Perrelli "Patto Sud deve cambiare radici culturali" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Perrelli "Patto Sud deve cambiare radici culturali"

10 dic 12 - "Per essere all'altezza delle scelte e dei compiti politici che gli sono richiesti, il Patto per il Sud e per le Riforme deve cambiare. Le sue radici culturali,la sua tradizione di presenza nel sociale e di confronti nel politico, devono esprimersi oggi con i connotati di un'identità matura". Lo afferma, in una nota, Tonino Perrelli, segretario del Patto per il sud e per le riforme. "Noi pensiamo - aggiunge - ad un Patto per il Sud come forza politica originale che non si giustifica per un compito di difesa,ma per un ruolo di proposta, di idee e di programmi aperti e ricettivi alle realtà sociali. Il Patto per il Sud deve innanzitutto essere capace di rilegittimarsi, in forme nuove con una credibilità, come forza originale,autonoma, portatrice di un progetto di crescita democratica della Calabria e del Paese. Il Patto per il Sud oggi non può essere disposto a strumentalizzare i richiami alla coscienza, alla moralità, all'unità dei cattolici, a ricorrere al ricatto (senza di me il caos) del periodo di esperienze fallimentari. Il nuovo Patto per il Sud deve sapersi proporre come un movimento non integralista, non carismatico,in grado di interpretare il nodo centrale della politica Calabrese e Italiana,quella dell'alternanza al potere. Il Patto per il Sud deve diventare un partito non egemonico: un sistema solare liberaldemocratico dal quale, nel bene e nel male, dipendono la vita politica generale, il rapporto tra i partiti, l'equilibrio del potere, non può rientrare in alcun modo nelle nostre scelte e nei nostri progetti. E non ha più senso. E' cosi, pensare di contrapporre un'egemonia del Polo o del PD, un significato di guida e di controllo, ideologici dei processi culturali e politici sarebbe destinato a risolversi in una strategia perdente, in antitesi con l'ispirazione ideale e morale, se più forte, più libera e autonoma diventa l'iniziativa sociale". "Il Patto per il Sud - dice ancora Perrelli - dovrà assumere lo stile di un movimento non propagandistico e vuotamente efficientistico ma pragmatico in condizione di misurarsi costantemente con le reali novità del Paese e della Calabria, di agire con lucidità operativa, ed efficienza sui problemi e sui fatti. Deve diventare come può ed è capace, movimento non di opinioni ma di quanti onestamente e attivamente producono, creano, sostengono sulle loro spalle la crisi della Calabria e del Paese e continuano a lottare per il rinnovamento".