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    Consiglio regionale sull'ambiente, il dibattito

     

     

    Consiglio regionale sull'ambiente, il dibattito

    16 apr 12 "Una politica di tutela ambientale non può esaurirsi nell'esplicitazione di una delega". Lo ha detto il capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Emilio De Masi, nel dibattito che ha fatto seguito all'intervento dell'assessore Pugliano sui temi dell'ambiente. De Masi, nel prendere atto delle rassicurazioni dell'assessore Pugliano, ha affermato che "sulla depurazione, in Calabria c'é una situazione drammatica per via delle inadeguatezze amministrative e normative. Un'altra sorpresa riguarda il fatto che la gran parte dei depuratori sia di primo grado, cioé formata da impianti che consentono solo una depurazione primaria". E' intervenuto poi il capogruppo del Pd, Sandro Principe, secondo il quale "quello dell'ambiente è un pensiero collettivo che dovrebbe essere condiviso da tutti i calabresi. La discussione sull'ambiente - ha aggiunto - dovrebbe portare ad una visione strategica delle problematiche per fare in modo che da qui agli anni che restano in questa legislatura regionale si possa davvero cambiare registro. C'é una condizione dell'ambiente che accomuna molte regioni del Mezzogiorno e conferma una sorta di fallimento del regionalismo. Su questa materia siamo lontani da una cultura politica propositiva, di tipo anglosassone. Mi chiedo a cosa serva la modifica di alcuni articoli della legge urbanistica regionale considerando che è da lì che bisogna partire. Altrimenti la gestione delle nostre emergenze sarà infinità". Riguardo il Piano casa, Principe ha sostenuto che "rischia di stravolgere irrimediabilmente il nostro territorio, sul quale grava anche l'assenza di un piano territoriale di coordinamento della Regione. Scaricare sui Comuni significa non rendersi contro che il pesce puzza dalla testa. Molti piani strutturali comunali prevedono tutte le vocazioni possibili in termini di destinazione d'uso delle aree, ma se si vuole avere una visione complessiva del problema bisogna considerare anche il dissesto idrogeologico del territorio".

    Il capogruppo del Pdl, Luigi Fedele, ha espresso "apprezzamento per la decisione della Conferenza dei Capigruppo di prevedere un dibattito sui temi ambientali, della depurazione e della difesa del mare. L'ambiente e la sua difesa, il suo rilancio e il suo potenziamento costituiscono rappresentano uno degli obiettivi principali assunti fin dall'inizio di questa legislatura, che allo stato attuale offre lentamente, ma con determinazione, segnali importanti di arresto della deriva degradante dell'uso smodato del territorio". Fedele, nel tracciare un elenco delle cose fatte dall'attuale maggioranza, ha detto che "la legge urbanistica senz'altro ci aiuterà a mettere in sicurezza il territorio senza però nulla cedere alle posizioni ambientaliste che sconfinano spesso nell'ideologismo di stampo fondamentalista. D'altra parte abbiamo sempre saputo che soltanto rendendo fruibile la nostra ricchezza ambientale è possibile riscoprire le tradizioni culturali che rendono la Calabria una meta turistica assai appetibile".

    "Questa Giunta, per quello che essa rappresenta, dinanzi ai problemi non ce la fa proprio". Lo ha detto Agazio Loiero (Autonomia e Diritti) nel corso del dibattito in consiglio regionale sull'ambiente. "Quello dell'inquinamento marino - ha aggiunto - e più in generale della salvaguardia dell'ambiente, non è un dramma di oggi, ma affonda le sue radici retroattivamente. Su questo tema come anche sulla sanità e i fondi comunitari, è necessario moltiplicare le occasioni di confronto. Da parte mia c'é la massima volontà a collaborare, ma voi non potete continuare a rinchiudervi". Infine, Loiero ha polemizzato con il capogruppo Pdl Luigi Fedele "dal quale - ha detto - ho sentito la solita litania delle responsabilità della passata legislatura. Mi ha stupito il fatto - ha aggiunto- che in questo suo intervento abbia alzato livello di adulazione per la Giunta". "Ricordo a Fedele - ha ancora detto Loiero - che il sottoscritto, con grande amarezza e angoscia, nel 2005 chiese scusa agli italiani per le condizioni del mare. E Fin da allora mi sono subito attivato con la Giunta per trovare le soluzioni". Per Antonio Scalzo (Pd) è necessario "procedere ad una verifica puntuale sull'efficacia funzionale degli impianti di depurazione della Regione. Potenziare l'organico del Dipartimento ed assumere adeguate informazioni per affrontare il problema del sistema di depurazione dei Comuni montani, i cui scarichi spesso convergono nei corsi d'acqua".

