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    Corbelli "Grave tenere ancora Morelli in carcere"

     

     

    Corbelli "Grave tenere ancora Morelli in carcere"

    04 dic 12 'E' grave e assolutamente ingiustificato continuare a tenere in carcere da oltre un anno Franco Morelli, l'ex consigliere regionale attualmente sospeso". Lo afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti civili, Franco Corbelli, che martedì scorso ha testimoniato a Milano nel processo che vede imputato Morelli. "Sono sorpreso e indignato - aggiunge - dall'assordante e totale silenzio dei cosiddetti pseudogarantisti su questo gravissimo caso. Da un anno solo Diritti Civili continua a condurre questa battaglia di verità e giustizia, sulla quale si registra un ingiusto silenzio mediatico. Addirittura non è stata neppure riportata la notizia della mia testimonianza e quella del vescovo di San Marco, mons. Leonardo Bonanno, al processo a Milano". "Morelli - dice ancora Corbelli - deve essere subito scarcerato o quanto meno mandato ai domiciliari non solo perché non sussiste più alcuna ragione cautelare che giustifichi la carcerazione preventiva, ma l'andamento del processo sta facendo letteralmente crollare l'impianto accusatorio della Procura milanese. Nessun teste dell'accusa è riuscito infatti a dimostrare quello che è assolutamente impossibile dimostrare perché inesistente, il reato di associazione mafiosa. Vescovi, preti, Diritti Civili, associazione dei sordomuti, avversari politici hanno dichiarato che i voti raccolti da Morelli in provincia di Cosenza (non a Reggio e nel reggino) sono frutto esclusivamente del suo lavoro, del suo impegno e della sua presenza costante sul territorio. Ieri il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, (é questa la vera notizia, non certo la sollecitazione di Alemanno a Scopelliti per nominare Morelli assessore, che è condannabile eticamente e politicamente, ma non è certo un reato) ha demolito un'altra grave accusa, formulata dalla Procura milanese contro Morelli, affermando, con onestà, che la nomina della Sarlo (moglie del giudice Giglio) a commissario dell'Asp di Vibo, è stata una sua autonoma scelta. Morelli non c'entra nulla, con questa nomina. Nessun scambio di favori dunque di Morelli con il marito della Sarlo, il giudice Giglio. E allora perché si continua a tenere ancora in carcere Morelli?".

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