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    Elezioni comunali Catanzaro, dichiarazioni

     

     

    Elezioni comunali Catanzaro, dichiarazioni

    30 apr 12 "Buona festa del Primo maggio a tutti i miei concittadini. Il mio è un augurio che non è di circostanza e non è, credetemi, strumentalmente legato alla battaglia elettorale che tutti stiamo vivendo. E', invece, un augurio di cuore che rivolgo alla Città e a tutti i Catanzaresi, affinché i giorni che verranno comincino a regalarci un nuovo futuro, laborioso e sereno". Cosi' Sergio Abramo candidato sindaco di Catanzaro per il Pdl in una nota. "So bene che l'odierna ricorrenza festiva non sarà vissuta da tutti allo stesso modo. La crisi economica che il nostro Paese, assieme a tutto l'Occidente sta attraversando, colpisce più duramente una città del Mezzogiorno qual è la nostra. Alle difficoltà strutturali della nostra economia, in questo momento, si vanno sommando i sacrifici durissimi per i quali a soffrirne di più sono proprio le famiglie più deboli. E' proprio per questa ragione e per mantenere alto il significato che il lavoro, come bene comune e fondamento della nostra costituzione, assume che il questo giorno il mio pensiero va soprattutto ai disoccupati della Città e a chi ha perso il lavoro. Il mio pensiero va soprattutto ai tanti lavoratori, come le migliaia di Phonemedia, i quali, insieme con le loro famiglie stanno vivendo, drammaticamente, sulla propria pelle, il comportamento irresponsabile di un gruppo che non merita di essere annoverato in quel ceto imprenditoriale che si adopera per dare sviluppo e lavoro. Il mio pensiero va anche ai lavoratori della ex Standa, alle diecine e diecine di famiglie che stanno vivendo il pericolo incombente di una disoccupazione che toglie loro speranza e futuro. Ho citato solo due esempi, forse i più visibili, che riguardano i livelli di disoccupazione raggiunti nella nostra Città. Ve ne sono altri, di esempi, magari meno emblematici che, però, vanno a colmare una misura ormai insopportabile. Una situazione che riguarda innanzitutto le nuove generazioni, i nostri giovani in cerca di un lavoro che sia soddisfacente e premi le loro aspettative di un futuro nuovo e diverso. Per affrontare questo problema, che sembra irrisolvibile, dobbiamo, tutti, dare fondo al nostro impegno di amministratori, imprenditori, commercianti, artigiani, uomini di cultura. In questo momento cruciale, per risollevare la nostra città dalla crisi, che da almeno cinque anni vive in maniera acuta, le promesse e i "farò" non sono sufficienti e risultano bugiardi e perfino meschini. E' necessario, invece, dare fondo al nostro spirito d'iniziativa, bisogna mettere in campo progetti certi e risorse reperibili. E' urgente recuperare la fiducia nelle nostre possibilità di gente operosa per poter aprire alla nostra città nuovi orizzonti. Dobbiamo credere nelle grandi possibilità che ancora possediamo e nella nostra esperienza. Insieme possiamo riprendere il cammino. A partire da questo Primo Maggio ricostruiamo insieme il nostro futuro".

