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    Primarie Centrosinistra, Calabria prima per Bersani. Commenti

     

     

    Primarie Centrosinistra, Calabria prima per Bersani. Commenti

    03 dic 12 La Calabria, con il 74,42% dei consensi a Pier Luigi Bersani, è la prima regione italiana a sostegno del candidato premier del centrosinistra. La conferma di quella che fino a ieri era una tendenza è stata fornita dal commissario regionale del Pd, Alfredo D'Attorre, che all'indomani della consultazione ha incontrato i giornalisti nella sede del partito a Lamezia Terme. Al segretario del Pd sono andati 69.332 voti, mentre Renzi ha ottenuto 23.837 suffragi, pari al 25,58%. I voti validi espressi sono stati 99.169, meno del primo turno quando i votanti erano stati 104.851. "Con questo risultato - ha detto D'Attorre - abbiamo vincolato il futuro premier Bersani perché la Calabria ha messo un'ipoteca su di lui. Abbiamo stretto un patto forte per un nuovo meridionalismo e quello calabrese è un voto importante anche perché restituisce credibilità al mondo politico. Moralità e lavoro sono due elementi portanti per ricostruire la politica in questa regione". "Per la riuscita delle primarie in Calabria - ha concluso D'Attorre - c'é stato il lavoro di tanti volontari e di responsabili di circolo, cui va il nostro grazie".

    "Sono orgoglioso del grande apporto dei socialisti calabresi, che ringrazio per il grande sforzo ed il grosso contributo dato alle primarie votando Bersani in ogni centro della Calabria". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario regionale del Psi, Luigi Incarnato. "La partecipazione alle primarie, in Italia come in Calabria - aggiunge - segna l'avvio di una grande opportunità per arginare i fenomeni dell'antipolitica e del populismo e dare spazio alla concretezza dei problemi da affrontare che meritano affidabilità e senso di responsabilità. La carta di intenti e l'alleanza tra Pd, Psi e Sel si sono dimostrate vincenti. L'Italia, con la guida di Bersani, se sostenuta da un alleanza di governo stabile, potrà realizzare il progetto di rilancio del nostro Paese. Nel Mezzogiorno, ed in Calabria in particolare, i consensi su Bersani confermano la validità e addirittura premiano l'asse politico riformista dell'alleanza. Dalla Calabria e dal Mezzogiorno riparte una nuova opportunità per l'Italia divenendo l'anello di congiunzione necessario tra l'Europa ed il Mediterraneo. Richiamarsi all'Europa e ai valori del Socialismo europeo diventa per noi la vera strategia di interconnessione con il resto del mondo e riassume centralità internazionale". "Voglio con l'occasione tranquillizzare - dice ancora Incarnato - Saverio Zavettieri circa le sue preoccupazioni sulla sorte dei socialisti italiani i quali hanno inteso sostenere un progetto per l'Italia in un'alleanza di Governo, con la loro autonomia e non facendo prevalere, con responsabilità, egoismi e antiche diatribe. Non possiamo accettare lezioni sull'eredità da parte di chi, anche nella fase della Costituente socialista, ha fatto prevalere logiche di conservazione di piccoli poteri: noi non abbiamo mai collocato, nel corso degli anni, il Socialismo nel centro destra, quel centro destra che è causa dei drammi del Paese ed in particolare della nostra Regione, sia nell'esperienza Chiaravalloti, di cui era autorevole assessore, che in quella attuale di Scopelliti. Noi Socialisti italiani non abbiamo consegnato né armi, né bagagli a Bersani, ma vogliamo offrire alla sinistra Italiana la nostra storia e la nostra cultura e costruire una sinistra riformista, progressita ed Europea, consapevoli che non c'é più in Italia una 'questione diaspora'". "Trovo infine paradossale - conclude Incarnato - che sia Zavettieri a sottilineare l'impraticabilità di un accordo con il Partito Democratico visto che fu proprio lui a tentare un alleanza con Fassino e non vi riuscì, forse perché prevalsero le ambizioni e non gli interessi di questo Paese che per cultura dei socialisti vengono prima di quelli personali".

