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    Laratta "Con soldi canadair assumere disoccupati per prevenzione incendi"

     

     

    Laratta "Con soldi canadair assumere disoccupati per prevenzione incendi"

    19 ago 12 "Da una ricerca su internet ho appreso che un'ora di volo di un canadair viene a costare all'incirca 8-10 mila euro". Lo afferma, in una nota, il vice presidente della Provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua. "Mi chiedo e chiedo: ma quanto ci costa un incendio? A Longobucco - ha aggiunto - ne operano tre da tre giorni. Se fossero questi i costi significherebbe che solo per domare gli incendi di Longobucco avremmo speso almeno 500 mila euro. Centinaia di migliaia di euro che forse potrebbero essere impiegati diversamente e con risultati migliori o quantomeno identici. Perché non assumere durante i mesi estivi tanti giovani disoccupati, con le medesime risorse, per il presidio e la sorveglianza del territorio? A mio parere la loro azione, con interventi anche di supporto ma limitati nel tempo dei mezzi aerei, sarebbe molto più efficace". "In vacanza da un po' di giorni a Longobucco, mio piccolo rifugio e paese natio - ha sostenuto Bevacqua - mi ero illuso quest'anno di non vedere alcun incendio. Ma attorno a Ferragosto si è scatenata la 'tempesta di fuoco'. Fiamme ovunque, fumo e cenere in paese; canadair, elicotteri, autobotti, guardie forestali, personale Afor impegnati a spegnere le fiamme. A Longobucco, come in ogni paese della nostra montagna, in questi giorni mi passano innanzi decine di giovani disoccupati, e tanti giovani emigrati". "Le squadrette Afor-Aib - ha proseguito - ormai in alcune realtà sono ridotte a 2/3 addetti. Ovunque sento ripetere che il fuoco si spegne dal basso e non dall'alto. Una squadretta Aib, formata da giovani ben motivati, con mezzi e strutture adeguate ed efficienti, ad iniziare dai mezzi di trasporto, potrebbe fare molto più di un canadair. Iniziando a lavorare dal giugno di ogni anno, potrebbero essere realizzati tanti corridoi tagliafuoco, forse la prevenzione più efficace per ostacolare la propagazione degli incendi e che oggi non fa più nessuno". "Queste - ha concluso Bevacqua - le considerazioni di un amministratore e dirigente politico costretto ad assistere inerme alla devastazione del territorio. Amministratore e dirigente politico che già sa che queste domande, come tante altre in Calabria, sono destinate a restare senza risposta. Sono sono convinto che anche con questi esempi, riconoscendo magari anche i nostri limiti e superficialità nella programmazione riusciremo a recuperare il rapporto di fiducia con la nostra gente stanca e sfiduciata. Con amarezza e con rammarico mi sento ferito, in quanto anche io responsabile istituzionale, quando sento affermare da tanti cittadini che l'uso di questi mezzi aerei più che risolvere il problema tendono a spettacolarizzarlo".

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