Laratta e Guccione "In sanità Scopelliti ha sbagliato tutto" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Laratta e Guccione "In sanità Scopelliti ha sbagliato tutto"

09 ago 12 "Ospedali nel caos. Il piano di rientro è fallito. E sugli ospedali di montagna Scopelliti ha mentito. Ora sia il consiglio regionale a varare un nuovo Piano sanitario". Lo hanno sostenuto, nel corso di una conferenza stampa a Cosenza i cui contenuti sono stati sintetizzati in un comunicato, il deputato Franco Laratta ed il consigliere regionale Carlo Guccione, entrambi del Pd. Occasione della conferenza stampa la conclusione del tour all'interno della sanità calabrese che Guccione e Laratta hanno compiuto da gennaio ad oggi. "Dodici ospedali visitati in tutta la Calabria - hanno detto - con la presa d'atto di una condizione difficile e complessa, con medici 'da medaglia d'orò nei pronto soccorsi che stanno esplodendo. La conclusione è netta: il piano Scopelliti è fallito". "Il presidente della Regione - hanno detto ancora Laratta e Guccione - ha sbagliato tutto. Lo ha riconosciuto anche il 'Tavolo Massicci'. Ha fatto chiudere 17 piccoli ospedali, ma la rete dei nosocomi rimasti in vita non è stata potenziata. I disagi che ne derivano sono fortissimi. Nei reparti regnano il caos e la confusione ed il personale è costretto a lavorare in condizioni di fortissimo disagio. Si è tornati poi al più becero clientelismo ed alla politica che sfrutta la sanità". I due esponenti del Pd hanno sottolineato le cose peggiori che hanno registrato durante il loro tour nel pianeta sanità. "Al pronto soccorso di Castrovillari - hanno sostenuto - a decidere il codice da assegnare ai pazienti è stata per qualche tempo la guardia giurata. A Rossano l'ospedale versa in condizioni di abbandono ed a Corigliano abbiamo visto un lettino del pronto soccorso rappezzato e rattoppato alla meno peggio, mentre a Vibo i medici sono costretti a litigare per avere una sala operatoria. A Praia a Mare nessuno sa cosa sia la Casa della Salute e nelle zone di confine l'immigrazione è ripresa alla grande. E poi sugli ospedali di montagna la grossa bugia di Scopelliti: quello di San Giovanni in Fiore e quello di Acri, sono stati fortemente ridimensionati. Ma ovunque abbiamo visto lo scoramento dei medici e l'amarezza profondissima dei pazienti". Per quanto riguarda i conti Laratta non ha espresso dubbi. 'Il deficit - ha detto - non e' stato risanato ed i conti non tornano. I calabresi sono costretti a pagare un costo altissimo, il più alto d'Italia, per avere un servizio assai scadente. E tutto questo mentre l' Asp di Reggio, la città di Scopelliti, ha un debito non quantificato, forse 500 milioni, forse 700, ma nessuno può dirlo con certezza visto che da tre anni non si approvano bilanci e se si approvano vengono regolarmente bocciati". Secondo Guccione, "Scopelliti ha provato a portare a Reggio i posti di cardiochirurgia destinati a Cosenza e poi ha costretto i calabresi a pagare l'Irpef più cara del Paese senza garantire i livelli minimi di assistenza". A detta dei due esponenti del Pd, "Scopelliti ha fallito e ha gettato nel caos la sanità regionale. Il piano di rientro sarà in scadenza il 31 dicembre. Chiediamo che da quel momento sia il Consiglio regionale ad approvare il nuovo piano sanitario per la Calabria per affrontare e risolvere i problemi legati alla salute dei calabresi. I poteri di scelta in materia di sanità tornino nelle mani del Consiglio e si ponga fine al commissariamento". Infine, l'appello di Laratta: "sulla sanità non servono divisioni politiche. Accertato il fallimento di Scopelliti, ora lavoriamo con responsabilità per salvare la sanità calabrese dal caos".