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    Coldiretti "Riforme Afor e Arssa non più rinviabili"

     

     

    Coldiretti "Riforme Afor e Arssa non più rinviabili"

    02 ago 12 "Da diversi anni, e anche ultimamente, la Coldiretti ha chiesto che la riforma dell'Afor e dell'Arssa, divenga una realtà. La constatazione più percepibile è che così come sono, questi Enti Strumentali, non servono a nessuno e meno che mai, l'Arssa, all'agricoltura calabrese". E' quanto si afferma in una lettera che Coldiretti Calabria ha inviato ai capigruppo della Commissione Bilancio del Consiglio regionale e all'assessore regionale Michele Trematerra in vista della riunione del Consiglio regionale di domani. "Aggiungiamo - prosegue Coldiretti - che lo spreco, perché anche di questo si tratta delle risorse finalizzate e purtroppo consolidate nel bilancio regionale, non è più sostenibile. Oggi, come non mai, occorre governare e risolvere i problemi in un quadro istituzionale che sta mutando velocemente, che deve vederci pronti alle nuove sfide. I costi di una ulteriore e prolungata attesa possono diventare davvero troppo alti per essere sopportati passivamente; comprendiamo, che pur con ogni cautela del caso, con i se e i ma non si fa certamente la storia e non si mettono in moto meccanismi virtuosi per contenere l'espansione della spesa ed anzi ridurla. Non parliamo di salvataggio ma quasi, e quindi gli sforzi devono moltiplicarsi, perché i vantaggi di una riforma ragionevolmente sono enormemente superiori agli svantaggi". "La posizione di Coldiretti, in particolare per quanto riguarda l'Arssa - riporta ancora il testo - è nota da tempo ed é stata ampiamente documentata e illustrata anche nel corso dell'ultima audizione in commissione. Non serve evidentemente solo cambiare l'acronimo, bensì, ne siamo fortemente convinti, essa serve allo sviluppo dell'agricoltura, alla sua crescita, alla necessità di una continua innovazione, per consolidare le perfomance di un settore che nonostante tutto cresce. Riformare l'Arssa, significa offrire servizi avanzati alle imprese agricole ed agroalimentari ma anche liberare immediatamente risorse da destinare alla competitività della nostra agricoltura". "Vi chiediamo - conclude la lettera - di voler valutare, la necessità di diventare 'padri costituenti' di una riforma non più rinviabile e che possa avere i presupposti sopra illustrati. E' troppo facile immaginare che nel Bilancio regionale prossimo nella 'Rubrica Agricoltura', non ci sia la fatidica cifra di quasi 45 milioni di euro, impegnata nell'anno in corso per l'Arssa, ma essa sulla stregua della riforma diminuirà in modo significativo".

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