    "Registro con grande soddisfazione il dato calabrese sulle primarie per come emerso dal ballottaggio. Il segretario Bersani ha avuto in Calabria, in tutte le province, un'affermazione straordinaria, all'interno di un'esperienza, quelle delle primarie, su cui egli ha investito con grande coraggio ed ammirevole onestà intellettuale". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore. "Nella provincia di Vibo, poi - prosegue Censore - le percentuali raggiunte da Bersani, tra le più alte in Italia, premiano i gruppi dirigenti ed i militanti di una partito che ha saputo dare ancora una volta, e per l'ennesima volta, una grande prova di forza. Ai tanti compagni ed amici che hanno reso possibile questo straordinario risultato, va il mio ringraziamento e la gratitudine di tutto il partito. La grande partecipazione degli elettori calabresi ha, del resto, dimostrato ancora una volta come l'antipolitica ed il qualunquismo non possano essere una risposta vera e credibile rispetto ad una legittima domanda di riforma della politica che proviene dalla società civile. A questo proposito ritengo anzi che il messaggio di democrazia, di pluralismo,di partecipazione, che proviene dalle primarie vada incanalato nella direzione oramai imprescindibile, della riforma vera dei meccanismi di partecipazione democratica, a partire da una legge elettorale, il porcellum, che va cambiata subito ridando il giusto potere di scelta agli elettori. Sono sicuro, anche in virtù della evidente implosione di un centrodestra incapace e parolaio, che a partire da oggi inizierà per il centrosinistra del nostro Paese, guidato da Pier Luigi Bersani, una straordinaria avventura che ci porterà alla guida dell'Italia prima ed al radicale cambiamento di questo Paese poi".

    "La vittoria di Bersani alle primarie in Italia e ancora di più in Calabria ha il grandissimo valore di avere stimolato una straordinaria partecipazione alla vita politica intesa non come competizione per il potere ma come occasione per sollecitare tensioni ideali e culturali verso un progetto di cambiamento". Lo afferma, in una nota, Enza Bruno Bossio, componente della Direzione nazionale del Pd. "Migliaia di volontari - aggiunge - giovani e meno giovani, che in tutta la Calabria hanno tenuto aperti i seggi con passione e disponibilità, tanti dirigenti e simpatizzanti che prima del 25 novembre si sono mossi per far crescere adesioni ed iscrizioni, sono il segno tangibile di una buona politica che sceglie la strada della militanza e della partecipazione. Poi c'é il Sud. Un Sud che non si rifugia nel rivendicazionismo protestatario e minoritario ma che sceglie Bersani per candidarsi ad essere centrale nel progetto di governo rivolto al cambiamento del Paese. Un Sud che ha il coraggio di cambiare e che capisce che governare non è un attimo di propaganda o avere il fisico per attraversare lo stretto. Ci vuole invece il fisico, anzi la stoffa del premier, per affrontare problemi non banali di un Paese in crisi che sta attraversando un tunnel dal quale ancora non si vede luce". "Bersani questa stoffa - sostiene ancora Enza Bruno Bossio - ha dimostrato di averla e a lui il Sud e la Calabria hanno inteso affidarsi perché, oltre l'austerità, si costruiscano le condizioni effettive di crescita e di sviluppo basati sul riconoscimento dei diritti fondamentali di salute, di studio, di lavoro e di reddito. E la stessa idea di rinnovamento non può che essere questa: consentire soprattutto ai giovani di riappropriarsi di quella speranza verso il futuro che oggi è negata da una crisi economica senza precedenti, ma anche dai guasti della cattiva politica. Infine, un ulteriore fattore di successo di queste primarie in Calabria è rappresentato dall' impegno unitario dei gruppi dirigenti del Pd e del centrosinistra, fortemente sollecitato da Alfredo D'Attorre e interpretato non come 'inciucio' di potere ma come responsabile capacità di guardare avanti per affrontare le nuove sfide in Italia e in Calabria".