    "Le politiche sociali devono mirare a rendere migliore la vita di ogni abitante della città e, di riflesso, a ricucire la frammentazione sociale ed eliminare i fenomeni di disagio che pregiudicano il benessere dell'intera collettività". E' questo uno degli obiettivi del candidato sindaco di Catanzaro del centrosinistra Salvatore Scalzo, illustrato nel corso di una conversazione. "Vogliamo - ha spiegato - operare una riprogrammazione complessiva delle politiche sociali, soprattutto rispetto agli ultimi mesi, fondate sul merito, con lo studio dei bisogni e la copertura degli stesi. Il che significa che acquisito il bilancio a disposizione si concerta con le associazioni qualificate per merito quelli che sono non solo i bisogni e le priorità da coprire che certamente saranno anziani disabili ma le azioni da intraprendere". Per Scalzo "occorre mettere a punto una proposta sulla quale rimodulare il sistema di tariffazione e di accesso ai servizi comunali e i sistemi contributivi di sostegno. L'obiettivo è quello di elaborare un 'coefficiente correttivo a misura di famiglia', rendendo più eque e omogenee le tariffe del Comune, rafforzando la capacità economica delle famiglie e promuovendo la capacità delle stesse di svolgere al meglio le proprie funzioni. Si tratta di uno strumento utile per una città che sceglie di crescere a misura di famiglia e che si propone di ridurre le forme di disagio sociale. Il Comune predisporrà dei Centri servizi per l'assistenza alle famiglie che forniranno sia consulenza legale, psicologica, sociale, oltre a svolgere attività di informazione e assistenza amministrativa su tutti i servizi presenti sul territorio; istituzione di un asilo nido comunale e sperimentazione di forme innovative tra le quali l'asilo diffuso (dando la possibilità a casalinghe o disoccupate impegnate nel sociale di avere occasione di formazione con asili di quartiere). Puntiamo a incrementare l'impegno del Comune a sostegno delle donne in difficoltà o vittime di violenza in collaborazione con i centri esistenti e con iniziative mirate; a trasformare le scuole e gli asili del litorale in centri estivi per accogliere durante i bambini che hanno maggiore necessità, sostenendo le famiglie nella gestione dei bambini nel periodo estivo; all'implementazione dei servizi a sostegno degli anziani in modo che nessuno resti solo, sia attraverso il servizio di assistenza domiciliare sia attraverso l'implementazione dei centri diurni e ricreativi". "Il Comune - ha concluso Scalzo - implementando provvedimenti e misure già esistenti, sosterrà le famiglie con basso reddito e con numeri di figli pari o superiore a quattro (anche in affido), per la fruizione di servizi essenziali: gas, energia elettrica, acqua potabile, trasporti, frequenza a scuola, accesso alle strutture sportive, culturali e ricreative; frequenza a corsi di specializzazione e per l'arricchimento culturale e professionale; servizi socio-educativi di supporto alle famiglie a sostegno della funzione genitoriale".

    Udc non è riserva di caccia. "Quello che è successo è molto grave, richiedeva una risposta molto seria da parte nostra, non ci si poteva ripresentare con la stessa coalizione come se niente fosse". A dirlo è stato Pier Ferdinando Casini, oggi a Catanzaro per partecipare ad una manifestazione elettorale del candidato dell'area di centro Pino Celi, riferendosi alle amministrative nel capoluogo calabrese che si sono rese necessarie per le dimissioni, dopo pochi mesi, del sindaco Michele Traversa eletto lo scorso anno. "Celi - ha aggiunto Casini - ha ben identificato la tipologia di battaglia che dobbiamo condurre: perché Catanzaro sia libera e non ci siano consorterie varie che possano in qualche modo ingessare questa città. E per quanto mi riguarda niente è segnato, neanche quello che capiterà dopo: nessuno può pensare che il partito nostro sia una riserva di caccia che ha già definito la sua azione e il suo operare all'interno di un recinto. Vedremo. Comunque vogliamo andare al ballottaggio, il problema riguarderà gli altri e non noi".
    "L'Udc ha affrontato banchi di prova importanti e li ha sempre superati. Per cui non siamo molto preoccupati delle elezioni amministrative". Lo ha detto a Catanzaro il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. "Quando tutti andavano alla corte di Prodi e di Berlusconi - ha aggiunto - siamo stati gli unici che hanno cantato fuori dal coro e che hanno avuto il coraggio di stare all'opposizione dell'uno e dell'altro. E credo che oggi i fatti ci abbiano dato ragione"
    "Nelle scorse elezioni comunali a Catanzaro avevamo appoggiato un candidato sindaco del Pdl che però, a causa delle liti interne a quel partito, ha fallito". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini rispondendo a Catanzaro ad una domanda sui motivi che hanno indotto l'Udc a presentare un candidato sindaco di centro per le comunali malgrado il partito sia alleato col Pdl alla Regione. "Non potevamo continuare - ha aggiunto - come se nulla fosse e così ci siamo assunti la responsabilità di creare un area di centro. Ognuno si assume le sue responsabilità. Noi, comunque, siamo convinti che gli elettori di Catanzaro capiranno il nostro tentativo"

