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    Soddisfazione FP Cgil per mantenimento tribunali

     

     

    Soddisfazione FP Cgil per mantenimento tribunali

    19 apr 12 "La Fp Cgil Calabria, a seguito dell'incontro tecnico tenutosi il 17 aprile 2012, al Ministero della Giustizia, con all'ordine del giorno la soppressione e razionalizzazione degli uffici giudiziari, esprime piena soddisfazione per l'esito del confronto". E' quanto si afferma in una nota della segreteria regionale della Fp Cgil. "La nostra delegazione ha sostenuto con forza - prosegue la nota - la proposta di mantenimento di tutti i Tribunali attualmente esistenti nei distretti di Corte di Appello di Catanzaro e Reggio: in particolare Castrovillari, Rossano, Paola, Lamezia Terme, Locri e Palmi ed ha insistito anche per il mantenimento delle sezioni staccate di Tribunale di Scalea, Chiaravalle Centrale, Melito Porto Salvo e Cinquefrondi, richieste che allo stato trovano la piena condivisione da parte dei rappresentanti del Ministero. A sostegno delle ragioni espresse, la Fp Cgil ha consegnato al Capo Dipartimento una relazione tecnica dalla quale emergono tutti i chiarimenti necessari che sottendono le nostre richieste. Il risultato ottenuto è decisamente molto importante, ma non scontato, considerato che la proposta di ridimensionamento degli uffici del Ministero della Giustizia era basata solo su indici numerici e statistici, numero di affari civili e penali pendenti, peraltro datati al 2001, senza che, invece, si tenesse conto degli altri criteri previsti dalla stessa legge delega: ossia del forte impatto della presenza, della pervasività ed aggressività della criminalità organizzata ('ndrangheta). Inoltre, è stato segnalato che la soppressione dei tre Tribunali nella provincia di Cosenza, oltre ad un dispendio di danaro per gli investimenti sulle infrastrutture attualmente in corso, ometteva di rilevare i dati relativi alla consistenza e diffusione della micro criminalità in quel territorio e non considerava che tale operazione avrebbe generato anche problemi di efficienza, in quanto il Tribunale di Cosenza non sarebbe all'attualità dotato di una incisiva capacità in termini ricettivi, soprattutto riguardo alle problematiche logistiche". "Analogo discorso - prosegue la nota del sindacato - è stato fatto per il Tribunale di Lamezia Terme, la cui sola idea di soppressione avrebbe rappresentato, oltre ad una scelta scellerata, una palese ammissione di sconfitta dello Stato ed una evidente resa della lotta alla mafia. Un territorio fortemente devastato da attuali guerre di mafia non può ricevere dallo Stato queste riposte; il presidio di legalità non può essere affidato solo alle caserme dei Carabinieri o ai commissariati di Pubblica Sicurezza"

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