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    Comunali Catanzaro, dichiarazioni

     

     

    Comunali Catanzaro, dichiarazioni

    01 dic 12 "Riparte da Lido, centro nevralgico del suo programma amministrativo, il viaggio di Sergio Abramo alla riconquista della città". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa di Abramo. "E' stata inaugurata - prosegue la nota - la sede elettorale nel quartiere marinaro davanti ad una folta platea di cittadini e sostenitori e ad un nutrito schieramento di candidati al Consiglio comunale, Eugenio Riccio, Franco Longo, Filippo Mancuso, Franco Galante, Luigi Levato ed Enrico Consolante, pronti a scendere nuovamente in campo per riportare Sergio Abramo alla guida di Palazzo de Nobili". "Questo - ha sostenuto Abramo - è un momento particolare. Dispiace lasciare il lavoro avviato in questi cinque mesi che ci ha consentito di essere in vantaggio rispetto ai tempi della programmazione. Quando mi sono insediato non c'era nemmeno un programma approvato ed in cinque mesi abbiamo realizzato quello che in cinque anni non era stato fatto dal centrosinistra. La sentenza del Tar grida vendetta perché addebita tutti gli errori ai Presidenti dei seggi che dovevano garantire la trasparenza e hanno dimostrato di essere degli incompetenti. Denunceremo alla Procura tali superficialità perché non possiamo pagare le colpe di questi soggetti. Ciò nonostante non faremo alcun ricorso, perché non abbiamo paura delle elezioni: nelle otto sezioni interessate dal voto a bocce ferme abbiamo già il 52% dei consensi. Vogliamo, quindi, confrontarci con l'elettorato sulle questioni che interessano alla città. Serve uno scatto d'orgoglio immediato, è preoccupante il clima che si respira a livello nazionale riguardo alla città di Catanzaro, dipinta come la città degli imbrogli. Il ritorno alle urne consentirà di mettere a tacere le polemiche". Abramo, prosegue la nota, è proiettato, dunque, ai prossimi impegni necessari per proseguire sulla strada del rilancio amministrativo: "l'obiettivo - ha detto - è arrivare al più presto alla firma degli Accordi di Programma con la Regione soprattutto per quanto riguarda i progetti da 20 milioni di euro sul Porto e da 30 milioni per il settore della depurazione. Non ho paura dei miei detrattori: mi accusavano di aver favorito le famiglie degli imprenditori della città, ma in realtà sono stato io a dismettere i fitti degli immobili di proprietà privata e a ridurre i compensi dei vertici del Cda del Politeama. Non possiamo vivere di pettegolezzi, stiamo dando un'immagine di Catanzaro lontana dalla realtà e che è necessario ripristinare".

    "Non possiamo che condividere quanto affermato dall'on. Franco Laratta. Le motivazioni della sentenza del Tar parlano chiaramente di una situazione molto grave che ha compromesso il regolare svolgimento delle scorse elezioni comunali". E' quanto scritto in una nota degli ex componenti del gruppo del Pd nel consiglio comunale di Catanzaro. "Non pensiamo - prosegue la nota - che le colpe siano dei membri dei seggi, ma che si siano verificate delle operazioni organizzate proprio per influenzare in modo determinante l'esito del voto. Se così non fosse il Tar non avrebbe trasmesso gli atti alla procura, cosa di fatto inedita. Concordiamo con l'on. Laratta nell'approfondire la questione con un'interrogazione parlamentare al ministro degli Interni chiedendo l'applicazione della legge Lazzati. Non si fanno sconti quando si tratta di legalità e trasparenza soprattutto in Calabria bisogna andare fino in fondo senza paura e con l'idea che prima di ogni cosa va tutelata la libertà di voto dei cittadini. Riguardo il caso Rende siamo convinti che la magistratura farà il suo corso, così come sta succedendo per il caso Catanzaro". "A molti, come il consigliere comunale Amendola, diciamo - conclude la nota - che la politica è una cosa seria e non un gioco come lui e Abramo credono. Siamo comunque sicuri che dopo la sentenza del Tar finalmente le magiche Aquile torneranno a volare".

    "Si proceda penalmente contro gli otto presidenti e gli otto segretari di seggio". A sostenerlo in una nota sono i rappresentanti dei partiti che costituivano la maggioranza di centrodestra al Comune di Catanzaro prima che il Tar annullasse il risultato in otto sezioni, dispondendo poi la ripetizione del voto. La nota è firmata dal sindaco Sergio Abramo (Catanzaro con Sergio Abramo), Sinibaldo Esposito (Catanzaro da Vivere), Domenico Tallini (PdL), Carlo Nisticò (Lista Scopelliti), Massimo Lomonaco (PerCatanzaro), Franco Longo (Alleanza di Centro) e Mimmo Fulciniti (Uniti per Catanzaro). "Gli errori, le gravi negligenze, le superficialità e addirittura l'inadempimento dei 'doveri minimali' attribuiti dal Tar ai presidenti e ai segretari delle sezioni in cui le elezioni sono state annullate - è scritto nella nota - hanno prodotto un danno enorme alla città. I presidenti e i loro segretari, i primi nominati dalla Corte d'Appello e i secondi designati direttamente dai presidenti di seggio e quindi loro collaboratori di fiducia, devono essere chiamati a rispondere direttamente dei guasti arrecati". "I presidenti e i loro segretari - continuano - sono a tutti gli effetti 'pubblici ufficiali'. I presidenti in particolare sono la massima autorità nel seggio, tanto che possono perfino disporre delle forze di polizia. Nulla può accadere senza che il presidente lo autorizzi, e il presidente è l'unico responsabile del materiale elettorale e del loro spostamento. A questo punto sono i principali responsabili dell'annullamento parziale delle elezioni e del conseguente blocco amministrativo della città". Per queste ragioni, spiegano i denuncianti, "abbiamo affidato ai nostri legali l'incarico di procedere penalmente nei confronti degli otto presidenti e dei segretari che hanno determinato l'annullamento della legittima elezione a sindaco di Abramo, alimentando peraltro la campagna di criminalizzazione della cittàe arrecando danni incalcolabili all'Amministrazione. Ci costituiremo come parte offesa e danneggiata nell'eventuale procedimento che si andrà ad instaurare o in quelli che già sono in atto". Questo, aggiungono, "pur nella convinzione che il comportamento irresponsabile di presidenti e segretari ha determinato solo errori formali che non inficiano la netta e trasparente vittoria di Sergio Abramo", conclude la nota specificando poi tuttavia "che si ritiene non accettabile che gli autori delle negligenze e delle inadempienze riscontrate possano aver portato la città nell'incredibile situazione nella quale si trova. Chiederemo agli organi competenti di accertare eventuali responsabilità di qualsiasi natura e a qualsiasi livello, al fine di verificare oltre alle illegittimità riscontrate dal Tar eventuali ulteriori responsabilità nello svolgimento di tutte le operazioni elettorali".

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