Tassone ricorda De Gasperi - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tassone ricorda De Gasperi

20 ago 12 Si è svolta stamane a Catanzaro la commemorazione di Alcide De Gasperi, a 58 anni dalla sua morte. Don Franco Lorenzo ha celebrato la messa nella chiesa di San Nicola e successivamente si è svolto un incontro dei dirigenti e militari dell'Udc nella sede provinciale del partito. Il deputato dell'Udc, Mario Tassone, nel corso dell'incontro ha affermato che "quando parliamo di Alcide De Gasperi diciamo che è stato il ricostruttore morale e materiale dell'Italia del dopoguerra. Se non ci fosse stata una sollecitazione rispetto alla cultura di fondo che in quei drammatici momenti ha unito il nostro Paese, l'opera di De Gasperi non avrebbe potuto avere qualche apprezzabile risultato. Senza una presa di coscienza sul piano morale da parte del Paese, della sua storia e del suo destino non si può guardare al futuro. La grandezza di Alcide De Gasperi sta proprio nell'aver alimentato il senso di comunità che ha consentito di recuperare al Paese la propria identità". "Lo sforzo - ha aggiunto - che in questo momento sta facendo la nostra classe dirigente, devo dare atto al segretario nazionale Lorenzo Cesa e al presidente Pierferdinando Casini, è quello di recuperare una storia che sembrava essere smarrita, svanita e svuotata. Dobbiamo recuperare una storia risalente nel tempo, prima del 1994 visto che allora c'é stata una sospensione della politica e del riconoscimento dei diritti dei cittadini. Di questo discuteremo a Chianciano e sappiamo che il confronto sarà condizionato dal nuovo sistema elettorale. In molti mi chiedono: che si fa? Sono convinto che andremo ad un sistema elettorale, ma prima dovrebbe essere smantellato il bipolarismo perché il bipolarismo ha ingessato il sistema". "In Calabria, infine, devo dire - ha concluso Tassone - non ho visto grande unità, solidarietà né tanto meno coraggio, ma solo ossequio e soggezione al potere come se non esistessero valori e principi davanti ai quali l'individualismo deve cedere il passo".