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Consiglio regionale approva Odg su Fondaione Campanella

03 ago 12 Il Consiglio regionale, su proposta di Mario Magno (Pdl), ha approvato una proposta di legge la n. 334/9 che dà la possibilità alla Giunta regionale di riorganizzare le strutture speciali ai fini di una programmazione più efficiente dei fondi regionali. Sono stati, inoltre, approvati tre ordini del giorno a firma del consigliere del Pdl Giovanni Nucera. Il primo che impegna il Presidente del Consiglio ad intervenire presso il Ministero degli Interni per sollecitare la riapertura dei Posti fissi di Polizia nei reparti di Pronto Soccorso degli Ospedali, "quanto mai necessari - ha spiegato Nucera - dopo le aggressioni che hanno visto destinatari alcuni medici impegnati in servizio". Stesso risultato ha avuto un altro ordine del giorno inerente il piano di ridimensionamento di Poste Italiane, "che per la Calabria - ha rilevato Nucera la cancellazione di 1156 sportelli di uffici postali e il ridimensionamento di orario di altri 638 sportelli postali calabresi". Sempre su proposta di Giovanni Nucera è stato approvato un ordine del giorno inerente la cancellazione a Reggio Calabria del Tribunale delle imprese. Su proposta del consigliere Alfonso Gallo è stato discusso un ordine del giorno, per impegnare il Consiglio regionale ad interagire con l'Anas, per la messa in sicurezza di un tratto di 59 km di autostrada al momento senza alcun intervento progettuale. E' stato poi approvato un ordine del giorno, sottoscritto da consiglieri di maggioranza e minoranza, riguardante la Fondazione Campanella. "Un tema - ha spiegato il Presidente Scopelliti - che assume una sua rilevanza. Siamo stati riconosciuti tra le pochissime regioni che hanno ottenuto ottimi risultati, tanto che ci sono stati accordati finanziamenti per 578 mln di euro provenienti dai fondi Fas. L'Ordine del giorno va nella direzione da noi asupicata. Quella di trovare una soluzione entro 90 giorni e presentare al Ministero una serie di proposte, le nostre proposte, senza farci imporre da altri quello che dobbiamo fare". Il consigliere dell'Idv Giuseppe Giordano ha annunciato l'astensione del suo gruppo ed ha affermato che si tratta di "un ordine del giorno inutile visto che da solo un mandato al Presidente, mentre ci saremmo aspettati oggi qualcosa di concreto su cui discutere". Favorevole il Pd che attraverso il consigliere Antonio Scalzo ha definito il documento "un approfondimento sull'argomento rispetto alla decisione di ritirare i progetti di legge che erano stati presentati. Sulla Fondazione Campanella che dovrà avere la dignità di struttura a carattere scientifico, noi ci giochiamo una parte di credibilità sia come forze politiche che come istituzioni. Gettare la spugna su questo argomento - ha concluso Scalzo - sarebbe una sconfitta per la classe politica calabrese, e per i calabresi". Nazzareno Salerno, nel ricordare la sentenza della Corte costituzionale delle scorse settimane, ha affermato che la "soluzione dell'ordine del giorno è oggi la più adatta perché si propone di trasformare attraverso una proposta reale la Fondazione Campanella in un polo regionale di eccellenza". Aspetti che sono stati sottolineati anche da Fausto Orsomarso (Pdl) e da Vincenzo Ciconte, che ha detto di condividere l'ordine del giorno sottoscritto in aula, ma ha invitato la Giunta a fare presto. "Prendo atto che per la prima volta - ha concluso Ciconte - che il Presidente Scopelliti ci chiede di collaborare e di dare il nostro contributo". Gianluca Gallo, nell'annunciare l'apporto dell'Udc al voto, ha rilevato il nuovo clima collaborativo che sta maturando sul futuro ed il destino della Fondazione "Campanella". Mario Magno (Pdl) ha anch'egli parlato di "fatto inedito rispetto ai primi due anni e mezzo di legislatura. Si registra oggi una apertura del centrosinistra da mettere in forte rilievo ricordando l'approvazione all'unanimità delle modifiche alla legge urbanistica, la legge sul termalismo e quella sull'istituzione della struttura di valutazione tecnica". L'ordine del giorno è stato approvato a maggioranza, con l'astensione di Italia dei Valori. Il Presidente del Consiglio, Francesco Talarico, ha quindi dichiarato chiusa la seduta.