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    Elezioni Comunali Catanzaro, dichiarazioni

     

     

    Elezioni Comunali Catanzaro, dichiarazioni

    09 dic 12 "Il Comitato Scalzo dunque ammette, nel comunicato stampa di replica al sottoscritto, di avere 'amorevolmente' assistito alcuni testimoni sul presunto, o a questo punto fantomatico, episodio di compravendita dei voti. Si tratta di un'affermazione gravissima che getta un'ombra su questa inchiesta". E' quanto afferma il presidente del movimento PerCatanzaro, Massimo Lomonaco che replica alla nota diffusa ieri dal Comitato Scalzo sindaco. "E' ora interesse di tutti, sempre che le indiscrezioni giornalistiche siano fondate - prosegue Lomonaco - che si chiariscano definitivamente le circostanze che avrebbero visto un teste quanto meno 'sollecitato' con telefonate, appuntamenti, forse anche sms, a rendere contro la sua volontà una testimonianza. Se un teste ritratta la precedente versione due sono le ipotesi: o perché ha detto la verità e improvvisamente decide di dire il falso oppure, e questa è l'ipotesi che dovrebbe fare molto riflettere il Comitato Scalzo, perché in prima battuta è stato 'costretto' a dire il falso. Perché escludere a priori questa seconda ipotesi? Capiamo il nervosismo di Scalzo e dei suoi collaboratori, tra cui dovrebbe esserci il 'Signor F' che, secondo quanto riferito in prima battuta da alcuni siti d'informazione, avrebbe telefonato, chiesto appuntamenti, accompagnato personalmente in Procura il teste che oggi avrebbe deciso di dire la verità". "Se questa circostanza - sostiene ancora Lomonaco - dovesse essere appurata dalla Procura della Repubblica, che certamente non mancherà di approfondire questo filone, anche per ribadire la sua imparzialità rispetto agli schieramenti politici, gli interrogativi sarebbero veramente inquietanti. Ribadisco che non avrei voluto per nessuna ragione intervenire sulle indiscrezioni giornalistiche, ma Scalzo non ha resistito alla tentazione di strumentalizzare, ancora una volta, il lavoro della magistratura per fini personali ed elettorali. La sua fissazione, ormai maniacale, di fare passare la civile Catanzaro per la nuova Scampia ha fatto il resto.E' lui ad avere violato clamorosamente la segretezza dell'incidente probatorio, probabilmente perché preso dal panico per la piega che stanno prendendo gli eventi. Io penso, in tutta sincerità, che Scalzo debba essere il primo ad essere interessato al chiarimento dell'oscura vicenda che sarebbe emersa durante l'incidente probatorio"

    Sarà inaugurata mercoledi, in via Eugenia 2, già seggio delle primarie, la sede del comitato elettorale di Salvatore Scalzo per il quartiere Pontegrande di Catanzaro. "Saremo presenti in ogni quartiere della città con la forza della nostra gente, dei nostri comitati e delle nostre idee - ha detto Scalzo - la città deve uscire dallo stato di crisi e di abbandono che vive da un anno e mezzo a questa parte e che l'hanno portata all'umiliazione di due commissariamenti. Catanzaro ha un'opportunità storica per dimostrare un orgoglio di città e ripartire ma soprattutto per evitare di rimanere isolata in quello che sarà un rapido passaggio a un governo nazionale e poi regionale di centrosinistra. A Pontegrande parlerò di ripresa dei quartieri ma soprattutto di quello che è stato un clamoroso errore di Abramo nel quartiere: la soppressione della circoscrizione storica. Comunicheremo ai cittadini che la nostra idea sul punto è ben diversa, come abbiamo già detto nei precedenti mesi". "Ferma la necessità di rivisitare la spesa e il bilancio comunale - prosegue Scalzo - questo non significa tagliare con l'accetta sui servizi ai cittadini e su zone del territorio lontane dal centro e scarsamente servite. La scelta presa da Abramo è la più banale, sbagliata e meno approfondita. Sedi come quella di Pontegrande vanno valorizzate attraverso una più intelligente riorganizzazione della macchina amministrativa e una sapiente delocalizzazione dei servizi. La circoscrizione va configurata come un irrinunciabile strumento di servizio al cittadino e di spazio comune a disposizione della vita del quartiere, di associazioni e comitati, specialmente laddove, come a Pontegrande, i locali risultano essere di proprietà comunale".

    "Subito dopo la nomina del dottore Siciliani a nuovo direttore generale dell'Amc eravamo intervenuti con una interrogazione che chiedeva conto di questa scelta al netto di qualsiasi grado di garantismo". E' quanto si afferma in un documento sottoscritto da partiti e movimenti della Coalizione di Centrosinistra a sostegno della candidatura di Salvatore Scalzo sindaco. "Ci sembrava inopportuna sotto una serie di profili - prosegue il testo - ma Abramo non rispose con un atteggiamento ancora più scorretto dato che il dibattito in Consiglio comunale sull'azienda della mobilità cittadina era stato estremamente costruttivo grazie, come sempre, al senso di responsabilità dell'opposizione che su questioni delicate e rilevanti della città ha tenuto per fino più volte il numero legale. Non si trattava di domande e considerazioni trascendentali ed ancora attualissime. Si rifletteva sul perché prima si era proposto al Consiglio Comunale un nuovo piano aziendale dell'Amc, voluto dal vecchio direttore generale, con una ricapitalizzazione per un milione e mezzo di euro e subito dopo, pochi giorni, veniva proprio sostituito il direttore generale della stessa società partecipata. Per quale ragioni è stato necessario sostituire il direttore che aveva redatto il nuovo piano aziendale? E' stato fatto un errore nel piano aziendale? Si perderanno posti di lavoro? Il nuovo piano aziendale finanziato con fondi pubblici ne risulta ora menomato? Ma non solo: il vecchio direttore generale ha deciso di chiedere un risarcimento danni al Comune di Catanzaro ed il nuovo direttore, Siciliani, percepisce un compenso. Si configura un danno erariale prodotto da Abramo? Una spesa in più che i cittadini subiscono solo perché qualcuno deve fare un favore". "Siciliani, inoltre, sicuramente valido professionista del crotonese - è scritto anora nel testo - pare non sia nemmeno in possesso dell'abilitazione Tpl che autorizza alla direzione di una azienda che esercita il trasporto pubblico locale. Insomma una serie notevole di problematiche concrete tanto che nell'interrogazione chiedevamo anche se la nomina rispettasse le previsioni normative del Decreto legge 112/2008. Le preoccupazioni sull'Amc sono anzitutto di valenza politica e di buon funzionamento di un sistema di trasporto pubblico che i cittadini giudicano negativo. Domandiamo anche a Rosario Colace, presidente dell'Amc, cosa ne pensa di questa nomina sub iudicio di Siciliani e cosa pesa delle inopportune scelte di Abramo arrivate solo dopo l'approvazione condivisa in Consiglio comunale del nuovo piano aziendale redatto proprio dall'ex direttore generale e dallo stesso Colace". "Cosi è la città di Catanzaro a perdere la propria credibilità. Ecco perché il sistema Abramo - conclude il documento - ha completamente fallito. Ecco perché non è degno di rappresentare una nuova Catanzaro"

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