    Rosario Francesco Antonio Mirabelli (Misto) si è soffermato sul commissariamento del sistema rifiuti che "non può durare ad oltranza". Il consigliere Bruno Censore (Pd), ha evidenziato che "le propose della Giunta in materia di depurazione appaiono eccessivamente deboli e niente affatto in linea con le criticità a cui invece bisogna dare risposta. Se a conclusione della campagna estiva 2011 Goletta verde ha attribuito alla Calabria la maglia nera per il mare più inquinato d'Italia, si confermano i dubbi che le risposte che la nostra regione ha messo in atto sono ancora insufficienti e prive di prospettiva. Per questo crediamo che i 38 milioni di euro inseriti nel Piano operativo voluto dal governo regionale non siano affatto sufficienti per superare le criticità, che a parere di molti, sono diventati così strutturali da delineare una nuova e vera e propria emergenza".

    Ultimi interventi del dibattito su ambiente, depurazione e salute del mare, prima della replica dell'assessore Francesco Pugliano, sono stati quelli di Alfonso Dattolo (UDC - Unione di centro) e Ferdinando Aiello, del Gruppo Misto. Alfonso Dattolo ha parlato del Piano Casa, respingendo le accuse che questo favorisca l'abusivismo, a tutto danno per l'ambiente. "E' una normativa, invece, - ha spiegato - che favorirà le visure sul territorio regionale". Aiello si è soffermato sul risultati riscontrati lo scorso anno in Calabria, dove si è registrato il 4% del totale delle coste calabresi, non balneabile. "Un dato - ha precisato - che corrisponde a circa 28 km di costa non balneabile, che a prima vista può risultare incoraggiante, ma che va considerato non in termini quantitativi, ma qualitativi, perché in quelle stesse zone sono presenti numerosi villaggi turistici" Da qui l'appello di Ferdinando Aiello ad efficientare il sistema di depurazione integrata regionale, "altrimenti - ha concluso - le conseguenze della nuova stagione turistica potrebbero essere più gravi".

    Ha concluso il dibattito, prima delle precisazioni finali del Presidente Giuseppe Scopelliti, l'assessore all'ambiente Francesco Pugliano che nella sua replica ha avuto parole di apprezzamento per "i contributi che sono venuti da molti interventi, ma non per le fandonie che sono state dette". Rivolgendosi al consigliere Agazio Loiero " deluso del mio intervento" ha affermato Pugliano, "e che si chiede quale sia la mia professione, rispondo che la mia professione è attinente all'incarico che ricopro. Non sono uno scenziato come Greco - ha aggiunto - ma la mia competenza amministrativa è il frutto di una lunga gavetta". Pugliano ha quindi confutato alcune delle accuse, come quella della spesa si soli 12 mln di euro nel 2011, "corrispondente - ha spiegato - al 30% delle anticipazioni possibili, visto che non si poteva spendere di più". Pugliano ha inoltre ricordato che negli ultimi quattro anni sono stati spesi 350 mln di euro per circa 343 interventi, "sui quali oggi, - ha sentenziato - non vedo risultati. Non c'é traccia di bussole e criteri segnati e stabiliti per orientare questa spesa. Altra cosa è stata invece fatta da questo Governo".

    --- Scopelliti in Consiglio "Da Cipe 260 mln per l'ambiente"

    Il Consiglio regionale, dopo l'intervento conclusivo sull'ambiente del presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, ha chiuso i propri lavori con l'approvazione di ordine del giorno inerente la situazione della caserma del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Reggio Calabria. Nel provvedimento si chiede al "Ministero dell'Interno di trovare una soluzione celere e concreta per risolvere il precario stato in cui versa la struttura, dopo che sono venute meno le minime condizioni di sicurezza al suo interno". Con il solo voto contrario del consigliere regionale Pd Mario Maiolo l'Aula ha infine approvato una proposta di legge di "Integrazione e modifica alla legge regionale 29 dicembre 2012 n. 34", prorogando anche alla stagione estiva 2012 le condizioni previste dal comma 11 dell'art. 45 della legge. Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.

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