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    Cgil "Ritardi in pagamenti cassa integrazione in Piana Gioia Tauro"

     

     

    Cgil "Ritardi in pagamenti cassa integrazione in Piana Gioia Tauro"

    10 dic 12 La Ggil del comprensorio di Gioia Tauro, in una nota, "denuncia le difficoltà e i ritardi che si stanno accumulando in riferimento alle casse integrazioni e le mobilità in deroga. Ad oggi le lavoratrici e i lavoratori della Piana di Gioia Tauro sono creditori di ben quattro mensilità da parte della Regione, ma quello che è assurdo è la mancanza di programmazione della stessa e come vorrebbero risolvere questa annosa vertenza". "La Cgil - prosegue la nota del responsabile dipartimento ammortizzatori sociali Pasquale Marino - tiene a precisare che stiamo parlando di circa 23 mila percettori di mobilità in deroga e cassa integrazione in Calabria, di cui solo di mobilità in deroga ad oggi, circa 2000 ricadono nella provincia di Reggio Calabria, e di questi percettori, circa 800, in piena crisi economica e in assenza di possibilità di trovare lavoro, dovranno uscire dal bacino di mobilità in deroga a causa di accordi scellerati tra Stato e Regioni, perdendo così ogni forma di reddito e sussistenza. Quindi ci vorrebbe un' inversione di tendenza, cioé una politica che sappia bene interpetrare le necessità e i bisogni delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie". "In questi giorni - afferma la Cgil - sono stati pubblicati i dati Istat, dai quali emergono dati veramente allarmanti e cioé che la disoccupazione in Italia è oltre l'11,1%, in Calabria è circa il 35%, la disoccupazione giovanile in Italia é del 36,5%, in Calabria è circa del 45% e che il 50% delle donne non lavora. Riteniamo che il governo che uscirà dal dopo Monti dovrà intervenire sui consumi, sui salari, e pensare alle fasce più deboli, riservando una fetta cospicua di denaro da destinare a coloro i quali hanno perso il posto di lavoro, attraverso gli ammortizzatori sociali. Se ciò non dovesse essere attuato molti percettori saranno esclusi dai bacini di mobilità in deroga, e se questo capitolo inserito nella legge dì stabilità non verrà modificato, potrebbero scoppiare tensioni sociali, si incentiverebbe il lavoro nero, la criminalità organizzata avrebbe terreno facile nel recuperare manovalanza e sfruttarla per i propri loschi affari". "La Cgil - conclude la nota - chiede ai parlamentari tutti, in attesa che si approvi definitivamente la legge di stabilità, che venga modificato il capitolo ammortizzatori sociali, in quanto le risorse destinate (650 milioni) non saranno sufficiente per soddisfare i bisogni. Inoltre la Cgil di Gioia Tauro chiede alla deputazione che uscirà dalle urne alle prossime elezioni, di battersi perché l'entrata in vigore dell'Aspi venga spostata a data da destinarsi, in quanto la crisi economica, finanziaria ed industriale in questo paese ancora perdurerà".

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