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    Chiappetta "Insopportabile prosopopea D'Attorre"

     

     

    Chiappetta "Insopportabile prosopopea D'Attorre"

    07 ago 12 "A dispetto delle cronache evidentemente alimentate dalle formalità di rito, la conferenza stampa del commissario regionale del Pd, Alfredo D'Attorre, e del capogruppo in consiglio regionale, Sandro Principe, non mostra affatto quell'unità di intenti e quella coesione politica che, ad ogni costo e ne comprendiamo le ragioni, vuole essere indicata come la ritrovata qualità del loro partito". Lo sostiene, in una nota, il capogruppo del Pdl alla Regione, Gianpaolo Chiappetta. "Se per un verso - aggiunge - è possibile facilmente rendersi conto dell'approccio politico, amministrativo e sostanziale del capogruppo Principe - e mi riferisco ai temi ed ai problemi affrontati, le riforme, la centrale di Saline e via discorrendo - dall'altro emerge in tutta la sua desolante inconsistenza il forzato protagonismo di tal D'Attorre, aspirante deputato e commissario per grazia. Diversamente non si può dire avendo ascoltato l'insopportabile prosopopea con la quale il commissario qualifica l'esperienza di governo della Calabria ed il suo presidente Scopelliti. Reduce, e ferito, dai fasti di Salerno e dalle disgrazie lì causate all'interno del Pd, D'Attore ha pensato bene di replicare l'esperienza nella nostra regione e dopo mesi di roboanti dichiarazioni sulla normalizzazione del Pd ha tirato fuori dal cilindro il rinvio dei congressi, aumentandone, nei fatti, la disgregazione. Al commissario non riescono bene nemmeno le metafore, ma questo forse è ascrivibile alla sua inesistente conoscenza della Calabria e del suo partito regionale. Se l'avesse avuta, non avrebbe mai potuto affermare che tecnicamente l'operazione è riuscita ma il paziente è morto. Avrebbe invece dovuto dire di essere consapevole che negli anni passati, mentre i 'medici' del centrosinistra studiavano, il paziente stava per morire. Se non lo ha fatto, non è certo per merito di quei medici che, come è noto, sono stati licenziati su due piedi dai calabresi ma perché questa regione ha scelto con coraggio la strada di un doloroso cambiamento, unica via per risolvere alla radice malattie croniche". "Nei giorni scorsi - dice ancora Chiappetta - mi ero augurato che equilibrio e senso di responsabilità impedissero strumentalizzazioni forzate ed evitassero che il dibattito politico, incentrato su questioni cruciali per i destini della Regione, venisse sviato da inutili polemiche fondate su opportunistiche interpretazioni di vicende giudiziarie. Me lo auguravo ma evidentemente ciò non è accaduto. Ed ancora una volta il protagonista di questo inutile quanto inconsistente approccio politico è il Commissario del Pd. Continuiamo a sperare che gli esponenti regionali del partito, quelli avveduti e consapevoli della drammaticità dei problemi, si tengano lontano da risibili polemiche e sconclusionate analisi politiche".

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