    "Oggi, dopo la vittoria di Bersani siamo tutti impegnati perché il candidato del centrosinistra vinca le elezioni politiche, forte di un'investitura popolare vera come quella che le primarie hanno consentito. Matteo Renzi ha contribuito al successo delle primarie con il 30% dei consensi in città e il 28% nella provincia di Reggio". A sostenerlo, in una nota, è Demetrio Naccari Carlizzi, coordinatore provinciale di Reggio Calabria della campagna per le primarie "Matteo Renzi adesso". "Questo risultato che è il migliore della Calabria dopo Crotone (appena qualche decimale in meno) - prosegue Naccari Carlizzi - è stato conseguito in primarie di coalizione dove 4 partiti (Mpa, Api, Sel, Socialisti di Nencini) e quasi tutto il gruppo dirigente del Pd (3 parlamentari,2 consiglieri regionali, 4 ex consiglieri comunali, 5 consiglieri provinciali, 3 membri dell'assemblea nazionale, quasi tutti i segretari di circolo) hanno sostenuto il segretario Bersani. Su questo non si può certo dire che si lavorasse in condizioni favorevoli visto il ruolo di segretario di Bersani. I sostenitori di Renzi hanno prodotto quindi un risultato elettorale lusinghiero ed impensabile alla vigilia, in un contesto parziale come le primarie di coalizione (chiuse al secondo turno) e in un territorio dove l'apparato di partito che gioca un ruolo legittimo ma condizionante". "Ora - prosegue Naccari Carlizzi - ci aspetta un duro lavoro verso due direttrici. Attivare alla causa delle elezioni integralmente tutti coloro che hanno partecipato o si sono interessati alle primarie sostenendo i vari candidati. Recuperare sia coloro che non hanno votato al secondo turno (gli astenuti) che coloro che volevano votare ma non hanno potuto farlo. Riorganizzare, o sarebbe meglio dire organizzare il Pd con una logica nuova. Non ha più senso la forma di un partito tradizionale e si sente la necessità di un'organizzazione aperta e sburocratizzata, che promuove la partecipazione ed il confronto e socializza le decisioni. Nuova forma organizzativa e un iniezione salutare di nuove persone nel partito, da iscritti, da simpatizzanti poco importa purché la loro opinione sia valorizzata. Da ultimo occorre leggere il significato del voto. In Italia quasi il 40% dell'elettorato ed anche in Calabria il 25-30% è sensibile ad un rinnovamento della rappresentanza, ad una modernizzazione del programma. In sostanza ci chiede buona politica per credere nel futuro. Questo è l'impegno di tutti quelli che hanno sostenuto Renzi".

    E’ Aiello Calabro il comune della Calabria in cui Pierluigi Bersani ha ottenuto il maggior numero dei consensi alle primarie del centrosinistra svoltesi domenica scorsa in tutto il Paese. Su 506 votanti, infatti, il Segretario nazionale del Pd ha ottenuto 488 voti pari al 96,44%. Il suo avversario, Matteo Renzi, ne ha ottenuto, invece, solo 15. Tre sono state le schede nulle. Soddisfatto il sindaco Franco Iacucci, che è anche capostruttura dello staff della presidenza di Mario Oliverio alla Provincia di Cosenza. Quest’ultimo, come è noto, è stato il primo tra gli esponenti politici calabresi ad aver sottoscritto, insieme ad altri cento amministratori italiani, l’appello pubblico a sostegno di Pier Luigi Bersani per la premiership del centrosinistra e ad essersi “speso” senza risparmio di energie in queste ultime settimane a favore del segretario nazionale del Pd, prima e dopo il ballottaggio, promuovendo incontri e iniziative in tantissimi comuni della Calabria e della provincia di Cosenza. “Questo straordinario risultato -ha affermato Iacucci a chiusura delle urne- è il frutto di un rapporto intenso e sincero che Bersani ha instaurato con la Calabria e con il Mezzogiorno d’Italia. Per la prima volta il segretario di un partito nazionale è stato il primo firmatario di una mozione dedicata alla Calabria e, per la prima volta, una Conferenza Nazionale sul Mezzogiorno si è tenuta nella nostra regione. Sono segnali chiari, questi, di un’attenzione particolare verso una parte dell’Italia che, per troppo tempo, è stata fortemente mortificata e penalizzata da Berlusconi e dai suoi governi e che ora, con Bersani candidato alla guida del governo del Paese, vuole giocare un ruolo di primo piano”. “Quando si fa “squadra” e si lavora in simbiosi come abbiamo fatto con il presidente Oliverio ed insieme a tanti sindaci della Calabria e della provincia di Cosenza –ha concluso il sindaco di Aiello Calabro- i risultati non si lasciano attendere. Arrivano sempre copiosi e, a volte, come in questo caso, superano anche ogni immaginazione”.

