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    Sindacato Medici "Preoccupa gestione commissariale della sanità"

     

     

    Sindacato Medici "Preoccupa gestione commissariale della sanità"

    13 ago La segreteria regionale del Sindacato medici italiani, in una nota, esprime "la più profonda a allarmata preoccupazione per l'attuale gestione commissariale della sanità calabrese". "Infatti - prosegue la nota - continua il saccheggio degli ospedali per i quali non si riesce a pensare nulla al di là dell'opportuna chiusura dei piccoli ospedali, alla quale tuttavia non è corrisposto alcun potenziamento di quelli maggiori per i quali nulla concepisce se non faraonici progetti di collaborazione con istituzioni extraregionali che, insieme all'emigrazione sanitaria in continuo aumento, vanno a pesare sulle esauste finanze regionali. In questo contesto, che adombra possibili cedimenti sul settore del privato accreditato, nulla avviene a livello del territorio. L'ultima è quella delle recenti affermazioni, pubblicate dagli organi di informazione, dalle quali sembrerebbe che la Regione abbia assicurato di essersi dotata di un sistema telematico sia riguardo la formazione dei fascicoli elettronici sia per l'invio delle ricette on-line. Tali affermazioni hanno destato grande sorpresa tra gli operatori essendo stato tra l'altro il nostro l'unico sindacato che ha collaborato con l'assessorato per la sperimentazioni delle ricette on-line. Sappiamo infatti che tali affermazioni non corrispondono alla realtà. Sull'invio delle ricette on-line, alla prima fase di sperimentazione, sarebbe dovuta seguire una seconda che avrebbe dovuto coinvolgere tutti ma non è stata mai avviata. Per il fascicolo elettronico si sarebbe dovuto creare il modello univoco, da concordare, per consentire a tutti i sistemi operativi, in uso, di colloquiare, elemento essenziale per la messa in funzione del fascicolo medesimo e fruibile da tutte le strutture sanitarie: anche questo adempimento non risulta essere stato effettuato". "D'altra parte - prosegue la nota - il pressapochismo regionale porta a provvedimenti (il decreto 35 dell'11 aprile scorso) che impongono ai medici prescrittori di attenersi a punti di riferimento i cui criteri non sono stati stabiliti. Ci auguriamo che la recente approvazione della spending review porti rapidamente all'abrogazione di tale sciagurato atto. Ma scenari ancora più gravi sembrano profilarsi sul terreno della cure primarie in senso lato. L'elevazione a legge del regolamento sull'emergenza, datato ormai a diversi anni or sono reingegnerizza il Suem 118 e prevede la possibile integrazione della continuità assistenziale. Questo progetto trova il Sindacato medici italiani decisamente contrario e critico". "Nel complesso - conclude la nota - ci sembra che la solita approssimazione per difetto dei tecnici e dei politici della sanità calabrese vada in senso esattamente contrario all'orientamento nazionale di riforma delle cure primarie".

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