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    Primarie Centrosinistra, reazioni e commenti

     

     

    Primarie Centrosinistra, reazioni e commenti

    04 dic 12 "La Calabria ha tributato un consenso davvero lusinghiero a Pierluigi Bersani. A convincere i tantissimi cittadini, elettori del centrosinistra, è stato non solo il coraggio ed il grande entusiasmo con cui ha deciso di mettersi in gioco pur essendo di diritto il candidato del suo partito, ma soprattutto la serietà e la concretezza della sua proposta politica. Bersani ha coerentemente percorso la strada per rendere possibile un'ampia convergenza fra progressisti e moderati, l'unica in grado di dare al Paese un Governo stabile e credibile, capace di difendere e salvaguardare lo stato sociale, affrontare la grave crisi economico-finanziaria in atto, accompagnandola con misure idonee a garantire maggiore equità e la creazione di occasioni di lavoro per i tantissimi disoccupati. La scelta di tenere le primarie di coalizione è stata una grande intuizione, che ha smosso le acque stagnanti della politica, ha riacceso la speranza in tantissimi cittadini ed ha dato maggiore forza al centrosinistra. Si è affermato così un nuovo metodo di selezione della classe dirigente e dei rappresentanti nelle Istituzioni, che come ha dichiarato il Commissario del PD calabrese Alfredo D'Attorre, dovranno essere espressione dei territori e non più calati dall'alto. Il Movimento "Svolta Democratica", che raccoglie tanti validi ed affermati rappresentanti del mondo del lavoro e delle professioni, non ha avuto tentennamenti, si è schierato fin dalla prima ora a sostegno della candidatura di Bersani ed a contribuito in modo determinante, soprattutto nella Città di Catanzaro, alla sua piena affermazione. Si è trattato di una scelta naturale, non dettata da alcun tatticismo, ma esclusivamente dalla piena condivisione del percorso indicato con coerenza dal Segretario del PD. Quello delle primarie è stato un primo passo in direzione del cambiamento. Altri e più impegnativi appuntamenti ci attendono. Il nostro Movimento è pronto a fare la propria parte". Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Antonio Ciconte.

    "La sconfitta di Renzi alle primarie del Pd ha ricacciato la sinistra italiana negli angusti recinti in cui era stata confinata dal partito post-comunista alla fine della prima Repubblica". Lo afferma in una nota il coordinatore regionale dei 'Riformisti Italiani', Gianpaolo Catanzariti. "Molti osservatori politici, esterni alle primarie, hanno guardato - aggiunge - con forte simpatia alla battaglia corsara condotta dal Sindaco di Firenze contro l'establishment del partitone rosso. E ciò in quanto consapevoli del fatto che Renzi stesse incarnando e dando voce a quei settori di opinione pubblica che manifestava l'esigenza di andare oltre gli schemi asfittici che hanno ingessato l'Italia di questi ultimi 17 anni, facendola arretrare sul terreno sociale, politico ed economico. Così come i socialisti ed i riformisti che hanno inteso partecipare alle primarie - al di là delle indicazioni dei generali i quali, per timore di verificare la reale entità del proprio esercito, hanno deciso di rifugiarsi, perpetuando la vecchia logica della II Repubblica, nella candidatura post-comunista di Bersani - hanno guardato e sostenuto l'irrequieto fiorentino in grado di accendere un sogno, una speranza, l'emozione e la vitale passione dell'impegno in politica". "Nonostante l'appello di Nencini, siamo convinti - prosegue Catanzariti - che i socialisti che hanno partecipato alle primarie hanno scelto Renzi anche perché il trattamento subito dal guascone toscano ad opera dei bersaniani ha ricordato loro lo stesso trattamento riservato dal Pci all'ultimo innovatore della sinistra italiana, Bettino Craxi, etichettato dai 'conservatori' massimalisti come 'uomo di destra', come ricordato nell'interessante editoriale di Angelo Panebianco, pubblicato domenica 3 dicembre sul Corriere della Sera. C'é il concreto rischio che una vasta area di elettori non troverà rappresentanza e non si sentirà rappresentata dalla guida di Bersani. Ad essi bisogna offrire una sponda di approdo in grado di allontanarli dalla tentazione di astenersi dal voto o, peggio ancora, di scegliere avventure grilline senza prospettive. D'altro canto, come potranno i socialisti, i riformisti, i liberali che hanno sostenuto il rottamatore stare dentro il recinto disegnato da un Pd che abbandona il sentiero del riformismo, timidamente accennato da Veltroni, per abbracciare il conservatorismo della Cgil di Susanna Camusso?". "Ai socialisti, ai liberali ed ai riformisti - conclude - che hanno scelto Renzi e che hanno voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo rivolgiamo un appello affinché partecipino alla costruzione del movimento dei Riformisti Italiani, da subito. Dalla convention nazionale di sabato 8 dicembre a Roma, da cui sarà lanciato il manifesto dei Riformisti utile per far percorrere all'Italia un passo avanti".

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