    "Con il voto di ieri non è solo il centrosinistra che ha trovato un leader ma è l'Italia che ha uno statista in grado di assicurare anni di buon governo al nostro paese". Lo afferma in una nota il sindaco di Crotone, Peppino Vallone. "La vittoria - aggiunge - di Pier Luigi Bersani al ballottaggio, confortato da un risultato netto ed inequivocabile, ha il sapore della buona politica e delle buone idee. La concretezza con la quale il segretario Bersani ha messo sul tavolo gli interventi che ha in mente per affrontare le grandi questioni che riguardano il paese è stata apprezzata da tante donne ed uomini che si rispecchiano nei valori di questo grande partito popolare che è il Partito Democratico e di tutto il centrosinistra. Bersani, bisogna dargli merito, non ha avuto nessun timore né di sdoganare parole che sono importanti per il nostro paese come ad esempio 'socialismo' né di far sentire la propria voce su tutti gli argomenti che saranno al centro della buon governo che intende mettere in campo conferendogli quell'impronta, quel profumo di centro sinistra di cui il nostro paese avverte il bisogno". "Lo ha fatto - prosegue Vallone - con la competenza e con la passione che si deve riconoscere ad un leader e la sua coerenza é stata premiata con il voto di tanti cittadini. Ieri il paese, e Crotone con esso, ha vissuto un'altra giornata memorabile che ha segnato, ancora una volta, la volontà di partecipazione attiva della gente alla politica. Onore al merito a chi, come il sindaco di Firenze, hanno contribuito a questo processo. Così come è stato fondamentale l'apporto di tanti volontari che hanno consentito la realizzazione di questa che è stata una pura e limpida giornata di democrazia. Anche Crotone ha risposto positivamente. Il voto, in linea con la media nazionale e che sarebbe stato ovviamente ancora più corposo senza la particolare situazione di quello che ho scherzosamente definito 'un piccolo granducato di Toscana', è indice che la classe dirigente che crede in Pier Luigi Bersani ha saputo parlare alla gente e presentargli un candidato che, siamo certi, saprà dare il giusto spazio nella sua agenda, al sud, alla Calabria ed a Crotone in particolare. Con la vittoria di Bersani è stata premiata la buona politica che abbiamo messo in campo, la buona amministrazione fatta di dialogo e di cose concrete che ogni giorno proponiamo". "E' stata la vittoria della gente - conclude - che intende essere ascoltata e del cui prezioso apporto in termini di partecipazione attiva l'intera classe dirigente del centro sinistra saprà fare tesoro. Grazie a quanti hanno reso indimenticabili e foriere di grandi prospettive queste primarie".

    "Qualcuno spieghi ai direttori di giornali e reti tv, ai conduttori di programmi di informazione, che per conto del Pd sarebbe il caso di intervistare esponenti diversi dai soliti che impazzano in tv e sui giornali da un ventennio. Vi assicuro che nel Pd ci sono tanti altri esponenti politici di ottimo livello e qualità. Che pure non vengono mai chiamati". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd Franco Laratta. "In questo - prosegue Laratta - credo ci sia un certo maligno obiettivo. E poi diciamocelo chiaramente: ora la nostra gente si aspetta che a rappresentare il Pd nelle istituzioni, come in tv e negli eventi, ci siano uomini e donne del partito che vivono i problemi quotidiani, che stanno in mezzo alla gente, che lavorano e si affermano grazie ad una concezione moderna della politica e della società. Il problema è molto sentito al sud: dove vince Bersani alla grande, ma nessuno pensi che questo significhi il ritorno ai tempi che furono. Il processo di rinnovamento, che al sud è in atto da alcuni anni, deve procedere con una più forte accelerazione".

    "Questi risultati eccezionali danno mandato a Pierluigi Bersani di rimettere il Sud al centro di qualunque programma di Governo, ed è proprio nell'interesse del nostro bistrattato territorio che anche noi, che al primo turno abbiamo sostenuto Tabacci, abbiamo deciso di dare il nostro contributo perché sia Bersani a guidare la coalizione nel 2013". Lo affermano, in una nota, Serafino Conforti e Pietro Giamborino dell'Api. "In particolar modo - proseguono Conforti e Giamborino - spiccano alcune realtà in cui si sono raggiunte percentuali intorno al 90%, come a Fabrizia (dove al primo turno vinceva Tabacci) o a Piscopio dove Bersani raggiunge il 98%. Percentuali eclatanti si registrano anche a Rossano o a Bisignano in provincia di Cosenza dove la nostra presenza è collaudata. Il dato calabrese quindi premia anche il nostro impegno e ci conferma nella volontà di costruire, insieme al Pd, un percorso di Governo imperniato su una logica di centro-sinistra che, come ha sottolineato Bersani nel suo discorso di ieri sera, tragga arricchimento dall'europeismo liberale portato avanti da Bruno Tabacci in questa campagna per le primarie".