    Un incontro informale con una rappresentanza di imprenditori locali nella sede della segreteria del candidato sindaco dell'Area di Centro Pino Celi, a Catanzaro Lido. E' cominciata così, è scritto in una nota, la giornata catanzarese di Pier Ferdinando Casini. Una chiacchierata riservata con lo sguardo rivolto al mare prima di una piacevole passeggiata sul lungomare con al seguito i massimi vertici del partito calabrese, dal deputato Mario Tassone, alla collega Ida D'Ippolito, all'assessore regionale Michele Trematerra, al presidente del consiglio regionale Franco Talarico (presenti anche il segretario provinciale Salvatore Mazzotta, il presidente Francesco Manti e il segretario cittadino Gianluca Tassone, oltre che il consigliere nazionale Marisa Fagà e altri dirigenti locali, come l'ex assessore comunale Peppino Calabretta e il consigliere comunale Franco Cimino, e candidati al consiglio comunale delle cinque liste a sostegno di Celi). Casini ha risposto alla "chiamata di amici sinceri" a sostegno "di una persona come Pino Celi, espressione della società civile della quale avevamo bisogno per affrontare questa sfida importante". Un Casini affabile e socievole, prosegue la nota, che dispensa attenzione e saluti ai passanti e ai simpatizzanti, infondendo entusiasmo e coraggio con un "forza ragazzi, diamoci da fare", per raggiungere un ballottaggio che l'Area di Centro considera un risultato possibile. Celi, racconta in poche battute il sogno di una coalizione che, prosegue la nota, "a differenza di altre esperienze politiche rimaste un mero cartello elettorale, non è stata messa insieme per caso, ma si tratta di una comunione di partiti e movimenti riuniti nei comuni valori della legalità e della trasparenza, dell'attenzione all'uomo e ai suoi bisogni, del primato degli interessi della comunità su quelli particolari". "Noi - ha detto Celi - siamo quelli che rimettono al centro dell'azione politica la persona e il bene comune. Gli imprenditori che sono qui sono espressione di quella parte di imprenditoria che difende il lavoro come valore e non pensa al controllo del voto che sfrutta il bisogno. Puntiamo al rilancio e al rinnovamento dell'azione di governo attraverso la partecipazione e sull'ascolto. Siamo insieme cattolici, laici, moderati e riformisti, liberali: abbiamo fatto una nuova coalizione che rincorre il sogno di dare voce alla città, quella scoraggiata e confortata. E anche l'attenzione dimostrata dal presidente nazionale dell'Udc ci darà un ulteriore impulso alla mobilitazione degli ultimi giorni. Siamo convinti di poter andare al ballottaggio".

    "Uniti per crescere" è "l'idea-forza" di Sergio Abramo per realizzare un grande "sistema urbano" del Capoluogo di Regione che metta in rete le politiche e i servizi dei 15 Comuni limitrofi. "Una grande forza - afferma - costituita da circa 140mila abitanti, il 40% dell'intera popolazione provinciale, che consenta di ottimizzare le risorse, realizzare importanti economie di scala, programmare lo sviluppo oltre gli steccati di campanile". "Catanzaro - sostiene Abramo - secondo i dati Istat sul censimento scende sotto i 90mila abitanti: è un dato che deve fare riflettere sulla nuova organizzazione del Capoluogo. Non è solo una questione economica, anche se è evidente che la gestione associata di importanti funzioni e servizi (a cominciare dalla raccolta e dalla trasformazione dei rifiuti e dai trasporti) permetterà di ridurre i costi e garantire maggiore efficienza. I vantaggi di questa politica sono enormi, sia per la Città Capoluogo, che vede valorizzato il proprio ruolo di polo direzionale, sia per i Comuni più piccoli (alcuni dei quali sono sotto la soglia dei mille abitanti) che in un mondo e in un'economia globalizzata devono tendere ad una dimensione maggiore, pur salvaguardando la loro identità. L'obiettivo è perseguire benessere, lavoro e coesione. Serve la crescita economica, che è possibile solo se si è uniti". "La sfida del futuro - prosegue - ci impone di superare l'attuale quadro istituzionale. Perché non è solo una questione di risparmi, che pure è importante. Si tratta di decidere quale impulso e quale sviluppo economico intendiamo imprimere a questo territorio che di fatto rappresenta l'Area Centrale della Calabria. Se pensiamo alla viabilità, allo smaltimento dei rifiuti, alla pianificazione urbanistica, a ogni tipo di infrastruttura, tutto ormai ha una valenza metropolitana. Il nuovo assetto viario realizzato con la nuova 106, che nei fatti ha ricucito le tre vallate del Castace, della Fiumarella e dell'Alli, ha rivoluzionato gli equilibri territoriali, accorciando le distanze tra i territori e rendendo più omogenee le esigenze dei cittadini resienti. Si pensi al fatto che realtà urbane come Squillace-Borgia a sud e Simeri Crichi-Sellia Marina a nord risultano nei fatti conurbate con il Capoluogo. Altro elemento di unità è rappresentato dal Polo Direzionale del Corace sempre di più riconoscibile come 'centro' degli interessi economici, politici, istituzionali e sociali della Calabria". "Lo strumento individuato per la realizzazione di questi obiettivi - conclude Abramo - è il Decreto Legislativo 267/2000 che agli art. 32 e 33 prevede la istituzione delle Unioni dei Comuni e l'esercizio associato di funzioni e servizi".

     

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