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    D'Attorre, dopo interdizione Sarra, Alfano è surreale

     

     

    D'Attorre, dopo interdizione Sarra, Alfano è surreale

    24 apr 12 "La notizia dell'interdizione dai pubblici uffici del sottosegretario alla Presidenza della Regione, Alberto Sarra, rende ancora più surreali le dichiarazione rese dall'on. Alfano nel corso della sua visita elettorale in Calabria". Lo afferma Alfredo D'Attorre, commissario del Pd in Calabria, commentando la notizia dell'interdizione dai pubblici uffici del sottosegretario alle Riforme della Regione, Alberto Sarra. "Alfano sembra non rendersi conto - sostiene D'Attorre - che la rilegittimazione del suo partito di fronte all'opinione pubblica non passa per l'annuncio di improbabili operazioni di marketing elettorale ma, innanzitutto, per la capacità di dare segnali chiari e credibili di discontinuità sul tema della trasparenza e della legalità. Segnali che Alfano aveva annunciato al momento della sua elezione a segretario nazionale e che finora sono rimasti lettera morta, soprattutto in Calabria". "Il Pd - aggiunge D'Attorre - ha finora mantenuto un atteggiamento garantista, ma il quadro di elementi accusatori che si delinea rispetto all'esperienza di governo di Scopelliti é ormai impressionante e richiederebbe ben altro atteggiamento da parte della dirigenza del Pdl, almeno in termini di cautela e di rispetto del lavoro degli organi inquirenti". "Non meritano neppure risposta, invece - conclude il Commissario del Pd - le scomposte invettive di Scopelliti, che, nella situazione in cui è, si permette di lanciare contumelie e offese a chi ha sollevato il velo sulla natura del suo sistema di governo a Reggio Calabria. Siamo ormai davvero al di sotto della soglia minima di decenza politica e istituzionale". Sull'interdizione di Sarra interviene con una nota anche il Gruppo regionale del Pd. "Pur essendo distante dalla nostra cultura esprimere commenti, né tantomeno porre in essere forme di strumentalizzazioni su vicende giudiziarie, peraltro in itinere, poiché rispettiamo istituzioni e persone - si afferma nella nota - non può non rilevarsi, però, che la decadenza dal ruolo di sottosegretario dell'on. Sarra impone una valutazione di tipo politico. L'on. Sarra, invero, non è membro del Consiglio regionale ed il ruolo di sottosegretario che sinora ha ricoperto rappresenta una scelta diretta, di tipo istituzionale, del governatore e non una scelta degli elettori. Questo, nel difficile e delicato quadro politico-istituzionale e di emergenza gestionale in diversi settori vitali per la società calabrese, non può non determinare fondate preoccupazioni sul come debba proseguire l'impegno di governo dell'Ente Regione". "Questa preoccupazione è legittima - si aggiunge nel comunicato - per un soggetto politico come il Pd e per i suoi rappresentanti nelle istituzioni. Il Pd è in campo ed intende costruire un'autentica alternativa politica e programmatica al governo di centrodestra, riservandosi di assumere tutte le iniziative che si renderanno opportune e necessarie".

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