    "In un momento così delicato per la politica e per le istituzioni in generale, con la dilagante disaffezione dei cittadini verso di essi - afferma Pasquale Torrano, segretario del circolo "Principe" del Pd di Diamante - registrare una così alta partecipazione di cittadini ai seggi è un segnale importante che deve far riflettere tutti i simpatizzanti del centro sinistra e non solo. Il dato di affluenza alle urne della cittadina tirrenica, infatti, è al di sopra della media regionale e riafferma la tradizionale partecipazione che la città ha sempre assicurato a queste competizioni con le quali il Pd e le forze del centrosinistra hanno voluto nel corso degli anni, con grande spirito democratico, designare i loro candidati ed i loro rappresentanti. In particolare, il dato cittadino di Diamante, ha ampiamente premiato la proposta politica di Matteo Renzi, tesa ad una profonda azione di rinnovamento. Un segnale che non può rimanere di certo inascoltato". ***"Dalle primarie del centrosinistra del 25 novembre e del 2 dicembre partono grandi segnali politici dalla provincia di Vibo. Intanto come ho già avuto modo di dire anche a margine del dato del primo turno, emerge una grande voglia di partecipazione, in un momento in cui il sentimento di avversità per la politica sembrava prevalere". A sostenerlo è il coordinatore provinciale del Pd di Vibo, Michele Mirabello. "Il popolo del centrosinistra vibonese - prosegue Mirabello - manifesta ancora una grande presenza in questa provincia, dove amministriamo tanti enti e dove siamo ancora nettamente maggioranza. Il risultato è chiaramente merito di tutto, dei volontari, dei militanti innanzi tutto, cioé di coloro che hanno di fatto reso possibile dal punto di vista organizzativo questo importante appuntamento".

    "Intendiamo rinnovare la nostra gratitudine agli elettori e alle elettrici che anche al secondo turno hanno voluto nuovamente premiare con il loro voto alle primarie del centrosinistra, Matteo Renzi in tutti e tre i comuni del Tirreno cosentino". Così Amedeo Valente a nome del Comitato Matteo Renzi Adesso di Diamante - Buonvicino- Maierà. "Un risultato che è in controtendenza con il dato nazionale e regionale e che comunque - prosegue Valente - assume un valore particolare in una provincia nella quale i maggiori esponenti del Pd si sono dichiarati aperti sostenitori del segretario nazionale Bersani. Confortato dal riscontro ottenuto ed in linea con la volontà dello stesso Matteo Renzi e degli altri comitati provinciali, il coordinatore annuncia che l'esperienza del comitato non si esaurisce di certo con le primarie, ma proseguirà con lo stesso entusiasmo e con nuovi stimoli deciso a continuare nell'opera di radicamento nel territorio".

    "I Comitati pro Renzi della provincia di Cosenza intendono sottolineare, anche per il turno di ballottaggio, il buon risultato ottenuto, in tutto il territorio dalla proposta politica del sindaco di Firenze. Se l'esito delle primarie ha premiato il segretario nazionale Bersani, il riscontro ottenuto da Matteo Renzi, in provincia di Cosenza, può definirsi decisamente positivo se analizzato nel contesto in cui è maturato". E' quanto si afferma in una nota dei comitati pro Renzi della provincia di Cosenza. "Un risultato per il quale - prosegue la nota - i comitati esprimono gratitudine a tutti coloro che hanno voluto dare il loro consenso al sindaco di Firenze. Va dato atto a coloro che sostenevano Renzi, di essersi battuti con entusiasmo e coraggio contro lo schieramento 'bersaniano' ad armi decisamente 'impari'. Com'é stato sottolineato più volte, infatti, la quasi totalità dei 'big' e dei rappresentanti istituzionali di partito si erano schierati apertamente a favore della candidatura di Pierluigi Bersani. Preso atto del risultato regionale e di quello nazionale, i Comitati pro Renzi, con senso di responsabilità ed in linea con quanto dichiarato dallo stesso Matteo Renzi, si apprestano lealmente a dare il loro contributo ed a continuare la loro battaglia di cambiamento all'interno del Pd".

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