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    Sanità, botta e risposta tra Paolini e Mancini

     

     

    Sanità, botta e risposta tra Paolini e Mancini: "Scopelliti ha fallito in sanità" la replica "Conflitto d'interessi"

    14 apr 12 "Peggio di così non si poteva fare". A dirlo, in una nota, è il presidente nazionale dell'Aiop, Enzo Paolini commentando, riporta un comunicato, "l'ennesima bocciatura del Tavolo Massicci al piano di rientro sanitario della Regione". "Ci auguravamo - sostiene Paolini - che l'applicazione del piano di rientro fatta con il criterio dei tagli lineari voluta dal sub-commissario Pezzi e subita da Scopelliti, permettesse quanto meno di ridurre il disavanzo economico. E' vero, abbiamo sempre pensato si poteva fare in altro modo, aggredendo in maniera ancora più forte gli sprechi ma mantenendo i Livelli essenziali di assistenza e costruendo le premesse per un rilancio del sistema sanitario. Ma almeno, ci dicevamo, un risultato, per quanto poco consolatorio, si porterà comunque a casa. E invece ci troviamo davanti a una situazione di sforamento che condurrà a un aumento automatico delle imposte tributarie su una popolazione già duramente vessata, risultato ultimo di una politica allo stesso tempo superficiale ed arrogante. Perché oggi in Calabria siamo davanti a vera e propria sospensione di un diritto costituzionalmente garantito quale quello alla salute". "In provincia di Cosenza, ad esempio - sostiene ancora Paolini - ci si ritrova oggi con l'Annunziata letteralmente collassato a causa delle inopinate chiusure di diverse strutture della provincia. Qui la mannaia dei tagli lineari si è abbattuta alla cieca, senza cioé il benché minimo ragionamento sulla funzione che queste strutture svolgevano sui territori o sulla qualità dei servizi che essi garantivano. E poi c'é tutto il capitolo relativo al mancato rilancio in termini di futura efficienza del sistema, senza ovviamente dimenticarsi quello che è stato fatto alle strutture private. Anche qui, nessuna politica volta a rendere il privato un alleato strategico in una fase di transizione, ma un atteggiamento che sta letteralmente devastando la gran parte delle strutture. Strutture che per mesi attendono quanto dovuto dalla regione, una cosa davvero grave visto che questo è il loro unico introito e cioé l'unica fonte dalla quale è possibile attingere risorse per pagare gli stipendi ai lavoratori". "E, come se non bastasse, ultimo fatto in ordine di tempo - sostiene ancora Paolini - è l'estensione alle strutture private del decreto taglia posti letto. Qualcosa di incomprensibile se la si pensa con le categorie del buon senso, visto che la Regione rimborsa le prestazioni e non il numero dei posti letto. E allora forse il senso di tutto ciò è un altro. Debilitare il settore, svalutarlo, spingere qualcuno che più non ce la fa a reggere questa situazione, non a vendere ma a svendere la propria struttura. E allora, davanti a tutte queste cose, farebbero bene ad andarsene. Il Presidente di Regione e il tal Generale sub-commissario alla sanità. Questo sì, sarebbe davvero un atto di rispetto e di presa in carico, oltreché una buona notizia per tutti i calabresi"

    La replica dell'ass. Mancini. “Sarebbe utile e anche trasparente se l’avvocato Enzo Paolini spiegasse a quale titolo discetta di sanità: se nelle vesti di consigliere comunale di opposizione di Cosenza, se in quelle di presidente nazionale dell’Aiop oppure se in quelle di legale di molte strutture private”. Così l’Assessore al Bilancio e Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini. “Solo così potremmo capire quali interessi egli voglia tutelare davvero attraverso i suoi interventi. Immaginando (ma abbiamo il timore di sbagliare) che l’avvocato Paolini prenda la parola come presidente nazionale dell’Aiop gli facciamo notare subito un errore grave. Infatti – continua Mancini - il taglio che egli lamenta dei posti letto nel comparto privato è stato deciso perché finalmente si è adottato il criterio dell’appropriatezza. Prima in Calabria erano autorizzati 1797 posti letto. Di questi, però, solo 977 sono quelli di cui realmente esiste la necessità. Ecco perché sono stati aboliti con il decreto n. 26/2011, 819 posti letto per acuzie. E’ la dimostrazione che non abbiamo più alcuna intenzione di far pagare a tutti i calabresi il costo di ricoveri inappropriati. Questo principio può essere indigesto per chi difende gli interessi economici di qualche imprenditore, ma è sacrosanto per chi come l’amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti ha l’ambizione di tutelare il diritto alla salute di tutti i calabresi. Anche per questo – aggiunge Mancini - abbiamo la consapevolezza di aver imboccato la strada giusta e siamo confortati dai risultati che il Governatore Scopelliti ha ottenuto, come ad esempio la definitiva quantificazione del debito ancora aperto al 2007 e l’autorizzazione, qualora fosse necessario, all’ammissione della richiesta dei fondi Fas per la copertura del debito residuo, per circa 438 milioni di euro. Inoltre a breve otterremo l’erogazione di parte delle premialità previste per la Regione Calabria, che ammonta a circa 500 milioni di euro. Continuando in questa direzione, le ricadute sul territorio saranno molto importanti e offriranno ai calabresi una sanità migliore. Poco male – conclude l’Assessore Mancini - se qualche legale (che parla in altre vesti) non avrà liquidate le sue parcelle milionarie”.

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