Idà (Giovani Udc) “Polsi non è solo mafia” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Idà (Giovani Udc) “Polsi non è solo mafia”

21 ago 12 “Polsi non è solo mafia, la Calabria tutta non è mafia e su questo concetto dobbiamo iniziare ad imprimere una sorta di reazione culturale che ci veda protagonisti, partendo e trovando spunto anche dalle parole di mons. Giuseppe Fiorini Morosini, che rappresentano uno dei più bei messaggi di incoraggiamento e di incitamento per una terra che deve scrollarsi di dosso luoghi comuni e concetti non più condivisibili” – è ciò che sottolinea il vice segretario regionale dell’Udc, Giuseppe Idà, nel commentare le forti parole pronunciate dal Vescovo di Locri, il quale ha voluto evidenziare il perché, l’immagine del Santuario della Madonna di Polsi, non può essere ridotta a luogo di mafia. “Non posso non esprimere la mia piena condivisione per ciò che mons. Fiorini Morosini ha espresso, riuscendo a toccare in pieno quello che è l’aspetto, quella che è una dimensione religiosa profonda, come giustamente da egli sottolineato, che pur avendo una coloritura di devozione popolare, non va minimamente ad intaccare la genuinità del sentimento religioso stesso. I n tal senso, è doveroso, da parte di tutti, istituzioni ed associazioni in primis, recepire un invito che va a rivestire mille significati. Nel contempo, però, proprio per evitare di perdersi nei meandri delle buone intenzioni senza seguito, da parte nostra, nell’invitare i fedeli ed anche i giovani a recarsi a Polsi in occasione della festa votiva dell’1 e 2 settembre prossimi, ci impegniamo, già da subito, per organizzare dei momenti di confronto, di condivisione e di preghiera proprio lì: questa, a mio avviso, sarebbe l’unica e vera risposta che, tutti insieme, saremo capaci di offrire per ridare la giusta dignità e la giusta misura ad un luogo che è centrale per la fede e per la cristianità. Noi accettiamo la scommessa – afferma, Idà, a margine del proprio intervento - e facciamo nostro l’invito lanciato dal Vescovo di Locri, offrendo il nostro contributo a far dimenticare l’abbinamento, molto ingiusto, tra Polsi e ‘ndrangheta”.