di accoglienza e sostegno rivolta a donne in difficoltà, vittime di violenza, mamme con figli minori, che si rivolgono a noi direttamente o tramite le forze dell'ordine, il tribunale e i servizi sociali. In questi anni le nostre strutture hanno dato accoglienza e rifugio a tante donne e tanti bambini, sopperendo in maniera determinante ad una carenza di posti sul territorio e svolgendo maniera del tutto gratuita un'attività che dovrebbe essere svolta dallo Stato e dalle istituzioni. Considerato anche il momento di grave difficoltà economica che contribuisce all'accentuarsi di fenomeni di degrado familiare, di abbandono e di disagio sociale, le nostre strutture, anche grazie alla benevolenza di tante persone e di tanti volontari, hanno offerto servizi di accoglienza, di somministrazione di pasti, di cure mediche, servizi educativi ed assistenza psicologica a tanti bambini e mamme che si sono rivolte a noi". "Purtroppo - prosegue la lettera - il prolungarsi della situazione di incertezza e la scarsa attenzione ricevuta dalle istituzioni, fa si che i nostri sforzi non bastino più. Ci rivolgiamo a lei Presidente, perché sappiamo quanto abbia a cuore le problematiche sociali e quanta disponibilità e sensibilità abbia dimostrato verso i problemi di altri soggetti deboli e svantaggiati. Siamo certi che il nostro appello non cadrà nel vuoto e che anche per i bambini che sono ospitati nelle nostre strutture ci sia un dono ed un panettone per Natale".

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