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    Il Governo impugna il piano casa regionale. Guccione "Avevamo ragione"

     

     

    Il Governo impugna il piano casa regionale. Guccione "Avevamo ragione"

    06 apr 12 Il Consiglio dei ministri, nella riunione seduta di oggi, ha impugnato il provvedimento legislativo denominato Piano Casa 2 varato dal Consiglio regionale della Calabria. "La Giunta Scopelliti - afferma il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione - sarà ricordata anche per aver collezionato un alto numero di leggi impugnate da parte del Governo nazionale . La bocciatura della legge regionale Piano Casa 2 è l'ultima di questa serie. Questa vicenda la dice lunga sulla scarsa qualità e sul pressappochismo legislativo che avevamo già denunciato sia nella Commissione Ambiente e Territorio che nel dibattito in Assemblea mettendo in guardia dal fatto che alcune norme e alcune deroghe contenute nella Legge andassero ad invadere campi che erano di competenza della Stato. Ma la ratio di queste norme e di queste deroghe è che dovevano servire a rendere possibile un 'saccheggio' del territorio calabrese già segnato da un abusivismo dilagante e da un dissesto idrogeologico che ha, in questi ultimi tre anni, causato danni e morti". "Se si vuole mettere mano a rilanciare lo sviluppo dell'edilizia in Calabria - sostiene ancora Guccione - è necessario togliere dai cassetti della Regione i 200 milioni di euro non spesi, finalizzati all'edilizia sociale che darebbero una risposta alle migliaia di famiglia della nostra regione che aspettano di veder assegnato un alloggio adeguato alle loro esigenze".

    "Apprendiamo da un comunicato che il Consiglio dei Ministri ha deliberato l'impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale della legge Regione Calabria n. 7 del 10 febbraio 2012. L'illegittimità di tale legge, il cosiddetto Piano Casa2, era stata tempestivamente denunciata da associazioni culturali e ambientaliste,dai gruppi di opposizione in Consiglio regionale e, in particolare, dal gruppo consiliare del Pd, che ha anche inviato un corposo dossier al Ministro degli affari regionali in cui si illustravano in maniera analitica i possibili vizi di costituzionalità del provvedimento". E' quanto afferma il deputato del Pd, Doris Lo Moro. "Come parlamentari calabresi del Pd, accogliendo la richiesta in tal senso formulata dal capogruppo Principe - prosegue Lo Moro - abbiamo con un'interrogazione sollecitato l'impugnativa della legge regionale davanti alla Corte Costituzionale, preoccupati soprattutto che la nuova normativa accentuasse drammaticamente i 'rischi di una espansione edilizia incontrollata, in una regione gia' gravata da un elevato consumo del suolo, da un numero elevatissimo di abitazioni non occupate, da un abusivismo dilagante e da carenze di adeguati servizi e standard urbanisticì. Oggi, in attesa della valutazione della Corte, prendiamo atto che le nostre preoccupazioni sono condivise dal Governo". "Non c'é da essere soddisfatti - sostiene ancora Lo Moro - dell'attenzione rivolta oggi dal Consiglio dei ministri alla Calabria, che si è concretizzata nello scioglimento per infiltrazioni mafiose di due comuni calabresi e nell'impugnativa della citata legge regionale. C'é da chiedersi se e quando la maggioranza di governo che guida la regione finirà di fare propaganda e inizierà a cimentarsi con la fatica della legislazione e del governo che richiedono una competenza e una consapevolezza che finora non si sono viste".

    "Il Consiglio dei Ministri ha impugnato il Piano Casa della Regione. Com'é noto il Piano Casa è uno strumento estremamente delicato, che può diventare pericoloso per la difesa del paesaggio, delle coste e delle città, in quanto l'edificazione assicurata in deroga alle altezze e distanze previste negli strumenti urbanistici, con un aumento volumetrico generalizzato del 20%, può causare guasti irreparabili in una regione afflitta da un grave dissesto idrogeologico ed il cui territorio è caratterizzato da alta sismicità". E' quanto afferma in una nota l'On. Sandro Principe, capogruppo del Pd alla Regione. "La giustezza della nostra battaglia di opposizione - prosegue Principe - portata avanti con decisione in Commissione, in Aula, sulla stampa ed attraverso l'iniziativa di trasmettere al Ministro delle Regioni un corposo dossier, in cui sono state segnalate tutte le criticità della normativa, trova conferma nella decisione assunta dal Governo Monti. Ci auguriamo che la Giunta regionale, chiusa ad ogni suggerimento per migliorare la produzione legislativa regionale, prenda atto di questo stato di cose e sia in futuro più aperta rispetto a critiche e proposte aventi una valenza costruttiva, dal momento che le leggi approvate dalla maggioranza di centrodestra,compreso il bilancio annuale e la finanziaria, vengono sistematicamente falcidiate nelle sedi istituzionali deputate al controllo di costituzionalità". "Sentiamo il dovere, infine, di ringraziare i parlamentari calabresi del Pd ed, in particolare, l'on. Doris Lo Moro - conclude Principe - che hanno sostenuto la nostra battaglia con un'argomentata interrogazione che ha contribuito a sensibilizzare il Governo Monti ad assumere l'iniziativa odierna"

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