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    Castrolibero insorge contro Regione: non firmiamo i Pisl

     

    Il Sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco

     

    Castrolibero insorge contro Regione: non firmiamo i Pisl

    08 dic 12 - Il sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco ha scritto una lettera aperta all'assessore regionale al Bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini. "Con la delibera n.195/2012 - afferma Greco - la nostra Amministrazione ha deciso di non sottoscrivere l'accordo di programmazione sui Pisl. Fra i progetti integrati approvati dal dipartimento programmazione nazionale e comunitario della Regione Calabria vi è quello al quale il Comune di Castrolibero ha aderito, giusta deliberazione di giunta n.146/2011, che prevedeva la realizzazione di infrastrutture pubbliche per circa 6 milioni di euro e aiuti per circa 11 milioni. Il progetto, approvato, in sede di valutazione ha pagato il costo delle scelte regionali che hanno preferito privilegiare logiche di consenso politico, e mera ripartizione delle risorse, piuttosto che assumersi la responsabilità di scegliere i progetti migliori capaci di creare reale sviluppo sul territorio e per le imprese. Si è scelto di privilegiare l'edilizia, sottovalutando l'innovazione tecnologica (a cui l'infrastruttura che doveva essere realizzata a Castrolibero dava sostegno), sottovalutando, che l'area urbana di Cosenza rappresenta il quinto polo tecnologico nazionale e il luogo dove si concentra circa il 60% della produzione di innovazione tecnologica nell'ambito Ict dell'intero territorio regionale". "Stessa sorte che è spettata - prosegue Greco - agli altri progetti approvati e finanziati dal 20 al 30% delle risorse inizialmente previste, di fatto rendendo impossibile raggiungere gli obiettivi richiamati in sede di presentazione del progetto e rispetto ai quali la Regione richiede di impegnarsi comunque con la sottoscrizione dell'accordo di programmazione negoziata per l'attuazione del Pisl. Avremmo preferito che il nostro progetto venisse bocciato perché valutato come non idoneo a creare sviluppo per il territorio e per le imprese, piuttosto che vederlo cadere nel paradosso del finanziamento parziale, nel limbo continuo delle incompiute, retaggio atavico per la nostra regione. Abbiamo trovato doveroso salvaguardare le imprese del nostro territorio dall'ennesima illusione. Da lei ci saremmo aspettati una risposta che contestasse le nostre motivazioni rispetto alla mancata sottoscrizione dell'accordo ma ad oggi risulta non pervenuta, segnale che probabilmente evidenzia quanto le nostre ragioni siano condivise e condivisibili, oltre ogni nostra più rosea aspettativa. Restiamo in attesa di motivazioni credibili sulle scelte effettuate, vorremmo spiegare ai nostri cittadini cosa vuol dire che il progetto è stato approvato ma finanziato in minima parte. E' sempre complesso spiegare l'inspiegabile, anche la retorica della politica non riesce nell'impresa".

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